Batata
L'habitat ideale della batata, più nota come patata americana o patata dolce, è quello caldo dei climi tropicali e sub tropicali, ma nonostante ciò viene coltivata con successo anche in zone meno umide. Per crescere rigogliosa ha bisogno di terreni ricchi di azoto e di una quantità adeguata di precipitazioni, non tollera però i ristagni d'acqua che possono provocarne la marcescenza. L'irrigazione artificiale è necessaria quando si verificano prolungati periodi di siccità, al momento della messa a dimora e nelle prime settimane di coltivazione. Questa dura in media dai 7 ai 9 mesi, a seconda dell'esposizione e delle caratteristiche del terreno. Passato questo periodo è possibile estrarre le radici tuberose dal terreno. La batata è coltivata anche come pianta d'appartamento: in questo caso il tubero viene immerso per metà in un vaso pieno d'acqua, in maniera tale che la parte superiore rimanga fuori dal contenitore. La pianta, che deve essere esposta al sole, raggiunge il massimo della fioritura dopo un paio di mesi. La sola cura da prestare riguarda il mantenere sempre ben irrigate le radici.
Il ciclo produttivo della batata è abbastanza lungo, inizia in primavera con la messa a dimora delle talee erbacee (la batata si propaga anche con i semi ma è più comodo usare direttamente i tuberi) in piccoli vasi di circa 15 centimetri di diametro, da sistemare in un ambiente molto luminoso con temperature che non si abbassino al di sotto dei 12°C. Una volta cresciuti i germogli, e se la temperatura esterna lo consente, è possibile portare i vasi all'esterno e trapiantare le piantine nel terreno preparato in precedenza. I germogli vanno messi a dimora a una distanza di mezzo metro circa l'uno dall'altro e abbondantemente irrigati, facendo attenzione che l'acqua non ristagni. Il raccolto avviene a partire da settembre: si procede come nel caso nelle comuni patate, ossia raccogliendo e distribuendo i tuberi sul terreno per lasciarli liberi di asciugarsi all'aria.
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L'habitat naturale della patata americana è molto umido, ma nonostante questo viene coltivata con successo in tutti i luoghi in cui è stata introdotta, anche quelli a clima temperato. É un tubero che predilige il terreno sabbioso, o sciolto, esposto direttamente al sole e ricco di azoto e di potassio. Per questo motivo quando è ora di mettere a dimora i germogli è buona regola scegliere un terreno precedentemente coltivato e quindi arricchito naturalmente di sostanze nutritive. Se invece i germogli vengono sistemati in un terreno che era stato lasciato a riposo è possibile aggiungervi concimi naturali, mescolandoli al terriccio mediante una lavorazione con vanga e rastrello. Durante il ciclo vitale della pianta è consigliabile concimare ogni 3 settimane circa con una modica quantità di fertilizzante per piante da fiore.
Le patate americane gradiscono un'esposizione in piena luce. Come la maggior parte degli ortaggi soffrono i ristagni d'acqua dovuti a un terreno non particolarmente drenante o ad innaffiature eccessive. L'abbondanza d'acqua, infatti, è un habitat ideale per funghi e parassiti che possono attaccare la pianta e provocarne la marcescenza. É il caso, ad esempio, del cosiddetto marciume nero, causato dal fungo Ceratocystis fimbriata, che all'inizio si manifesta con piccole macchie circolari di colore marrone scuro che si ingrandiscono a poco a poco e diventano nere. I tessuti vicino a queste zone hanno un gusto amarognolo. Per tenere sotto controllo le malattie fungine bisogna prestare molta cura al drenaggio del terreno ed eventualmente intervenire eliminando le piante malate o usando specifici prodotti per l'eliminazione degli agenti patogeni.
La raccolta può essere effettuata in diversi momenti a seconda delle nostre esigenze. I giovani getti, che si possono mangiare dopo una leggera sbianchita, possono essere prelevati in qualsiasi momento.
I tuberi, per poter raggiungere buone dimensioni, necessitano di tempi piuttosto lunghi. L’accumulo di sostanze di riserva a livello delle radici comincia solo quando le giornate si accorciano. Il momento ideale per procedere è quando la parte aerea comincia ad ingiallire: la pianta sta entrando in riposo vegetativo per l’arrivo della brutta stagione.
Si procede esattamente come si farebbe per la patata tradizionale: si tagliano gli steli e le foglie a livello del colletto. In seguito si estraggono dal terreno usando dei forconi o dei mezzi meccanizzati appositi. Dopo questa fase è importante lasciare i tuberi al sole almeno per qualche ora (anche se è meglio per due o tre giorni). In questo modo perderanno molta umidità e si conserveranno più a lungo.
Quelli che risultassero danneggiati vanno consumati subito evitando di porli a contatto con gli altri.
La conservazione si effettua in un locale fresco e buio: eviteremo così una veloce germinazione. È invece assolutamente sconsigliato lo stoccaggio in frigorifero.
Se vogliamo coltivare la patata dolce possiamo cercarla presso rivenditori specializzati, anche se in Italia è abbastanza rara. In alternativa possiamo ricorrere a quelle che troviamo in commercio (per esempio nei supermercati), preferendo le biologiche (non trattate con prodotti antigerminanti).
Scegliamo un tubero grande e sano: poniamolo in un vaso per giacinti in un luogo caldo e luminoso. In alternativa andrà bene anche una cassetta riempita di terriccio.
Quando i getti avranno raggiunto 30 cm di altezza effettuiamo dei tagli in modo che ogni pezzo sia dotato di almeno un occhio. Inseriamoli in vasetti piccoli fino a quando abbiano di nuovo vegetato bene: a quel punto potremo trasferirli nell’orto, verso fine maggio.
Nel continente americano sono disponibili moltissime varietà, interessanti sia per le loro qualità organolettiche, sia dal punto di vista ornamentale.
Varietà per il consumoIn Italia è raro trovarle in commercio; si consiglia di controllare le indicazioni sulla confezione che troveremo al supermercato.
Beauregard ha forma regolare, buccia rosata e polpa arancio intenso. Interessante per il notevole contenuto di vitamine e antiossidanti
Orleans molto produttiva e resistente ai patogeni. Buccia rosa e polpa arancione. Gusto molto dolce.
Bonita tuberi di grandi dimensioni, molto costanti. Molto resistente alle malattie e ai parassiti. Ha polpa bianca dal particolare sapore di nocciola.
Evangeline polpa arancione molto consistente e dolce. Adatta alla cottura in forno e nel microonde. I getti giovani sono rosso scuro e si possono apprezzare sia in cucina sia in giardino.
Sweet Caroline ha delle belle foglie trilobate, in svariati colori. Inizialmente cresce eretta per poi diventare decombente.
MargaritaProduce tuberi molto grandi e occupa molto spazio (i tralci possono arrivare a misurare più di 2 metri). Ha enormi foglie verde intenso.
Blacky ha foglie trilobate, molto scure. I tralci raggiungono il metro di lunghezza e hanno portamento decombente. È una varietà estremamente ornamentale anche per i bei fiori porpora.
Pink frost le foglie hanno bellissime sfumature verdi rosa e bianche. I suoi tralci raggiungono 30 cm di lunghezza. Ideale per la coltivazione in vaso o in piccoli spazi.
La patata americana è un tubero interessante: può essere impiegata come contorno, per la realizzazione di primi piatti, ma anche come ingrediente principale di un dolce. Inoltre, a differenza della patata “tradizionale” può essere consumata da cruda.
- Da cruda può essere tagliata finemente o grattugiata e inserita in insalate.
- Come contorno si può usare cotta al forno, bollita o fritta. Si possono ottenere particolari puré.
- Le varietà a polpa bianca sono farinose e poco dolci: sono più adatte per realizzare gnocchi, purè e dolci al cucchiaio
- Le varietà rosse, rosa o arancioni sono invece più consistenti e idonee per realizzare contorni. Sono inoltre più ricche dal punto di vista organolettico, specialmente di carotenoidi.
- I getti giovani possono essere cotti e usati come le bietole. Sono fonte di vitamine e sali minerali.
L’ Ipomœa batatas è originaria con tutta probabilità dell’America Latina e più in particolare delle alture del Perù. All’arrivo degli Europei la sua coltivazione era però già diffusa in tutto il continente, ma pare fosse già conosciuta anche nelle isole dell’Oceano Pacifico e in Estremo Oriente. Fu introdotta in Europa all’inizio del XIX secolo, anche se da noi la patata tradizionale ha sempre riscosso un maggior successo.
La batata è invece diventata estremamente popolare in Asia e in Africa: è un ingrediente indispensabile per un gran numero di piatti.
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