Coltivazione lenticchie

Coltivazione delle lenticchie

Le lenticchie sono il legume di più antica coltivazione nella storia dell'agricoltura per la facile adattabilità della pianta anche a substrati molto poveri. Vengono dall'oriente, ma ad oggi le varietà di maggior pregio sono coltivate in Italia: basti pensare alle famose lenticchie di Castelluccio di Norcia, della val di Nievole o di Altamura. Sono piante annuali, che non superano l'altezza di 40 cm. I legumi sono appiattiti e contengono da 1 a tre semi di forma rotonda, che possono avere dimensioni diverse. Le varietà più coltivate in Italia sono quelle con semi di diametro inferiore a 6 mm. Anche il colore dei semi può variare dal giallo-arancio, al grigio-marrone, dal verde al nero in base alla varietà scelta. I terreni più indicati per la coltivazione delle lenticchie sono quelli sabbiosi, ma la pianta si adatta anche a basi argillose, purché si evitino i ristagni d'acqua.
varietà lenticchie

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Preparazione del terreno e semina delle lenticchie

Semina lenticchie La lenticchia è generalmente coltivata in avvicendamento con cereali quali orzo e frumento; il terreno deve essere preparato con l'aratura subito dopo la raccolta del cereale e poi affinato durante l'autunno in caso di semina autunnale, e in autunno e inverno in caso di semina primaverile. Le lenticchie vengono generalmente piantate nel mese di novembre nelle zone a bassa altitudine e tra marzo e aprile ad altitudini più elevate. Si utilizzano circa 300-400 semi per metro quadro, disponendoli a file distanziate circa 20 cm l'una dall'altra. La profondità del seme nel terreno deve essere intorno ai 4 cm per i semi con un diametro inferiore a 6 mm e al massimo di 6 cm per i semi a diametro maggiore. La semina si effettua con le seminatrici da frumento. La concimazione è idealmente effettuata prima della semina della coltura precedente con del letame, ma al momento dell'impianto delle lenticchie si può arricchire il terreno con fosforo e potassio.

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Raccolta delle lenticchie

Raccolta lenticchie La raccolta delle lenticchie avviene quando la parte aerea della pianta è quasi completamente secca. Per quanto riguarda le piante più basse, la raccolta deve essere effettuata manualmente tagliando o estirpando gli arbusti, che vengono generalmente lasciati essiccare sul campo prima di essere portati sul luogo della sgranatura. Se le piante hanno altezza maggiore è invece possibile procedere con la raccolta meccanizzata della lenticchia tramite mietitrebbia munita di pick-up; le piante vengono poi trasportate in luoghi caldi e asciutti per l'essiccazione. È comunque opportuno non tardare troppo la raccolta perché i semi potrebbero incominciare a perdere colore o essere attaccate da parassiti. Per i terreni a bassa quota si può contare su una resa di circa 1,5/2 tonnellate per ettaro, mentre in altura essa sarà inferiore.


Coltivazione lenticchie: Parassiti e consociazioni

Lenticchie malattie La lenticchia non ha molto potere soffocante rispetto alle erbacce che crescono spontaneamente intorno alla sua pianta, e data la vicinanza tra le file di piante occorrerà estirpare le malerbe a mano per evitare l'insorgere di problemi. Relativamente agli insetti, i coleotteri curculionidi del genere Sitona adulti si nutrono delle foglie, mentre le larve mangiano le radici. Il lepidottero Etiella zinckenella in fase larvale rode i legumi. I semi in magazzino sono esposti all'attacco dei tonchi Bruchus ervi e Callosobruchus chinensis. Altra tipologia di problemi dovuti a funghi e batteri può derivare dal marciume radicale e dalla ruggine. Le piante di lenticchia coltivate in associazione con oliveti, piante da frutto e viti traggono invece giovamento dalla loro vicinanza e a loro volta influenzano positivamente la loro crescita.


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