Coltivazione olivo

Coltivazione olivo

Fin dalle epoche lontane, l'olivo fu considerato un simbolo di fertilità e rinascita, emblema di pace; basti pensare che sono circa settanta le citazioni che se ne fanno nella Bibbia: ricordiamo per esempio il rametto di olivo portato nel becco della colomba dopo il diluvio universale. Gli antichi Romani premiavano i cittadini più valorosi ponendo sul loro capo o al collo corone di ramoscelli di olivo intrecciati.

Questa pianta si è ambientata molto bene lungo tutte le coste del Mar Mediterraneo, associandosi alla coltura degli agrumi. In Italia gli oliveti hanno grande diffusione in Liguria, Toscana, in tutto il centro sud e nelle isole, con una forte presenza anche attorno ai laghi di Lombardia e Veneto. La regione che detiene il primato della coltivazione di olivi è la Puglia, dove calcola che crescano cinque milioni di alberi. Negli ultimi anni questo albero da frutto è stato impiantato con successo anche in altri Paesi dal clima analogo al nostro, come California, Australia, Argentina e Sudafrica. I maggiori produttori mondiali comunque restano Spagna, Italia, Grecia e Turchia.

La coltivazione dell’olivo non è particolarmente laboriosa, dal momento che questo albero si adatta a condizioni difficili di suoli poveri e poco irrigati. Va anche considerato che le sue salde radici gli permettono di ancorarsi su terreni in forte pendenza, evitando il loro franare.

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Caratteristiche generali olivo

olive Gli olivi sono alberi sempreverdi, quindi con una fase vegetativa continua, che rallenta solo leggermente nel periodo invernale. Possono raggiungere un’altezza compresa tra i 9 e 12 metri e una larghezza fogliare di circa 8 metri. Le radici sono molto superficiali e riescono a espandersi anche in terreni rocciosi.

Le foglie della pianta hanno una forma lanceolata e sono coriacee; i fiori sono ermafroditi e di colore bianco. Il frutto, l’oliva, è una drupa di forma ovale lunga fino a quattro centimetri; può essere raccolta quando è ancora verde oppure allorché è giunta a maturazione e ha assunto un colore viola-nero. In natura, l’unico olio estratto da un frutto è quello di oliva, tutti gli altri oli vegetali sono ricavati da semi.

Questa pianta cresce in climi caldi e temperati, dove la temperatura si mantenga tra i cinque e i venticinque gradi centigradi; ha, infatti, bisogno di estati lunghe e calde affinché i suoi frutti giungano a piena maturazione, unite però a un buon freddo invernale. E’ una pianta molto longeva, perché riesce a rigenerare le proprie parti danneggiate.

Consigliatevi con esperti per decidere quali cultivar piantare nella vostra zona: nel nostro Paese se ne contano circa cinquecento. Se avete intenzione di avviare una produzione di olio, tenete conto che questo è fortemente influenzato dalla cultivar. Inoltre, la “tipicità” dell’olio, e quindi i suoi marchi di Denominazione di Origine, viene attribuita se sono rispettati i criteri che stabiliscono le varietà del proprio territorio.

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Terreno e concime per l'ulivo

pianta olivo secolare La pianta si adatta a quasi tutti i terreni, ma in quelli molto fertili può avere una crescita vegetativa eccessiva; importante è però garantirgli un sito ben drenato e non eccessivamente ventoso, altrimenti saranno necessarie delle barriere frangivento. I terreni alcalini sono i migliori, con un pH inferiore a 8,5. Vanno piantati ad almeno sei metri di distanza uno dall’altro.

Preparate la zona di coltivazione a primavera, asportando tutte le erbacce e le piante infestanti; poi, smuovete in profondità il terreno e livellatelo. Verso maggio cominciate a creare dei solchi, larghi circa un metro e mezzo e profondi un metro: questa terra andrà innaffiata e concimata durante l’estate. A settembre, mettete a dimora le giovani piante e coprite le radici con terra e concime; entro un mese vedrete comparire i primi germogli.

Solo nei primi anni di crescita è necessario concimare, con un prodotto con un livello medio-alto di azoto: spargete circa 0,5-1 kg per albero. Anche le innaffiature sono indispensabili nei primi anni, successivamente bagnate solo se la stagione è molto asciutta. Sotto l’olivo non devono crescere piante infestanti.

Potate gli olivi appena piantati, quando sono arrivati al metro e mezzo di altezza, eliminando il germoglio portante e favorendo tre o quattro rami forti laterali. Le potature successive serviranno a rimuovere i rami più vecchi; si favoriranno così lo sviluppo di nuovi germogli e insieme la produzione di olive, che escono sui rami di un anno.


Fioritura e fruttificazione olivo

olivo piante Gli olivi fioriscono e danno frutti dopo tre o quattro anni dalla loro messa a dimora; ogni anno producono un numero maggiore di olive, ma verso i quindici anni la produzione si stabilizza. Una pianta può arrivare a produrre anche 25 kg di olive in una stagione. Tenendo conto dell’uso cui sono destinate, le olive sono raccolte a un preciso grado di maturazione. Se andranno messe in salamoia, vengono tolte dall’albero ancora verdi e sottoposte a un trattamento per attenuare il gusto amaro. Quelle destinate alla produzione di olio o al consumo alimentare devono essere perfettamente mature e sono raccolte all’inizio della stagione fredda; il procedimento di raccolta consiste nello scuotimento dei rami – manuale o con una macchina – finché le olive non cadono in una rete posta sotto la pianta. Altrimenti, si può ottenere lo stesso risultato “pettinando” i rami con un rastrello e mondando poi quanto è caduto per terra dalle foglie e dai rametti.

Ora le olive sono pronte per essere lavorate al frantoio; anche in questa sede si provvederà alla pulitura, tramite aspirazione e lavaggio. Nel processo di frangitura, i frutti vengono frantumati in modo da far sì che l'olio, contenuto nelle piccole cellette contenute nella polpa chiamate vacuoli, fuoriesca velocemente. La macchina del frantoio lavora rimescolando la pasta ottenuta dalle olive, per aggregare le gocce di olio in gocce via via più grandi, facilitando così l'estrazione.

L'olio ottenuto viene messo a riposare per qualche giorno, per eliminare i depositi di acqua e aria; successivamente viene filtrato e travasato ed è pronto per essere portato a casa.


Malattie olivo

olivo pianta Gli olivi possono essere soggetti all’attacco di parassiti o a malattie. Vari tipi di cocciniglia e il nematode galligeno aggrediscono le piante: se per la prima si risolve con un trattamento invernale a base di oli minerali, per il verme nematode, che penetra nelle radici, serve l’intervento di un professionista che potrebbe anche indicare di bruciare la pianta. Ma le coltivazioni di olivi sono particolarmente afflitte dalla mosca bianca: si tratta di piccoli insetti chiari che lasciano le loro larve sulle foglie, le quali vengono ricoperte da una sostanza appiccicosa. I pesticidi generalmente risolvono il problema, anche se negli ultimi anni si è visto che alcuni ceppi di mosca bianca hanno sviluppato una resistenza.