Olivo Maurino

L'olivo maurino

La coltivazione dell'olio è un'attività molto antica che si sviluppa nel nostro Paese presumibilmente nell'epoca fenicia. Le peculiarità territoriali hanno fatto sì che ogni regione producesse una sua specifica varietà d'olivo, con la conseguente vasta scelta di oli, ognuno dei quali diversi per gusto ed aroma. E' questo il caso di questa varietà, cultivar di origine toscana, in particolare della provincia di Lucca, che si è diffusa velocemente in tutta Italia grazie alla sua ottima resistenza ai forti venti ed alle basse temperature. La specie si caratterizza per fronde vigorose e dense, peculiarità che la rende impenetrabile al vento. Le sue qualità genetiche lo rendono un'impollinatore molto richiesto. La sua produzione di polline infatti è piuttosto elevata, rendendolo utile in presenza di piante sterili ma anche di piante che, pur presentando buone capacità riproduttive, utilizzano le impollinatrici per aumentare la produzione d'olive e migliorare il sapore dell'olio. Le cultivar più famose che utilizzano questa varietà come impollinatore sono: Il Moraiolo, il Pendolino e il Frantoio.
Olivo maurino

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Caratteristiche botaniche

Coltivazione d'olivo maurino L'olivo maurino si contraddistingue della altre specie per l'infiorescenza media dei suoi rami. La grandezza e la quantità dei fiori viene determinata durante il ciclo vegetativo della pianta. Durante la fioritura infatti la specie subisce una aborto ovarico di circa il 10% sul totale della produzione delle gemme, e questo fa sì che la pianta abbia un'infiorescenza non troppo abbondante. L'invaiatura, ovvero la maturazione del frutto, è piuttosto precoce generando delle drupe resistenti al distacco e un frutto di piccole dimensioni. Il peso di ogni singola oliva si aggira tra l'1,5 e i 2,5 grammi, ed è caratterizzata da una forma ellittica ed una colorazione tendente al viola. Queste caratteristiche genetiche influiscono sul raccolto. Questa pianta garantisce infatti una buona produzione d'olio ma non sempre costante. Nelle annate considerate buone, la resa in olio costituisce il 21% del quantitativo di olive raccolte.

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L'oliva prodotta dall'olivo maurino

Oliva maurina La maturazione delle olive prodotte da questa varietà termina in maniera piuttosto precoce. Questa caratteristica in realtà, permette alla pianta di sviluppare una maggiore resistenza nei confronti delle temperature rigide invernali. Il fogliame presenta la classica forma ellittica che contraddistingue la pianta d'ulivo, ed ha dimensione media con una colorazione che varia dal verde al grigio a seconda dell'età. L'aborto ovarico del fiore e l'ivaiatura precoce del frutto rappresentano anche una naturale protezione nei confronti di malattie batteriche e parassitarie. Per cui anche se la fruttificazione non è sempre costante, è senz'altro al riparo dai danni provocati da nemici naturali come rogna, occhio di pavone o cicloconio. Un altro vantaggio portato dalla fruttificazione precoce, è quello di resistere molto bene ai banchi di nebbia e all'umidità esterna, che sono spesso causa dello sviluppo d'infestazioni fungine. I semi delle olive vengono poi utilizzate nei vivai per la coltivazione di portainnesti semenziali da utilizzare nelle altre cultivar.


Olivo Maurino: Olio Maurino

Olio maurino La produzione d'olio maurino non è sempre garantita nella stagionalità. L'incostanza nella fruttificazione della pianta infatti ne mette a rischio ogni anno la sua lavorazione. Ad ogni modo il prodotto che ne deriva ha un gusto molto particolare che lo contraddistingue dagli altri e lo rende una varietà molto apprezzata in ambito culinario. Grazie alle sue note fruttate, questo olio risulta essere molto delicato e si accompagna a vini bianchi frizzanti e specialmente a piatti di pesce. In quanto olio destrutturato, ha un aroma floreale apprezzato molto dal palato femminile, che in genere non gradisce i sapori forti. Considerando la zona di provenienza inoltre, ritroviamo profumazioni intense e note inebrianti di rosmarino, menta e salvia. Dopotutto sono i classici sapori che derivano dalle specie della macchia mediterranea. La freschezza floreale è data anche dal retrogusto di pomodoro verde, che ne esalta il sapore e la delicatezza. Il gusto infine risulta essere dolce e fruttato, tipico della campagna toscana ed in particolare lucchese.