Granoturco

Come innaffiare il granoturco

L'irrigazione è un momento fondamentale della coltivazione del granturco, da cui dipende l'esito positivo o meno del raccolto in termini di qualità e quantità. Il granoturco necessita di un clima mite e sufficientemente caldo, in quanto temperature troppo basse possono comprometterne la germinazione; per questo motivo, i periodi dell'anno in cui si coltiva potrebbero non fornire piogge sufficienti alla sua crescita. Va dunque irrigato abbondantemente e con cadenza almeno settimanale nei periodi di siccità; inoltre si consiglia, prima della semina, di preparare preventivamente il campo durante i periodi estivi e autunnali con arature profonde che favoriscano l'immagazzinamento di acqua nel terreno evitandone la dispersione. Ancora, si consiglia, dopo ogni pioggia, di praticare una buona sarchiatura, ossia una lavorazione superficiale del terreno che ne interrompa la capillarità, riducendo sensibilmente l'evaporazione dell'acqua.
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Come coltivare e curare il granoturco

Coltivazione del granoturco Nel periodo primaverile, quando le temperature si mitigano e non scendono soto i 15 gradi, è possibile piantare i semi, preferibilmente su file distanti 40 cm, in buche profonde 2-3 cm e avendo cura di inserirne 2-3 per pozzetto. Quando spuntano almeno tre-quattro foglie è possibile procedere al diradamento, ossia all'estirpazione delle piantine più deboli in modo da garantire nutrienti e acqua sufficiente a quelle più vigorose. Fino al raggiungimento dei 50 cm di altezza vanno praticate sarchiature periodiche per interrompere la capillarità del terreno e garantire la giusta umidità dl suolo. Dopo l'ultima sarchiatura si procede invece alla rincalzatura del terreno, che favorisce l'emissione delle radici avventizie con lo svantaggio però di aumentare la superficie evaporante del suolo. Questa pratica va quindi ripetuta al massimo per un paio di volte ed evitata nei territori aridi o in periodi di siccità. Nel periodo estivo, prima che la vegetazione in cima alle spighe assuma un colore troppo scuro, si procede alla raccolta del prodotto, in seguito essiccato e poi sgranato.

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Come e quando concimare il granoturco

Concimazione del granoturco Per garantire una buona crescita del granoturco e una soddisfacente produzione di spighe è importante concimare adeguatamente il terreno. Ancor prima della semina, infatti, durante la preventiva preparazione del campo, è indicato utilizzare del concime di natura organica, come letame o compost, da spargere sul terreno prima dell'aratura. Il letame rappresenta il concime fondamentale per il granoturco e va impiegato in grandi quantità, circa 400-600 quintali per ettaro. Questa fertilizzazione precoce andrebbe integrata durante il periodo di produzione con concime minerale ricco di fosforo e potassio. Per i terreni naturalmente poco fertili o per scarsa disponibilità di letame, bisognerebbe somministrare anche dei nitrati in copertura, subito prima della rincalzatura. Ovviamente, la scelta del dosaggio dei concimi deve variare a seconda delle caratteristiche del terreno.


Granoturco: Malattie del granoturco e possibili rimedi

Malattie del granoturco Il granoturco è fortunatamente una pianta molto resistente; tuttavia può subire attacchi da insetti come afidi, grillotalpa e piralidi che si annidano nelle foglie e tra i grani della pannocchia. La più temibile è sicuramente la Pyrausta nubilalis, un lepidottero che depone le sue uova sulle foglie, da cui nascono larve che infiltrano gli steli indebolendo la pianta provocandone la rottura. In questo caso è necessario distruggere gli steli e procedere alla bruciatura di tutti i residui vegetali della coltivazione. Per combattere questi insetti, in generale, si adoperano gli insetticidi. Malattie della pianta sono invece causate da funghi che possono indurre il marciume del fusto, che determina la caduta delle spighe, o il carbone (Ustilago maydis), che causa tumori della pianta. Queste malattie si prevengono evitando di seminare troppo in profondità e di irrigare eccessivamente il terreno.



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