Nashi frutto
L'irrigazione del Nashi frutto è molto importante se si desidera ottenere una buona allegagione e un'ottima pezzatura dei frutti. La somministrazione di acqua deve avvenire in maniera bilanciata, tenendo conto della fase vegetativa della pianta. In particolare, l'acqua va fornita in misura limitata durante la fase di accrescimento dei germogli, mentre si raccomanda di aumentare la quantità di acqua durante la fase di accrescimento del frutto. Le modalità di somministrazione di acqua devono tener conto dell'estensione della coltivazione. Nel caso di poche piante si può ricorrere alla classica irrigazione a conca. Nel caso di colture più estese si raccomanda l'utilizzo dei moderni impianti di irrigazione a goccia, che consentono di ottenere un'irrigazione uniforme, evitando di avere zone maggiormente irrigate e zone con carenze idriche.
Il Nashi frutto è una pianta che si adatta molto bene al clima italiano ed è in grado di tollerare tranquillamente il freddo invernale. Al contrario, le gelate primaverili potrebbero creare problemi ai fiori, con conseguente ricaduta sui frutti. L'innesto del Nashi può essere effettuato su piante di pero comune. La potatura invernale consiste nell'eliminazione dei rami che hanno già portato frutto, mentre nella stagione estiva si tagliano i succhioni, e si cerca di mantenere l'equilibrio tra foglie e frutti. Durante la fioritura si possono effettuare dei tagli per accorciare i rami e migliorarne la stabilità. Il Nashi solitamente è molto produttivo, per tale motivo, un mese dopo la fioritura, si raccomanda di procedere al diradamento dei frutti, per ottenere una maggiore crescita e una miglior qualità dei frutti che rimangono.
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La concimazione del Nashi frutto prevede la somministrazione di concimi a base di azoto, fosforo e potassio. Nello specifico, l'azoto va fornito attraverso quattro distinti interventi, durante le diverse fasi vegetative. Un primo intervento va effettuato in autunno, quando la pianta assorbirà le riserve di nutrienti che saranno utilizzate a primavera per la ripresa vegetativa. La seconda somministrazione va effettuata durante l'inverno. La terza concimazione a base di azoto va effettuata a primavera, e infine l'ultima in estate. Il fosforo e il potassio vanno forniti in inverno, durante la fase di riposo vegetativo, in quanto essendo poco solubili permangono nel terreno come una riserva. Il fosforo avrà, in fase di ripresa vegetativa, un effetto stimolante sulla pianta. Il potassio va, invece, somministrato in primavera, dopo la fioritura, in quanto favorisce e stimola l'accrescimento dei frutti.
Il Nashi frutto è una pianta abbastanza resistente. Tra le problematiche che possono interessare il Nashi ci sono la carpocapsa, ossia il baco che attacca le piante appartenenti alla famiglia delle pomacee, e la psilla del pero. In entrambi i casi i trattamenti sono necessari solo se l'attacco è talmente massiccio da compromettere il raccolto. Tra i parassiti che possono attaccare il Nashi ci sono il colpo di fuoco, il marciume nero e la ticchiolatura. Nel caso del colpo di fuoco, non esiste una vera e propria cura che consente di eliminare il problema. Pertanto, l'unica cosa che è possibile fare è la prevenzione, evitando di utilizzare attrezzi sporchi, in particolare forbici non sterilizzate durante la potatura. Nel caso in cui dovesse manifestarsi questa problematica la soluzione è drastica e prevede l'eliminazione della pianta malata per evitare la diffusione della malattia. Per quanto riguarda il marciume nero e la ticchiolatura sarà sufficiente ricorrere ad anticrittogamici specifici.
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Nashi è un frutto asiatico poco conosciuto ed apprezzato in Italia. Si tratta del pero selvatico asiatico, nativo della
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