Ulivo in vaso
L'ulivo è una pianta sempreverde tra le più longeve ( circa 1000 anni) e i suoi frutti erano usati già nell’antichità come cibo e per ricavarne olio. Dato il suo alto contenuto di polifenoli tuttavia, per l’uso alimentare è necessario trattare le olive per ridurne il sapore amaro. L’olivo ha una crescita lenta ma continua durante tutto l’anno, anche se in inverno rallenta la sua attività. La crescita lenta e le radici estese e superficiali (non superano il metro di profondità), fanno dell’ulivo una pianta particolarmente adatta alla coltivazione in vaso. Il prezzo di un olivo di 3 anni, di 80 cm di altezza, si aggira intorno ai 30 euro.
L’ulivo predilige i climi temperati caldi caratteristici dell’area mediterranea, ma con le opportune accortezze si può coltivare anche in altre zone, purché non troppo fredde o particolarmente umide. La pianta di ulivo deve essere esposta in un luogo soleggiato, preferibilmente rivolto verso sud e al riparo dai venti freddi. Nel caso dell’ulivo in vaso, durante l’inverno è consigliabile collocare la pianta vicino a un muro o una finestra della casa per fornirle più calore. Per preservare l’ulivo dalle gelate invernali è inoltre buona norma spruzzare l’ossicloruro di rame sulle foglie: così facendo la sostanza farà da seconda pelle alle foglie dell’olivo rendendo la pianta più resistente al freddo. Avendo bisogno di poca umidità, l’olivo non ha particolari problemi durante i periodi di siccità, anche se prolungati, specie se la pianta è adulta e piantata direttamente a terra. Per l’olivo sono necessarie più attenzioni: durante i suoi primi anni di vita è necessario annaffiare la pianta ogni 2 settimane in estate e una volta al mese in autunno, mentre non va irrigata nei mesi invernali. In linea generale l’irrigazione va effettuata solo quando il terreno è secco e con parsimonia poiché l’ulivo odia i ristagni d’acqua.
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L’olivo è una pianta in grado di adattarsi a diversi tipi di suolo, basta che sia drenato e si adatta piuttosto e preferibilmente calcareo. L’olivo in recipiente ha bisogno invece un terreno più specifico, particolarmente drenante e leggero, costituito per metà da terriccio universale e per metà una miscela di sabbia, torba, lapillo e letame maturo. Dopo aver preparato il terreno, la pianta andrà concimata all’inizio della primavera utilizzando un fertilizzante liquido a base di azoto, fosforo e potassio del tipo 30% -10% -20% da somministrare insieme all’acqua per annaffiare. Durante gli altri periodi della stagione vegetativa (da primavera fino ad autunno inoltrato) la concimazione andrà effettuata solo in caso di eventi traumatici per la pianta come il rinvaso, l’attacco di parassiti o una scorretta esposizione, che potrebbe causarne la perdita delle foglie. L’olivo richiede interventi anche durante l’inverno: si consiglia di collocare alla base dell’ulivo una pacciamatura di paglia o fogliame per proteggere le radici dal freddo poiché la pianta in vaso è meno protetta di quella in terra a causa della quantità di terreno inferiore. Ogni anno è opportuno sostituire lo strato superficiale del terreno, con delicatezza per non danneggiare le radici. Nei primi anni di vita dell’olivo, il rinvaso si effettua ogni due anni, ma più la pianta diventa adulta (dopo i 50 anni), più aumenta l’intervallo tra un rinvaso e l’altro.
La potatura dell’olivo ha prevalentemente la funzione di dare alla pianta la forma e le dimensioni desiderate. Nei primi anni le potature devono essere annuali, ma si diradano col tempo fino a limitarsi al taglio di rami sciupati, malati, secchi o irregolari (soprattutto i rami che crescono verso l’interno e i succhioni, rami che crescono paralleli al tronco). Nel caso di malattie prima di intervenire con la potatura è possibile adottare rimedi meno drastici. Se la pianta è colpita dall’occhio di pavone (fungo che attacca le foglie fino a farle cadere) può essere curata con un composto a base di sali e calce), mentre la cocciniglia (insetto che attacca le foglie succhiandone la linfa) si può contrastare ripulendo manualmente la pianta con del cotone imbevuto di alcol, trattamento efficace solo nel caso di attacchi limitati, altrimenti occorrerà utilizzare degli insetticidi specifici o soluzioni contenenti olio bianco. Per creare nuovi esemplari di ulivo, il metodo più semplice, almeno per utilizzi amatoriali, è la talea. In alternativa la moltiplicazione può avvenire utilizzando eventuali polloni (rami completi di foglie che dipartono dalla base del tronco dell’olivo).