Olivo
Sebbene l'olivo sia una pianta resistente, per cui predilige gli ambienti aridi e teme l'umidità eccessiva, ci sono periodi dell'anno, soprattutto nelle zone meridionali, in cui la carenza d'acqua può provocare stress alla pianta con conseguente scarsità della produttività e della qualità organolettica dei frutti. I momenti di maggiore sensibilità per l'olivo, che rendono necessario un apporto di acqua maggiore, sono quelli durante il risveglio vegetativo, i momenti della pre-fioritura e fioritura, durante l'allegagione (passaggio da fiore a frutto) e, infine, nell'accrescimento e accumulo delle sostanze nel frutto. Particolarmente consigliata, in tutte queste fasi, è la pratica della fertirrigazione: miscelare acqua e fertilizzanti per sostenere in maniera ottimale lo sviluppo della pianta, fornendo il corretto apporto di nutrienti.

La coltivazione dell'olivo, secondo la tradizione contadina, risponde ad una semplice regola, quella detta delle "cinque S": silenzio, siccità, solitudine, sole e sassi. Infatti, è una pianta che ama il sole, è "solitaria" nel senso che alberi troppo vicini non giovano al suo sviluppo, i sassi perché garantiscono il defluire dell'acqua e, infine, siccità perché il terreno non deve prevedere il ristagno di acqua. Sostanzialmente, il clima ideale dell'olivo è mite, senza sbalzi termici e con temperature non al di sotto dei 5 gradi. Il terreno ideale è quello argilloso-calcareo, con Ph compreso tra 5 e 8.5 e, essendo una pianta calciofila, è necessario che nel terreno ci sia una buona dose di calcio. Se, invece, l'olivo è quello nano da vaso, aggiungere al terreno, cenere di legna e concime animale (60% terra e 40% composto)
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Per ottenere una produzione abbondante è bene non sottovalutare l'importanza della concimazione che può essere somministrata direttamente nell'acqua durante l'annaffiatura. Gli elementi fondamentali nella nutrizione dell'olivo sono: - Azoto (N), perché una minore quantità di questo elemento può causare produzione scarse di fiori e frutti; - Potassio (K), regola il bilancio idrico e protegge la pianta da variazioni climatiche avverse; - Fosforo (P), regola l'accrescimento - Calcio (CA), maggiormente assorbito dall'olivo La concimazione va effettuata, solitamente, in tre momenti diversi dell'anno: una volta in autunno, con fosforo e potassio, un'altra a fine inverno, con concimi azotati per favorire la fioritura ed un'altra volta in primavera inoltrata, per l'allegagione e l'attività vegetativa.
La potatura dell'olivo si esegue annualmente. E' bene partire dalla cima e proseguire verso il basso, non tagliando le parti nuove perché su queste, l'anno successivo, si svilupperanno le olive. Molto importante è monitorare lo stato della pianta. L'olivo, infatti, è attaccato dalla cocciniglia, un insetto africano, (si debella con un insetticida) e dal verticillium, un fungo che fa avvizzire foglie e rami (si tagliano direttamente le parti colpite). Altra minaccia alla sua salute è data dalla mosca olearia che scava il frutto per nutrirsi della polpa. Sono tre i rimedi per eliminarla: un rimedio naturale con attrattivi alimentari, un altro che agisce chimicamente al superamento della soglie di infestazione del 10-15% ed, infine, un terzo rimedio adulticida, messo in atto già oltre l'1% della soglia infestante.
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