Potare ulivo
L'albero di ulivo è una pianta molto diffusa sul territorio italiano, infatti predilige terreni molto aridi per fiorire, mentre la sua crescita è scoraggiata da climi molto umidi. Ideali sono i terreni sabbiosi e argillosi (solo se ben irrigati) o i terreni calcarei. La pianta comincia a dare i primi frutti dopo quattro anni di età, mentre raggiunge il suo periodo più produttivo entro i dieci, quindi in questo periodo è consigliato prendersi molta cura di quest'ultima. La potatura rappresenta un elemento fondamentale per la crescita sana e corretta dell'albero di ulivo. La frequenza con cui bisogna intervenire con quest'operazione dipende da diversi fattori. Generalmente si consiglia di potare alternando gli anni, ma ciò non esclude la possibilità di intervenire annualmente. La frequenza della potatura dipende dalla fertilità del terreno.
L'intervento di potatura che viene effettuato più spesso è quello di sfoltimento. Questa operazione infatti, agevola il circolo dell'aria tramite la chioma dell'albero e favorisce l'azione della luce solare, garantendo così una salute migliore alla pianta. È consigliabile eseguire gli interventi di potatura durante il corso della stagione invernale (principalmente nel mese periodo tra dicembre e gennaio), soprattutto nel periodo successivo al raccolto, che risulta più prosperoso dopo questa manovra. Per permettere ciò bisogna agire soprattutto sui rami non destinati alla fruttificazione. Dato che la pianta di ulivo soffre particolarmente i climi freddi e umidi, dopo la potatura si può incorrere nel rischio di esporre troppo l'albero alle basse temperature, quindi è possibile anche rimandare lo sfoltimento dei rami durante la primavera.
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La potatura è un'operazione delicata e non deve mai essere improvvisata o ritenuta superflua. Per garantire alla pianta di ulivo una crescita sana e rigogliosa è necessario avere delle buone conoscenze di base e non intervenire in specifici processi se non si hanno delle buone conoscenze. In caso contrario si rischia di danneggiare la struttura dell'albero. Esistono due tecniche principali di potatura: quella manuale e quella meccanizzata. Di solito nelle industrie di coltivazione si procede con il processo meccanizzato, mentre negli impianti di coltivazione individuali si usa la tecnica manuale. I principali attrezzi per la potatura dell'albero sono:- il seghetto, per recidere i rami con un diametro maggiore ai restanti;- la cesoia, per tagliare i rami più sottili;- lo svettatoio (o la scala), per raggiungere i rami più alti.
La prima fase del processo di potatura consiste nella recisione di tutti i rami secchi, spezzati o contagiati da funghi o parassiti (per evitarne la loro diffusione). Il taglio del ramo dovrà essere secco e senza lasciare sbavature, mentre se la pianta presenta delle ferite più complesse, occorre trattarle con mastice cicatrizzante (acquistabile nei negozi di giardinaggio), che velocizza i tempi di cicatrizzazione allontanando anche eventuali contagi da funghi e malattie di vario genere. Per eseguire correttamente la potatura bisogna agire soprattutto sui rami che crescono più in alto e all'interno della chioma, dato che i rami esterni sono quelli coinvolti nella fioritura. Una volta terminato l'intervento sui rami secchi si procede allo sfoltimento dell'interno della chioma. Così facendo, la luce solare riesce a passare garantendo ad essa di raggiungere tutti i punti della pianta.
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