Coltivazione prezzemolo
Pianta di facilissima coltura, il prezzemolo, si adatta a qualsiasi clima. Le piante di questa specie sono dotate di un robusto apparato radicale fittonante; i piccioli, che si utilizzano in cucina con le foglie sono allungati, sottili, inguainanti alla base. Il nome botanico è petroselinum hortense la sua famiglia è quella delle umbelliferae. La pianta è di origine mediterranea. Cresce spontaneo nei boschi e nei prati delle zone a clima temperato. Nella coltura bisogna fare molta attenzione al freddo intenso. Questa pianta ha una robusta radice a fittone di colore bianco-giallastro. Le foglie sono completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato. La fioritura è del tutto insignificante e avviene nel mese di giugno. L'infiorescenza ha la forma di un ombrello con una cinquantina di piccoli fiori bianchi a cinque petali.
Questa varietà si coltiva come pianta annuale ma il ciclo naturale della pianta è biennale. Nell'orto si semina in primavera per la raccolta estivo-autunnale, nelle regioni a clima invernale freddo. Nelle zone temperate la semina si può effettuare in giugno per il raccolto di novembre oppure in ottobre per il raccolto invernale. Per coltivare questa pianta la semina si effettua a spaglio, oppure in file regolari distanti 20-30 centimetri, interrando il seme in un piccolo solchetto ricavato nel terreno dell'aiuola. La germinazione del seme è piuttosto lenta, occorrono circa 30-40 giorni, soprattutto se la temperatura è piuttosto bassa. E' importante sapere che non si trapianta, in quanto non è una pianta adatta a questo tipo di operazione, crescendo invece, in modo rigoglioso attraverso la semina.
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Questa tipologia di pianta cresce in qualsiasi clima ed in terreni di diversa natura, adattandosi senza problemi e dimostrandosi una varietà molto semplice da coltivare. I terreni sciolti, permeabili ed abbastanza freschi, soleggiati sono i migliori per la coltura di questa pianta. Si coltiva anche in contenitori sul terrazzo e sul balcone assieme ad altre piante aromatiche. Concimate poco e di rado come è di regola per quasi tutte le piante officinali. Anche i trattamenti antiparassitari ed anticrittogamici dovrebbero essere banditi da tutte le piante aromatiche perchè sia un eccesso di concimazione che di prodotti antiparassitari alterano l'aroma e talvolta anche ciò che viene definito costituente nelle piante medicinali. I peggiori nemici dei questo tipo di coltura sono alcuni parassiti tra cui le afidi, che scompaiono da sole. Pericolose per la piante di questo genere anche le larve di maggiolino.
Durante il corso del tempo, dopo anni di differenti coltivazioni dalla specie tipica si sono ottenute delle ottime varietà per abbondanza di vegetazione e per intensità di aroma. La varietà più nota è il prezzemolo comune, molto frugale, di facile coltivazione, a portamento compatto, rustico e resistente alle basse temperature. Simile è il Gigante di Napoli, ma si differenzia dal precedente per cespi più vigorosi e piccoli più allungati. Le coltivazioni oltre che per scopi alimentari avvengono anche per scopi medicinali. Questa varietà è ampiamente usata in erboristeria. L'impacco di foglie pestate è impiegato per alleviare il bruciore dovuto alle punture di insetti. Il prezzemolo è anche utilizzato in caso di mal di denti. Il prezzemolo consumato in dosi eccessive può risultare tossico. E' velenoso per gatti, pappagalli e piccoli animali.
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