Quinoa

Quinoa

La quinoa è una pianta erbacea annuale, o biennale, originaria dell’America meridionale, dove si sviluppa in particolare sugli altopiani andini, quindi in condizioni climatiche particolari. La quinoa appartiene alla famiglia delle chenopodiacee, ovvero è imparentata con gli spinaci (per citare una pianta da noi ben conosciuta), e se ne consumano i piccoli semi; non si tratta di un cereale, ma di uno pseudocerelae, in quanto non si produce farina dai semi di quinoa. La pianta è abbastanza ampia, produce una rosetta di grandi foglie rugose, ovali, dal cui centro si elevano fusti abbastanza spessi, che portano ulteriori foglie, ,e all’apice i fiori, che lasceranno il posto ad una miriade di piccoli semini; le “pannocchie” di quinoa ricordano molto quelle di miglio o di amaranto. Si tratta di una pianta di facile coltivazione, che non necessita di particolari cure colturali, molto resistente alla siccità, che sopravvive anche in terreni poveri.
Quinoa

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Coltivazione

Quinoa In Italia viene molto utilizzata per produrre germogli, da consumare crudi, in insalata, o cotti, in zuppe o frittate; non è ancora possibile però coltivarla, almeno non in modo intensivo. Il particolare clima presente sugli altopiani andini risulta decisamente molto diverso da quello italiano. Esistono molte varietà di questa pianta, alcune vengono seminate in primavera, e raccolte in estate; altre vengono seminate in autunno, per una raccolta a fine inverno; in Italia la stagione primaverile risulta eccessivamente umida e calda per permettere ai semi di svilupparsi; l’autunno risulta invece troppo umido e freddo, e quindi i semi della pianta, che troviamo al supermercato provengono dal Sudamerica, in genere da Bolivia, Perù, Ecuador. Se desideriamo provare a coltivare la quinoa nell’orto di casa, ricordiamoci anche che moltissimi insetti possono rapidamente depredare la pianta di germogli e fiori, lasciandoci completamente senza raccolto.


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    Esigenze colturali

    coltivazione quinoa Si tratta di una annuale, e, come avviene per molte chenopodiacee, di una pianta molto vigorosa e resistente, il cui sviluppo è simile a quello di una pianta infestane. Per questi motivi la quinoa è stata per millenni il cibo fondamentale di tutte le persone che vivono (e vivevano) in zone decisamente impervie e poco ospitali del sud America, dove la coltivazione di altre piante era preclusa, a causa della scarsità di terreno, che non permetteva la coltivazione del mais, e del clima molto fresco, che non permette la coltivazione di molte piante alimentari. Anticamente la quinoa (si pronuncia chinoa) era ritenuta quasi sacra, e veniva coltivata in quasi tutte le zone delle Ande; in alcuni luoghi la coltivazione venne cessata, a causa dell’arrivo degli europei, che oltre ad imporre le loro leggi, cercarono anche di imporre la loro religione, cercando di sradicare i culti “naturali” degli antichi abitanti dell’America.

    Oggi la quinoa viene ancora coltivata in gran parte dell’America meridionale, ed è ancora una fondamentale fonte di calorie e cibo per molte persone; la coltivazione è semplice, visto che i semi germinano in pochi giorni, direttamente a dimora, e visto che ogni singola pianta può produrre migliaia di semi; un tempo si riutilizzavano i semi avanzati dal raccolto dell’anno precedente, oggi esistono alcune varietà di quinoa, i cui semi sono disponibili per i contadini, che li seminano a spaglio, diradando le piante che poi germogliano, per evitare che si sviluppino eccessivamente assiepate. Le annaffiature vengono fornite solo se il clima è particolarmente siccitoso, ma in generale questa coltura si sviluppa da sola, senza necessità di grandi interveniti da parte dell’uomo. Le piante si raccolgono, sradicandole, quando le pannocchie di semi risultano di colore chiaro e le piante tendono naturalmente ad essiccare.


    La quinoa in cucina

    Quinoa Da molti anni stiamo riscoprendo le piante che consumavano gli uomini che ci hanno preceduto, questo perché si è visto che il consumo di soli tre cereali, ovvero riso, grano e mais, ha causato una serie di problematiche; tra cui la necessità di produrre sempre nuove varietà, resistenti a pesticidi, fungicidi ed anche a insetti sempre in mutazione; oltre a questo, sembra che anche il morbo celiaco sia derivato dall’utilizzo di grano, che in Europa avviene da secoli, con sempre maggiore ricerca e selezione di nuove varietà. La quinoa, così come il miglio o l’amaranto, non contiene glutine (non essendo un cereale), è quindi adatta all’alimentazione delle sfortunate persone affette da celiachia. Il sapore è decisamente molto buono, nonostante questi semini contengano una certa quantità di saponine, dal gusto amaro, che vengono separate dai semi commestibili semplicemente sottoponendoli ad un accurato lavaggio. Non è possibile preparare una farina di semi di quinoa, però le dimensioni sono così minuscole, che è possibile aggiungere ai prodotti da forno una piccola percentuale di semi di quinoa interi, per aggiungere il loro sapore e le sostanze nutritive in essi contenuti. Più spesso la quinoa viene preparata così com’è, semplicemente bollita o cotta a vapore, da utilizzare poi come il cous cous, o il riso, per insalata, zuppe, farce per involtini o verdure. I semi di quinoa sono adatti all’alimentazione, anche per bimbi e celiaci; oltre a questo sono un piatto decisamente salutare, in quanto la quinoa contiene un alto tenore di proteine, grassi polinsaturi, Sali minerali e vitamine.




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