Seminare le patate

Quali sono le cure necessarie durante la coltivazione?

Le cose da sapere per prendersi cura egregiamente del proprio orto di patate sono poche ma essenziali. La semina delle patate dovrebbe avvenire nel periodo immediatamente successivo all'inverno, proseguendo durante la primavera. Dopo circa venti giorni dalla semina, ecco spuntare le prime foglioline. A questo punto è consigliabile eseguire una leggera rincalzatura, per far allungare lo stelo e moltiplicare il numero dei tuberi, oltre che per eliminare le erbacce. Successivamente, dopo un mese, l'operazione va ripetuta, in maniera più massiccia rispetto alla prima. Dal momento in cui le foglie della pianta si ingialliranno, le patate saranno pronte alla raccolta. Un trucco per scoprire se le patate sono mature è quello di strofinare la buccia: se si stacca significa che non è ancora giunto il momento della raccolta. In realtà la patata risulta commestibile anche prima, ma solo se ben matura è conservabile per mesi dopo la raccolta.
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Post-semina: quanto e come annaffiare le patate?

Piante di patata Dopo la semina della patata, che, come vogliono le migliori tradizioni contadine, è preferibile che avvenga con luna calante, la prima domanda che può sorgere è come e quanto si debba annaffiare il tubero interrato. La patata ha bisogno di molta acqua per crescere, solitamente si consiglia infatti di innaffiare la coltivazioni da 2 a 8 volte al mese. Se l'orto è di dimensioni considerevoli, possiamo anche annaffiare mediante l'irrigazione: i tipi più consigliati sono a pioggia e a scorrimento, da effettuare nelle ore fresche della mattina. Fondamentale risulta però, in ogni caso, assicurarsi di evitare eccessivi ristagni d'acqua, che andrebbero a danneggiare il corretto sviluppo del tubero provocando il suo ammuffimento. Il consiglio è dunque quello di innaffiare la terra solo se essa appare eccessivamente asciutta.

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Quali concimi posso utilizzare?

Fertilizzazione delle patate Il concime ideale per il nostro tubero è quello che contiene piccole quantità di azoto: questo elemento rende le foglie verdi e forti, funzione che risulta tutto sommato secondaria per questa coltivazione. Tuttavia il concime dev'essere ricco di fosforo e potassio, sostanze utili per aumentare il numero di tuberi prodotti. La scelta che spetta poi al coltivatore riguarda il tipo di concime da utilizzare. Alcuni concimi si mescolano all'acqua dell'innaffiatura e si utilizzano ogni 15-20 giorni; altri sono granulari e si distribuiscono durante la crescita della pianta sul terreno: la comodità di questo tipo di concimazione è che si scioglie autonomamente grazie all'innaffiatura. Il più utilizzato, tuttavia, è il concime fogliare: viene vaporizzato sulle foglie della pianta dopo averlo mescolato con abbondante acqua.


Seminare le patate: Quali malattie possono colpire le patate?

Parassita Dorifora Alcune delle patologie più importanti a cui può essere soggetta la pianta di patate sono date dagli agenti fungini, come la peronospora, l'altica, l'alternaria. Tuttavia esistono anche malattie causate dagli agenti virali e dai parassiti. Parlando degli agenti fungini, il più diffuso risulta essere la peronospora, che si espande con macchie scure a partire dalle foglie per arrivare poi al tubero. In generale, per le infezioni fungine è utile il trattamento con rame e il drenaggio degli eccessivi ristagni d'acqua. Il principale nemico è però il parassita Dorifora: un insettino che si nutre di tutte le parti della pianta, rovinando interamente il raccolto. Per eliminarlo è necessario ricorrere ai pesticidi in commercio. Infine, un'altra categoria di problematiche riguarda le fisiopatie: date dagli agenti atmosferici, creano spaccature e danni al tubero.