Gloxinia
In questa trattazione ci occuperemo della Gloxinia (o Sinningia speciosa). Si tratta di una pianta erbacea perenne che ha natali sudamericani e precisamente brasiliani. E' una tuberosa di ridotte dimensioni e il suo nome completo è Gloxinia perennis. In natura se ne conoscono venti specie. Suoi esemplari sono facilmente reperibili in Italia, in quanto sono venduti frequentemente nei negozi di fiori. In realtà si tratta di ibridi, peraltro non troppo somiglianti alla pianta madre. Quali esempi di questi ibridi vanno ricordati il Mont blanc (con fiori bianchi), l'Emperor William (fiori azzurro-porpora), il Tiger red (fiori di color rosso intenso). Il fusto è tozzo e carnoso, corto. Produce foglie molto grandi, sproporzionate rispetto al fusto stesso, che possono essere di forma ovale oppure tondeggiante.
Qualche volta questo fogliame mostra anche di avere una sottile peluria. Questa pianta erbacea tuberosa raggiunge l'altezza di circa 20 cm e quindi rimane piuttosto bassa e può trovare facilmente ogni tipo di collocazione all'interno di una casa e naturalmente anche di un ambiente più grande e all'aria aperta come un giardino.
Nel periodo che va dalla primavera all'estate (più precisamente da maggio ad agosto) nella zona centrale delle foglie nascono dei boccioli di colore bianco, piuttosto grossi.
Questi boccioli evolvono poi fino a diventare delle campanule colorate molto graziose.
Tali campanule imbutiformi e dai tipici bordi increspati, piuttosto vistose, possono essere di varia colorazione: ad esempio lilla, rosate, rosso carminio. Presentano la caratteristica di avere la parte interna dei loro petali vellutata. Come si può facilmente intuire dalla nostra descrizione, i fiori della Gloxinia perennis risultano molto gradevoli alla vista, sia per forma che per colore: sono quindi molto ricercati a fini ornamentali. Al termine della stagione estiva questa pianta sfiorisce lentamente fino a disseccare. Torna a germogliare solo al riaprirsi della bella stagione. Il motivo per il quale troviamo fiori di questo genere in commercio anche durante la fase invernale è quindi da ricercarsi nella particolare coltivazione in serra, che si è diffusa in quanto si rivela abbastanza semplice ed efficace.
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Per le attività di moltiplicazione della pianta si fa ricorso al taglio dei tuberi, che seccano in autunno, per essere poi messi a dimora con la stagione primaverile. E' anche possibile procedere alla cosiddetta taleazione di foglia, che può essere eseguita nel corso dell'estate o anche in primavera. In questo caso sulla foglia devono essere praticati dei tagli - o, meglio, delle incisioni - lungo le venature centrali. La foglia deve poi essere sistemata sopra del terriccio mescolato a sabbia. Dovremo annaffiare periodicamente. A un certo punto noteremo che dalle incisioni germoglieranno delle piantine le quali, una volta raggiunto un certo grado di sviluppo, potranno essere prelevate singolarmente e rinvasate in un'altra sistemazione. Il metodo migliore di propagazione resta comunque la semina. D'inverno va effettuata all'interno di un ambiente ben caldo, dotato di un terriccio abbondante di sostanze organiche nutritive. Quando fiorisce, la pianta deve essere conservata in un ambiente che non deve ricevere direttamente i raggi solari, ma deve comunque risultare sufficientemente luminoso. In genere queste piante fioriscono per 3-4 anni. Poi cominciano a dare vita a fiori di dimensioni sempre più ridotte.
Di questa pianta sono conosciute numerose varietà e ibridi, tra le quali è opportuno ricordare: la sinningia villosa, richii, speciosa, hybrida, calcaria, barbata, incarnata, cardinalis, pusilla, leucotricha. Per quanto riguarda le classiche operazioni relative alla concimazione, che va eseguita una volta la settimana durante il periodo di fioritura, va precisato che nella stagione invernale è consigliato sospenderle. Un eccesso nella produzione di germogli, infatti, espone la pianta al rischio di gelate. Inoltre, se il clima non è troppo rigido, d'inverno si può addirittura evitare di procedere all'annaffiatura, che al contrario dovrà essere frequente e abbondante nei mesi più caldi. A conclusione di questa nostra trattazione è doveroso precisare che sovente il genere della Gloxinia viene confuso erroneamente con quello della Sinningia. E' bene chiarire che si tratta di due generi diversi. Quando si parla di Gloxinia si fa riferimento solo al genere della Sinningia speciosa. La possibile confusione nasce anche da motivi geografici: entrambe le specie risultano infatti molto diffuse in Sudamerica.
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Con il termine gloxinia indichiamo una ventina di specie del genere Sinningia tutte originarie dell'America del Sud, si
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