Pachira
La pachira è una pianta che ha bisogno di abbondante acqua soprattutto in primavera ed in estate. Preferibilmente, è consigliato procedere alla bagnatura della pianta con dell'acqua che non contenga calcare. Il terreno deve essere mantenuto sempre umido, non completamente bagnato e senza creare ristagni nel substrato che possano poi generare marciumi radicali e morte della pianta. Provenendo dalla foresta pluviale, la pachira ha bisogno di un forte tasso di umidità per crescere in salute e per questa ragione è bene nebulizzare dell'acqua attorno alla chioma. Inoltre, un altro consiglio utile è quello di utilizzare un sottovaso riempito con dei ciottoli che andrà poi bagnato a sua volta. Anche in questo caso, prestare attenzione a non riempire il contenitore di acqua al fine di evitare ristagni idrici.
La pachira è una pianta in grado di crescere sia in un ambiente aperto sia in uno spazio chiuso dove le temperature sono più miti. Normalmente le temperature migliori per questa pianta sono circa 27°C in estate e 10°C in inverno, tuttavia la pachira può resistere per un breve periodo anche in un ambiente a circa 0°C, anche se questo causa la caduta delle foglie. La pianta ha bisogno di essere posizionata in piena luce, ma non al sole diretto (soprattutto durante le ore più calde del giorno). La pachira può ricevere l'illuminazione diretta del sole solamente un'ora al mattino e alla sera, quando i raggi sono meno intensi, evitando così la bruciatura delle foglie. Se la pianta viene coltivata in vaso ed in casa, è bene portarla all'esterno durante i periodi più caldi in maniera tale che cresca più rigogliosa.
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Per una corretta concimazione della pachira è bene procedere in primavera ed in estate. La pianta deve essere fertilizzata circa una volta ogni 3 o 4 settimane. E' bene utilizzare del fertilizzante liquido da diluire nell'acqua di irrigazione ed in dosi leggermente inferiori a quelle indicate sulla confezione. Il concime ideale per la pachira deve contenere i tre macroelementi fondamentali quali: fosforo, potassio e azoto. E' bene fornire alla pianta anche delle sostanze chimiche in minore quantità come ad esempio: ferro, rame, magnesio e zinco. Il terreno ideale per la pachira dovrebbe contenere una parte di sabbia, una parte di torba ed una parte di terriccio fertile. E' consigliato evitare i terreni più pesanti come quelli argillosi che non favoriscono l'estensione delle radici e potrebbero causare ristagni.
La pachira non risulta essere particolarmente soggetta a malattie. Tuttavia, può capitare che la pianta venga colpita dalla cocciniglia. Questo parassita si manifesta con delle macchie bianche sulle pagine inferiori delle foglie e può essere facilmente rimosso con dei batuffoli di cotone imbevuti di alcol oppure, nel caso in cui la pianta fosse in vaso, mediante un lavaggio con sapone neutro. A volte la pachira può essere infestata anche dal ragnetto rosso. Questo parassita genera delle macchie gialle e marroncine sulle foglie e può essere debellato nebulizzando dell'acqua attorno alla chioma. Nel caso in cui l'infestazione fosse più grave è possibile procedere con degli antiparassitari. Inoltre, la pachira può essere infestata dagli afidi o pidocchi delle piante. In questo caso è consigliato procedere direttamente con degli antiprassitari.
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