Tutto sui funghi
I funghi sono organismi unicellulari che non possono essere considerati piante. Lo studio incentrato tutto sui funghi ha portato a innumerevoli classificazioni. Tutt'oggi si conoscono circa 100.000 specie che possono chiamarsi funghi. Le caratteristiche che li accomunano sono alimentazione eterotrofa, mancanza di tessuti differenziati e sistema di riproduzione tramite spore. Secondo il modo in cui interagiscono con l'ambiente si classificano in: Saprofiti, Parassiti e Simbionti. I primi sono quelli che scompongono sostanze animali o vegetali rendendoli assimilabili. Parassiti sono quelli che si attaccano ad organismi viventi prosciugandoli degli elementi vitali fino alla morte. Simbionti sono i funghi che pur attaccandosi ad un organismo vivente stabiliscono con esso un rapporto di reciprocità. Essi si scambiano sostanze nutritive pacificamente.
Il fungo epigeo altro non è che il fungo comune. Quello che noi siamo abituati a vedere spuntare tra l'erba dei prati o nel sottobosco. Il periodo di maggiore produzione si concentra tra la fine dell'estate e l'inizio inverno. Nei nostri boschi è uno spettacolo vedere esemplari di porcini che spuntano pronti per essere raccolti. Prima però di avventurarsi alla raccolta è bene sapere tutto sui funghi epigei al fine di evitare quelli di natura velenosa. Sembrano tutti uguali ma in realtà sono molto diversi tra loro. Nel momento in cui si voglia determinare la commestibilità di un fungo epigeo è necessario fare un'analisi accurata. Essa prevede l'esame del colore spore. Le varietà vengono catalogate in cinque gruppi in base a questa caratteristica. Al gruppo A appartengono funghi le cui spore sono bianche. Gruppo B riguarda funghi con spore giallo-brune. Il gruppo C è formato da funghi con spore rosa. Il gruppo D riguarda le spore bruno-porporine e il gruppo E le spore nere o brune.
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Il nostro organismo non riesce a metabolizzare tutto dei funghi, in particolare, le sostanze tossiche presenti in alcune specie. La tossicità può essere classificata secondo il tempo di manifestazione dei sintomi. In base a questo le intossicazioni si distinguono in lunga latenza e in breve latenza. La prima è la più temuta in quanto i tempi di manifestazione dei sintomi sono così lunghi che raramente si attribuiscono ai funghi stessi. Quest'ultimi nel frattempo hanno iniziato la loro opera distruttiva sugli organi. La tossicità a breve latenza si manifesta nel giro di poche ore dopo la fine del pasto. Sintomi tipici sono diarrea e vomito. Le tossine prodotte dai funghi si distinguono in Termolabili e Termostabili. Nel primo caso un fungo perde la sua tossicità se sottoposto a cottura superiore ai 70°C per circa 20 minuti. Le tossine Termostabili sono quelle che portano l'individuo alla morte. Neanche con l'azione del calore si riescono ad eliminare.
I funghi allucinogeni sono noti per il loro utilizzo in ambito religioso e medico. Popolazioni antiche già erano al corrente dei loro effetti sulla mente umana. I consumatori di questi funghi hanno riscontrato un miglioramento dello stato d'animo interiore. La pace dei sensi da tempo perseguita, alla fine viene raggiunta. All'inizio danno la sgradevole sensazione di nausea, vomito e crampi intestinali ma questi sintomi man mano spariscono. Tutto sui funghi allucinogeni porta a pensare che siano tossici. Infatti, essi vengono equiparati a delle droghe. Molti paesi, tra cui l'Italia, vietano la commercializzazione di questa varietà. In alcune nazioni è possibile vendere le spore per una coltivazione casalinga. In paesi con scarsi controlli come Cambogia, Thailandia e Indonesia vengono venduti sotto forma di pietanze.