Concime organico
Per concime organico si intende qualsiasi fertilizzante costituito da materiale organico in decomposizione. Nella maggior parte dei casi come concime organico si utilizza lo stallatico, ossia i resti delle deiezioni animali, lasciati a decomporre e a fermentare per un certo periodo di tempo. Lo stallatico è anche chiamato letame, ed è disponibile in piccoli pellet asciutti, o anche di consistenza più simile ad un comune terriccio. Nonostante quanto si pensi, se il letame viene lasciato maturare correttamente assume un odore non particolarmente sgradevole. Lo stallatico è molto ricco di sali minerali, soprattutto di azoto, e lo si può utilizzare come fertilizzante in moltissime situazioni, sia nell'orto, sia nel giardino, sia per i vasi delle piante da appartamento. Oltre ad essere un buon concime lo stallatico contiene anche una buona quantità dio carbonio, che permette di migliorare la tessitura e l'impasto di un terreno. L'aggiunta di letame al terreno dell'orto, ad esempio, contribuisce a renderlo più soffice e più facile da lavorare.
Oltre al classico letame esistono altre tipologie di concime organico; uno tra i più utilizzati è il compost, che si può trovare miscelato nei classici terricci, venduti in sacchi nei vivai, o che si può anche produrre in giardino. Il compost è un ottimo ammendante, anche se non sempre contiene ampie quantità di azoto o di altri sali minerali; molto dipende però da cosa si è utilizzato per produrlo. Il pratica il compost è il risultato della decomposizione controllata degli scarti vegetali, ottenuto ammucchiando tali scarti e lasciandoli maturare, come si dice in gergo. Per produrre il compost sono disponibili in commercio anche apposite compostiere; si tratta di ampi contenitori con coperchio, che aiutano nel creare un buon cumulo di materiale organico da compostare, in modo da favorirne la corretta decomposizione. Perché il compost sia adatto ad essere utilizzato nell'orto o nel giardino è necessario che trascorra all'interno del cumulo alcuni mesi, raggiungendo temperature elevate, che ne diminuiscono la carica batterica e che rendono sterili eventuali semi in esso presenti. Durante la preparazione del compost si possono aggiungere al cumulo anche gli scarti di cucina.
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Tra i concimi organici più utilizzati c'è anche l'humus di lombrico. I lombrichi sono insetti molto utili per il terreno dell'orto e del giardino perché il loro metodo di alimentazione permette di digerire parzialmente il terreno, e di restituire un terriccio soffice e ricco, perfetto per la coltivazione delle piante, in vaso e in piena terra. Fino a qualche anno fa l'humus di lombrico non era molto facile da trovare nei garden center, mentre nell'ultimo periodo se ne stanno riscoprendo le proprietà. Rispetto ad altri fertilizzanti ha la praticità di essere poco costoso e di essere del tutto rispettoso delle piante e del loro apparato radicale; si può infatti utilizzare liberamente come ammendante, aggiungendone una buona manciata ad ogni vaso. Per la sua natura, questo concime organico è abbastanza ricco di azoto, e conferisce al terreno un impasto più soffice e leggero.
Oltre ai concimi organici più classici, ne esistono anche di tipo particolari, non sempre però reperibili in qualsiasi negozio di giardinaggio. Si tratta però di fertilizzanti ottenuti dagli scarti di lavorazione dell'industria alimentare, quindi il loro utilizzo permette di riciclare in modo perfetto ciò che andrebbe altrimenti buttato, rendendo queste pratiche particolarmente ecologiche. Tra i concimi organici più noti ci sono i resti della macellazione degli animali, come ad esempio la farina d'ossa, ricca di calcio e di fosforo; o anche la cornunghia, un macinato di corna e di unghie di animali, ricco in diversi sali minerali, perfetto come concime a lenta cessione. Alcuni concimi organici hanno origini antichissime, come ad esempio la farina di lupini, molto utilizzata in tutto il sud Italia come fertilizzante per le piante di agrumi.