Fertilizzanti organici
I fertilizzanti organici sono dei concimi che hanno origine naturale e che, quindi, si contrappongono ai fertilizzanti chimici, i quali vengono prodotti artificialmente. Un'importante differenza funzionale tra fertilizzanti organici e concimi chimici sta nel fatto che, mentre i primi contengono una discreta varietà di principi nutritivi per le piante, i secondi spesso ne contengono solo un gruppo ristretto (talvolta uno soltanto). Proprio per questo i fertilizzanti chimici vengono anche detti "fertilizzanti mirati". I naturali spesso vengono preferiti a quelli chimici, da un lato, per via del loro basso costo, e dall'altro, per via della loro funzione ammendante (migliorano la struttura del terreno). Il basso costo è dovuto principalmente al fatto che il numero di animali da allevamento, da cui è possibile ricavare i fertilizzanti organici, sta vertiginosamente crescendo.
I fertilizzanti organici possono essere classificati in due grandi categorie: i fertilizzanti azotati e i fertilizzanti NP. I primi devono contenere (come stabilito dalle normative vigenti) una cospicua quantità di azoto organico obbligatoriamente proveniente da fonte biologica. Il loro contenuto di fosforo e potassio è invece relativamente scarso. Oltre all'azoto possono contenere, in quantità variabile, anche dei microelementi, ovvero delle sostanze nutritive che vengono assorbite solo in tracce dai vegetali ma che, non per questo, sono da considerarsi poco importanti. I fertilizzanti NP, invece, possiedono in una discreta quantità sia azoto organico, sia fosforo rigorosamente di origine biologica. Come gli azotati anche i fertilizzanti NP non possiedono molto potassio e possono contenere quantità variabili di microelementi.
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I fertilizzanti organici possono avere origine da parti del corpo degli animali oppure dai loro escrementi o, ancora, avere origine vegetale. Vediamo ora due esempi di fertilizzanti naturali: il pennone e il guano. Il pennone è costituito da penne e piume di animali da allevamento che non trovano nessun impiego in altre lavorazioni e che quindi, essendo considerate scarti, sono utilizzate per concimare il terreno. Il pennone è un fertilizzante azotato e contiene una percentuale di azoto organico compresa tra il 13% e il 14%. Il guano è, invece, un fertilizzante NP in quanto contiene azoto organico in una percentuale che oscilla tra il 3% e il 9% più una quantità di fosforo compresa tra il 3% e il 20%. Essenzialmente con il termine "guano" si intende l'insieme di tutti quei prodotti che hanno origine dagli escrementi degli uccelli (soprattutto uccelli marini).
I fertilizzanti organici possono essere utilizzati per concimare il terreno in tre differenti modi: tramite spargimento diretto in superficie, tramite somministrazione a strisce e attraverso concimazione mirata. Lo spargimento diretto in superficie va fatto prima della semina. Il fertilizzante infatti, una volta sparso, inizia un processo di decomposizione che, se attuato vicino ai germogli, può danneggiarli. Una volta concluso questo processo si può procedere con la semina. La somministrazione a strisce viene praticata soprattutto in coltivazioni in cui la germinazione dei semi viene ostacolata dalla particolare composizione del terreno; mentre la concimazione mirata viene effettuata solo su porzioni ristrette della terra ed ha lo scopo di apportare alle piante un elemento in particolare di cui abbiano necessità.
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