Gelsomino talea

Caratteristiche e modalità

La talea è la tecnica che più delle altre viene utilizzata per la moltiplicazione delle piante. Si tratta di un’operazione semplice da fare, con la quale si riesce ad ottenere una pianta identica a quella madre. Molte talee oltretutto radicano con molta facilità, soltanto con pochi e semplici accorgimenti. Per far moltiplicare le piante esistono diversi metodi di talee, che si possono effettuare nei diversi periodi dell’anno. Quelle che radicano meglio delle altre sono le talee effettuate su rami legnosi o semilegnosi, come il Gelsomino. Ma a seconda della pianta che si desidera propagare, vi sono altri tipi di talee come ad esempio quelle erbacee, tipiche dei gerani, e fogliare. Il Gelsomino talea è una delle sue tecniche di moltiplicazione vegetativa, poiché è una pianta che si propaga anche per propaggine, margotta, riproduzione per seme e per divisione di ceppi. La talea è un’operazione semplice da fare che non richiede molto tempo. Vi sono tuttavia piante che radicano più rapidamente di altre, e solo dopo poche settimane. Il Gelsomino talea si deve effettuare con l’arrivo della bella stagione, quando i rami saranno abbastanza legnosi e quindi pronti per essere tagliati.
Innaffiare gelsomino

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Come effettuare la propagazione

Varietà gelsomino Per il taleaggio si devono prelevare parti di rami giovani, che vanno tagliati appena sotto il nodo con una forbice da giardinaggio, ben affilata. Dopo aver individuato i rami semilegnosi del Gelsomino, occorrerà tagliarli della lunghezza di circa 10 centimetri. Il taglio dovrà essere netto ed orizzontale. È possibile prelevare anche un solo ramo dalla pianta, dal quale poi si potranno ricavare più porzioni. I rami che si dovranno scegliere non dovranno essere eccessivamente vecchi. I rami semilegnosi della pianta, rispetto a quelli piuttosto legnosi, hanno maggiore possibilità di attecchire, anche se la loro radicazione sarà più lenta. Si consiglia di effettuare il Gelsomino talea, per le specie a fioritura primaverile, alla fine dell’estate o nelle prime settimane d’autunno. Per le varietà di Gelsomino che fioriscono durante i mesi invernali, è consigliabile effettuare la talea in primavera. I rametti andranno privati delle foglie della base e sistemati all’interno di contenitori di plastica con torba e sabbia, che ne favoriranno lo sviluppo delle radici. Per la messa a dimora dei rami si potranno utilizzare i contenitori alveolari che di solito vengono usati per la semina.

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Come si interrano i rami

Riproduzione talea Per ottenere il Gelsomino talea, oltre alle foglie è consigliabile eliminare anche una piccola parte di corteccia dalla base dei rametti, soprattutto nel caso in cui il ramo fosse piuttosto legnoso. Così facendo si favorirà la radicazione. In commercio esistono degli acceleratori di crescita, che stimolano la formazione delle radici. I rametti ricavati si dovranno interrare per circa un terzo della loro lunghezza, facendo attenzione a non addossarli gli uni agli altri, affinché le loro radici possano trovare lo spazio che gli occorre per crescere. Dopo aver interrato i rametti, si provvederà ad innaffiarli con uno spruzzatore. Bisognerà prestare attenzione alla loro innaffiatura che dovrà avvenire con frequenza, facendo in modo che il terriccio rimanga costantemente umido. I contenitori dentro i quali si saranno messi a dimora i rami di Gelsomino, dovranno essere ricoperti con un telo di plastica, opportunamente forato per fare in modo che non si formi la condensa. Il telo verrà rimosso ogni tre giorni per consentire l’areazione delle piantine, per innaffiare nonché per eliminare le foglioline secche cadute sul terriccio, che potrebbero causare la formazione di funghi e malattie.


Gelsomino talea: Caratteristiche della pianta

Giardino gelsomini La pianta di Gelsomino è nota per i suoi piccoli fiori profumati, che spesso vengono utilizzati anche per la preparazione di tisane e fragranze naturali. È una pianta originaria del Medio Oriente e dei paesi asiatici, fa parte della famiglia delle Oleaceae e comprende centinaia di varietà. La specie di Gelsomino più comune prende il nome di Jasmin officinale ed è conosciuta anche con il nome di Gelsomino bianco. Si caratterizza per i suoi piccoli fiori molto profumati ed è una varietà che resiste bene anche alle temperature basse e agli inverni piuttosto freddi. Le piante di Gelsomino sono di tipo rampicante ed utilizzate per rendere più belli e profumati le terrazze e i giardini delle case. Con queste specie di piante si possono realizzare siepi ed anche rivestire recinzioni e muretti. Il Gelsomino si presta pure ad essere coltivato nei vasi, come pianta ornamentale da interni. La coltivazione del Gelsomino non richiede particolare impegno, poiché è una pianta che si adatta ad ogni tipo di clima, anche se cresce e si sviluppa meglio nei terricci fertili e ricchi di sostanze organiche. Per la concimazione si potrà utilizzare un fertilizzante ricco di azoto, fosforo e potassio.