La potatura delle ortensie: una guida pratica

vedi anche: Ortensie

Innaffiare le ortensie

Le ortensie sono una delle piante ornamentali più diffuse. Scelte prima di tutto per la loro caratteristica inflorescenza, sono anche semplici da coltivare e da curare. Per questo risultano perfette per abbellire qualunque giardino. Il loro colore dipende dal livello del ph del terreno: se è alcalino, i fiori saranno rosa o rossi, se è acido, si potrà avere un azzurro più o meno scuro. Invece, la loro salute dipende da pochi e semplici accorgimenti. Seguendoli sarà possibile avere cespugli dal grande effetto scenico. Prima di tutto bisogna assicurarsi che abbiano abbondante acqua. Durante i mesi più caldi, le ortensie devono essere innaffiate tutti i giorni. Se non piove, è bene dare a ciascuna piantina almeno sette o otto litri d'acqua. Di più, in caso il clima sia particolarmente torrido.
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Come effettuare la potatura

Strumenti potatura La potatura delle ortensie deve essere effettuata all'inizio della primavera, al termine delle ultime gelate. Dato che il fiore nasce sulla cima dei rami giovani e sani, bisogna limitarsi a spuntare quelli cresciuti l'anno precedente. Questa operazione serve solo a dare alla pianta una forma armoniosa e un aspetto curato. I rami vecchi, secchi e deboli invece devono essere eliminati totalmente. Allo stesso modo, si possono tagliare quelli cresciuti storti, che non si adattano all'estetica dell'ortensia. Se la pianta dovesse risultare troppo piena, è possibile eliminare una parte delle foglie. In questo modo si favorisce anche l'areazione e si stimola la crescita delle nuove fronde. È invece un errore tagliare tutti i rami alla radice. Così facendo infatti la pianta non ha abbastanza tempo per farli ricrescere e far spuntare i fiori.

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Quando concimare

Ortensia clorosi Per crescere sane e forti tutte le piante hanno bisogno dei giusti nutrienti. Per questo è importante arricchire il loro terreno con le sostanze utili al loro sviluppo. Le ortensie devono essere concimate due volte all'anno. A marzo si può ricorrere a un concime chimico specifico, attenendosi scrupolosamente alle dosi indicate sulla confezione. A fine novembre, invece sarebbe meglio utilizzare lo stallatico. In alternativa si può ricorrere a un altro concime organico. Oltre a ripristinare le proprietà del terreno, questi concimi proteggono anche le radici dal freddo. Se il terreno è neutro o alcalino inoltre, a fine inverno si può aggiungere all'acqua di innaffiatura un prodotto a base di solfato di ferro o spargerlo sul terreno. In questo modo si evita la clorosi, ovvero l'ingiallimento delle foglie dovuto ad una carenza di ferro.


La potatura delle ortensie: una guida pratica: Posizionamento pianta

Ortensie coltivazione Le ortensie non amano il caldo eccessivo e la luce diretta del sole. Per questo devono essere posizionate in mezz'ombra. L'ideale è scegliere un punto del giardino che sia soleggiato di primo mattino e in ombra al pomeriggio. Questo permette alla pianta di godere dei benefici del sole nelle ore meno calde. Ovviamente anche la temperatura locale influisce molto sulla scelta della posizione. Nelle zone montane, infatti l'ortensia cresce bene anche in pieno sole. Nel centro-sud Italia invece, a causa del forte caldo, deve restare sempre all'ombra. Essendo una pianta molto resistente, un'ortensia curata come descritto sopra non avrà grossi problemi. Nel caso si notino infezioni di funghi o insetti sulle foglie è possibile trattare le piante con i prodotti specifici che si trovano in commercio.