Manezia - Manettia luteorubra
Al genere Manettia appartengono svariate decine di specie di piante in genere rampicanti, talvolta arbustive, sempreverdi; in vivaio in genere ne troviamo una sola specie, Manettia luteorubra, che nei paesi di lingua anglosassone viene chiamata pianta delle trombette.
Si tratta di un rampicante sempreverde originario dell'America meridionale, di zone a clima tropicale; viene in genere coltivata come pianta annuale, anche se non è poi così difficile farla sopravvivere all'inverno, in serra o in appartamento.
Produce grandi foglie ovali, appuntite, sottili, ricoperte da una sottile peluria che le rende talvolta appiccicose al tatto; per tutta la bella stagione tra le foglie sbocciano curiosi piccoli fiori tubolari, di colore rosso vivo, con i lobi dei petali in colore contrastante, giallo o arancio vivace. La pianta può raggiungere rapidamente i due metri di altezza se correttamente sostenuta da un graticcio, da una recinzione, da un supporto di qualsiasi tipo. La peluria che ricopre l'intera pianta permette ai fusti volubili di arrampicarsi su qualsiasi sostegno, attaccandosi saldamente.
Come dicevamo prima questa pianta rampicante è originaria di zone tropicali, con clima generalmente mite e abbastanza umido. Si pone a dimora in un luogo semiombreggiato, con buona luminosità, ma senza troppe ore al giorno di luce solare diretta, soprattutto nelle ore più calde del giorno. La pianta sopporta senza problemi la luce solare, ma non ama il clima eccessivamente secco, quindi se posta in pieno sole, nelle calde giornate estive dovremo annaffiarle 3-4 volte al giorno, per evitare che rimanga completamente all'asciutto, sia per quanto riguarda il substrato, sia per quanto riguarda l'aria attorno alla pianta.
Quindi è conveniente coltivarla a mezz'ombra, soprattutto se viviamo in una zona con estati calde ed asciutte; se la pianta rimane a lungo in clima secco, oltre ad avvizzire, spesso potremo trovarci con gli apici fogliari disseccati, e quindi con una pianta decisamente poco gradevole alla vista. Generalmente alcuni giorni di siccità non portano la pianta al decesso, ma sicuramente fermano la fioritura fino a che il clima non torna adeguato.
Fondamentale la fornitura di annaffiature, che deve essere regolare, intensificata nei periodi di gran caldo, e diminuita quando le piogge ci danno una mano. Evitiamo in ogni caso di lasciare la nostra Manezia completamente inzuppata d'acqua: annaffiature regolari, quando il terreno è asciutto, è questa la regola. Nell'indecisione immergiamo la punta delle dita nel terreno ai piedi della pianta, se risulta umido evitiamo di annaffiature, se invece è asciutto annaffiamo.
Non si tratta di una pianta particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno o le concimazioni: un buon terreno soffice e molto ben drenato, una concimazione annuale con del fertilizzante a lenta cessione, e siamo a posto.
Una Manezia in buona salute comincia a fiorire in primavera, e si ferma soltanto con i primi freddi autunnali.
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Il giardiniere appassionato è sempre curioso e interessato a coltivare piante di ogni tipo, spesso anche piante provenienti dai luoghi più impensati, e con clima ben diverso da quello in cui si trova il giardino. Fino ad alcuni anni fa la maggior parte delle piante tropicali erano destinate a chi poteva permettersi una serra fredda, un riparo, un giardino d'inverno. Questo avveniva perchè la maggior parte di queste piante venivano coltivate soltanto in serra, spesso in paesi lontani dall'Italia, e quindi le piante tendevano ad essere molto costose.
Oggi in vivaio troviamo molte piante di origine tropicale, o comunque provenienti da luoghi molto lontani dall'Italia, a prezzi decisamente accessibili; nella gran parte dei casi questo avviene perchè le piante vengono direttamente coltivate in Italia.
In alcuni casi queste piante sono state nel tempo acclimatate, ovvero se ne sono prodotte varietà meno esigenti in fatto di temperature, e quindi possono tranquillamente trovare posto in giardino; in altri casi semplicemente si sono trovati metodi di propagazione e di coltivazione più semplici e meno dispendiosi, e quindi è divenuto semplice per qualsiasi produttore di piante propagare questi esemplari: quindi la pianta che troviamo in vivaio spesso proviene da un produttore che si trova vicino a dove viviamo, e non a migliaia di kilometri.
Per questo motivo sempre più spesso si utilizzano particolari piante tropicali per le aiole estive, che vengono poi coltivate come annuali: all'arrivo del freddo, la pianta dissecca e muore, l'anno successivo verrà sostituita da un esemplare nuovo, acquistato a prezzi modici.
Spesso la manezia viene coltivata così, come una pianta annuale, la cui morte si ritiene necessaria e inevitabile all'inizio dell'autunno. In realtà, nonostante il prezzo spesso decisamente abbordabile, la Manettia è una rampicante sempreverde, che non necessariamente defunge in autunno, ma che ci può accompagnare per anni. La pianta teme il freddo, e il clima invernale dovrebbe avere temperature che si mantengono superiori ai 5°C; in alcune zone d'Italia è quindi semplicemente necessario posizionare la pianta in un luogo riparato, per esempio in una aiola addossata alla casa; oppure in una aiola semiombreggiata in estate, ma ai piedi di un albero a foglie caduche, e quindi soleggiata in inverno, in modo da venire riscaldata direttamente dai raggi solari durante i mesi più freddi.
In altre zone d'Italia invece la Manettia si coltiva in genere in vaso, e viene portata all'interno in inverno; come avviene per altre piante, anche la Manettia non gradisce la permanenza per tutto l'inverno in un luogo con temperature superiori ai 20°C, come in una sorta di finta primavera; quindi piuttosto che in casa poniamola in un vano scale poco riscaldato, dove sarà riparata dal gelo, ma allo stesso tempo potrà entrare in semi riposo vegetativo, attendendo la primavera.