Basilico greco
Il basilico greco noto anche con il nome di Minimun basilicum è una pianta originaria dell’India. Esso si differenzia dalle altre varietà in quanto ha una struttura esterna che cresce a forma di cespuglio, le foglie sono molto verdi, piccole, allungate e molto profumate. Oltre a queste caratteristiche esso è in grado di sopportare climi freddi. Può essere coltivato in piena terra o in vaso ed è utilizzato per aromatizzare i cibi e le pietanze preparate in cucina. Il basilico greco appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, e durante la stagione primaverile ed estiva (da giugno ad agosto) è possibile osservare delle infiorescenze caratterizzate da fiori molto piccoli e di colore bianco. Un’altra caratteristica che lo differenzia dal comune basilico è il tipico profumo meno pungente e più dolce.
Il basilico, come affermato in precedenza, può essere coltivato sia in vaso e sia in giardino. Esso predilige temperature comprese tra i 20 e i 25 °C, anche se può essere messo a dimora in un ambiente con temperature più alte ma non più basse dei 10 °C. necessita di annaffiature abbondanti ricordando di far asciugare bene il terriccio tra un’annaffiatura e l’altra evitando in questo modo i ristagni idrici. Per quanto riguarda il rinvaso delle piantine, occorre praticarlo durante la stagione primaverile. Non ha bisogno di una particolare struttura del terreno, ciò che importa è che sia molto fertile, con un pH neutro e ben drenato. Nel caso in cui si decida di mettere la pianta in vaso, occorre preferire quello in terracotta in modo tale da far respirare il terriccio presente al suo interno.
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La cimatura è molto importante perché attraverso di essa si dà una rigogliosa crescita alla piantina. Questa pratica deve essere messa in atto perché s’interrompe il ciclo colturale e quindi si aumenta la crescita recidendo i rametti che contengono i fiori. La moltiplicazione avviene esclusivamente per seme, si effettua tra marzo e aprile ed è molto semplice da mettere in atto. Dopo aver riempito il contenitore di terra, si piantano i semi e si tiene all’ombra a una temperatura di circa 20 °C. per mantenere questa condizione occorre ricoprire il contenitore con della plastica, mantenendo anche il giusto livello di umidità. Dopo circa 10 giorni i semi iniziano a germogliare, quindi si toglie la plastica e si inizia ad aumentare la quantità di luce. Nel momento in cui le piantine hanno sviluppato almeno 4 foglie, possono essere interrate in un nuovo vaso a gruppi di 3/4 piantine.
Il basilico può essere aggredito da innumerevoli parassiti o possono presentarsi delle malattie molto dannose per questa pianta annuale. Prima di procedere con la cura e la prevenzione, è conveniente ricordare di non usare prodotti a base chimica perché le foglie sono impiegate in cucina. Tra i primi pericoli a cui può andare incontro questo esemplare di pianta aromatica è il marciume radicale. Esso si manifesta con l’annerimento del fogliame e si cura riducendo le annaffiature e controllando che il terreno sia ben drenato. Per quanto riguarda i parassiti, occorre fare molta attenzione a: mosca bianca, afidi, lumaca e alla peronospora. Nel momento in cui il basilico è soggetto a un attacco della peronospora, le foglie iniziano a ingiallire e lo sviluppo rallenta; nella parte superiore delle foglie si notano delle piccole macchioline che col tempo diventano sempre più scure. Se l’attacco è molto violento, in poco tempo il fogliame inizia a seccare fino a cadere, senza dare modo di essere curato.