Mughetto giapponese, Mughetto rosa - Ophiopogon japonicus
al genere appartengono una decina di specie, originarie dell'Asia; si tratta di piccole piante perenni, sempreverdi, simili a densi ciuffi di erba leggermente coriacea. Le foglie di ophiopogon sono sottili, nastriformi, arcuate, lunghe dai cinque ai 25 cm, a seconda della specie; sono di colore verde scuro, ed hanno una consistenza abbastanza coriacea. Sviluppano un apparato radicale stolonifero, poco profondo, che rende la pianta un'ottima tappezzante; in genere si mantengono di altezza compresa tra i 15 e i 25 cm, anche se esistono varietà nane. O. planiscapus ha varietà con foglie quasi nere; esistono anche molte cultivar di Ophiopogon japonicus, anche con foglie variegate.
In estate tra le foglie si ergono piccoli racemi, che portano alcuni fiori di dimensioni minuscole, rosa, bianchi o porpora, simili ai mughetti; i fiori di
ophiopogon japonicus sono poco decorativi, soprattutto perchè in genere sono quasi completamente celati dalle foglie.
Le piante di mughetto rosa o giapponese sono molto adatte per le aiole ombreggiate, in quanto riescono a svilupparsi meglio nei luoghi in cui non vengono colpite direttamente dai raggi solari, ma possono sopportare alcune ore di luce solare diretta, meglio se non nel corso delle ore più calde del giorno. Gli esemplari di questo genere non temono il freddo, per questo motivo queste piante possono essere coltivate in piena terra anche nei luoghi in cui le temperature invernali risultano essere piuttosto rigide senza bisogno di prevedere particolari protezioni nel corso della stagione invernale.
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Nel periodo che va da da marzo a ottobre-novembre le piante di mughetto rosa si annaffiano in modo piuttosto regolare, avendo cura di intervenire solo quando il terreno è asciutto e verificando che il terreno non permetta la formazione di ristagni dirci che sono mal tollerasti e possono provocare l'insorgenza di marciumi radicali. Questo tipo di pianta può sopportare brevi periodi di siccità. Durante il periodo primaverile ed estivo si fornisce del concime per piante verdi, ogni 20-30 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature per garantire una migliore crescita e uno sviluppo più rigoglioso delle piante di mughetto giapponese.
L’ophiopogon è una pianta estremamente resistente: una volta affrancata diventerà praticamente autonoma e si espanderà lentamente, ma inesorabilmente. Per ottenere un veloce attecchimento è importante eliminare le infestanti tra una piantina e l’altra. Il terreno va tenuto sempre leggermente umido, specialmente se la posizione è molto calda nelle ore pomeridiane e se abbiamo scelto varietà scure.
Il fogliame può venire danneggiato sia dal sole sia dal gelo con conseguenti diffusi disseccamenti. È raro che questi portino ad un reale deperimento generale, ma eliminare le parti danneggiate sarà di aiuto nello stimolare il rinnovamento.
Nelle aree montane, per evitare un eccessivo depauperamento delle parti aeree, è consigliabile coprire l’area con l’apposito tessuto-non tessuto. A novembre è bene distribuire sul terreno una buona quantità di stallatico: in primavera lo integreremo con un prodotto granulare equilibrato, incorporandoli al terreno con una leggera zappettatura.
Le piante di mughetto giapponese necessitano di un terreno fertile e sciolto, molto ben drenato; in genere sembra si possano adattare anche nella comune terra da giardino. Il substrato ideale per questa varietà di pianta è composto da torba, sabbia, materiale organico e terriccio, in questo modo è possibile ottenere il meglio dalle piante perenni appartenenti a questo genere.
Forniamo un terriccio ricco di sostanza organica e capace di mantenersi fresco a lungo, ma con un buon drenaggio. Irrighiamo con frequenza, ma aspettando sempre che il substrato risulti asciutto per almeno i primi 3 cm. Nei mesi freddi riduciamo al minimo le somministrazioni.
Il rinvaso e la divisione si effettuano ogni circa 3 anni o quando il cespo abbia occupato tutto lo spazio a disposizione.
In inverno, se le temperature scendono sotto i -5°C, è bene porre il vaso in una zona riparata. L’ideale è accostarlo ad una parete a Sud.
Gli ophiopogon sono piante ideali da inserire nelle zone ombreggiate e umide. Possono essere utilizzate in purezza o alternate ad altre essenze. Quelle di dimensioni più contenute si rivelano molto utili come tappezzanti, magari variando la colorazione del fogliame: saranno di grande impatto, specialmente utilizziamo come base dei ciottoli chiari o in sfumature vivaci.
Possiamo in alternativa creare una bella bordura variando le cromie e le tessiture del fogliame. Accostamenti interessanti si creano con felci, heuchera, tiarella, hosta, alchemilla, astilbe, carex, brunnera, dicentra, lobelia e alcune varietà di geranium.
La moltiplicazione di questo genere di pianta avviene solitamente per divisione dei cespi che si formano; i cespi di queste piante perenni si dividono in primavera o nella stagione autunnale; le giovani piante così ottenute si pongono direttamente a dimora.
gli ophiopogon japonicus non vengono attaccati da parassiti o da malattie, ma in caso in cui il terreno in cui sono messi a dimora non abbia un buon drenaggio è possibile che si presenti la formazione di ristagni idrici, che in breve tempo, possono portare alla formazione di marciumi radicali, che possono essere molto dannosi per questo tipo di pianta.
Il genere comprende all’incirca 65 specie e innumerevoli varietà e cultivar. Sono tutte originarie dell’Estremo Oriente, in particolare della Cina, del Giappone, delle Filippine e del Borneo.
Ophiopogon bodinieriÈ una pianta tuberosa con foglie molto sottili, verde scuro, lunghe fino a 30 cm; raggiunge un’altezza complessiva di circa 20. Produce spighe fiorali crema o rosse, seguite da bacche. Adatta come coprisuolo o in giardini rocciosi. Cresce bene in vaso.
Ophiopogon clarkei Originario dell’India, cresce fino a 25 cm espandendosi tramite stoloni orizzontali. Le foglie sono verde acceso, larghe circa mezzo centimetro. Molto interessante per i fiori di grandi dimensioni.
Ophiopogon intermedius Endemico dell’India, della Cina, dello Sri Lanka e dell’Himalaya. Cresce fino a 60 cm (in genere non più di 30), ma è estremamente variabile. Forma ciuffi di foglie molto sottili, verde scuro con la nervatura centrale in evidenza. Dal centro, in estate, vengono prodotte spighe di fiori bianchi o lilla, campanulati. In seguito si trasformano in bacche bluastre. È un’essenza ideale per piccole bordure, giardini rocciosi e da vaso.
La cultivar ‘Argenteomarginatus’ ha belle variegature verdi e crema ed è la più diffusa in commercio.
Ophiopogon jaburanSpecie tra le più imponenti: può raggiungere i 60 cm e ha foglie più larghe e lunghe. Purtroppo non è completamente rustica e viene utilizzata come pianta d’appartamento o negli acquari. Produce steli fiorali bianchi, penduli, seguiti da frutti oblunghi nel viola. La varietà ‘Vittatus’ è interessante per le foglie verde chiaro screziate e bordate nel crema.
Ophiopogon japonicus È la specie più diffusa in coltivazione: viene apprezzata per il suo vigore e per l’ampia gamma di cultivar a disposizione. Raggiunge i 30 cm di altezza e si diffonde velocemente grazie alle sue radici tuberose. Produce spighe fiorali nel blu e nel bianco, seguite da bacche blu intenso. Le foglie sono lunghe, fini e coriacee.
Le cultivar più interessanti sono:
‘Minor’ alta al massimo 10 cm, ideale come coprisuolo, anche per il suo veloce sviluppo e la grande longevità. Fiorisce nel crema.
‘Compactus’ come quella sopra, ma al massimo 8 cm.
‘Gyoko-Ryu’ piccolissima, alta circa 7 cm
‘Kigmafukiduma’ o ‘Silver Mist’ foglie strette, con riga centrale argento. Alta fino a 30 cm.
‘Nippon’ alta 10 cm, fiori color malva.
‘Variegatus’ foglie screziate e fiori bianchi.
Ophiopogon planiscapusCaratterizzata da fogliame a ciuffi, alta fino a 20 cm. Molto meno vigorosa delle altre. In estate produce steli a campana con fiori campanulati porpora o bianchi.
Molto popolare la cultivar ‘Nigrescens’: le sue foglie viola scuro (quasi nero) sono di impatto, sia in purezza sia abbinate ad altre essenze a contrasto.
Interessante anche ‘Little Baby’ alta 15 cm con foglie verde-crema e fiori bianchi.
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Al genere Kerria appartiene solo la specie japonica, originaria dell'Asia; si tratta di un arbusto di medie dimensioni,
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