Rincospermum
Il rincospermum (Trachelospermum jasminoide), della famiglia delle Apocynaceae, è un rampicante perenne nativo di Cina e Giappone. E' anche detto falso gelsomino, per via dei fiori bianchi e profumati molto simili a quelli del gelsomino, che sbocciano, con una fioritura davvero rigogliosa, in maggio-giugno. La pianta fiorisce poi una seconda volta in agosto, anche se più modestamente. Il rincospermo cresce a velocità ridotta nei primi anni di vita, per diventare ben più vigoroso intorno al quarto o quinto anno. La chioma, dal folto fogliame verde scuro, si presta bene per creare schermate verdi su balconi, muri, e ovunque possa svilupparsi un rampicante coltivato. Fra le cure che richiede ci sono le annaffiature, che il rincospermum vuole frequenti (anche giornaliere) e copiose per tutta la bella stagione. In inverno al contrario occorre bagnare solo se non riceve pioggia, o in caso di lunga siccità. Quando le irrigazioni vengono trascurate, tipicamente il falso gelsomino non mostra foglie secche, ma soltanto una certa opacità ed abbassamento delle stesse. Questo però non deve rassicurare: occorre bagnarlo subito. Troppa umidità invece porta arrossamento di alcune o molte foglie.
Le cure colturali del rincospermum richiedono la messa a dimora in un terreno ricco di humus e ben drenato, quindi, ad esempio, un terriccio con un'alta percentuale di torba mischiato ad argilla. Se coltivato in vaso, che questo sia capiente, in larghezza come in profondità. Trattandosi di un rampicante, il cambio di vaso è difficile, conviene quindi optare fin da subito per un modello di dimensioni adatte, rinnovando poi gli strati superficiali del terriccio ogni anno. Idem per il supporto sul quale si arrampicherà il rincospermum. La moltiplicazione può avvenire per talea apicale (prelevata nella stagione estiva), facendola radicare in acqua. A radicazione ottenuta si inserisce in un piccolo vaso con terra leggera ma fertile, da tenere in ambiente fresco e luminoso. La primavera successiva si può infine mettere a dimora la nuova piantina. Va detto che nel caso del rincospermum non sempre l' operazione riesce; questo, unito al fatto che si tratta di una pianta economica e che da giovane cresce lentamente, può far propendere per l'acquisto. Per quanto riguarda le potature, anche se il falso gelsomino le tollera bene, conviene farle nella bella stagione ma non durante le fioriture.
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Il rincospermum è una sarmentosa dal fabbisogno di sostanze nutritive piuttosto elevato, quindi oltre a fornirle un terriccio fertile, dalla primavera fino a settembre occorre somministrare un concime a cadenza regolare, su base settimanale, oppure, in caso di pianta coltivata in terra, al limite ogni 10 giorni. I prodotti indicati per la concimazione del rincospermum sono quelli per piante verdi. Fra questi, meglio scegliere concimi liquidi, da diluire, nelle dosi indicate sull'etichetta del prodotto (o eventualmente inferiori, mai superiori), nell'acqua dell'annaffiatura. Qualora si preferiscano concimi granulari, questi vanno invece somministrati una volta al mese. Il Trachelospermum jasminoide, infine, necessita di un buon quantitativo di ferro, che raramente riesce a trovare nel terreno in cui cresce, in particolare se coltivato in vaso. Due-tre volte all'anno, nella stagione calda, occorre quindi effettuare una concimazione a parte con ferro chelato.
Il rincospermum può essere coltivato sia in pieno sole che a mezz'ombra, ma in quest'ultimo caso le fioriture saranno meno abbondanti. Inoltre, pur essendo una pianta robusta e adattabile, in generale non ama esposizioni troppo ventilate.Entro certi limiti, per brevi periodi si adatta a climi anche estremi; solo in caso di gelate prolungate potrebbe risentirne notevolmente, fino a morire. Se si prospetta questa evenienza, quindi, si dovrebbe cercare di ricoverarlo in posizione riparata, nel caso sia impossibile è bene provvedere a pacciamare il terreno. Le malattie del rincospermum sono per fortuna abbastanza rare; occasionalmente possono capitare infestazioni da insetti: afidi, cocciniglia cotonosa, mosca bianca e ragnetto rosso. Per rimediare si può utilizzare un insetticida spray ad ampio spettro, ma, oltre ad essere nocivo per l'ambiente ed insetti utili (api incluse), può compromettere la fioritura. In alternativa si può impiegare il piretro, irrorando la pianta al tramonto o nelle giornate coperte, oppure si può optare per la prevenzione con rimedi naturali quali il tè forte non diluito, da spruzzare ogni 15 giorni e dopo le piogge (che lo eliminano dalle foglie).