Pisello - Pisum sativum

Generalità

Il Pisello è una specie seminabile in pieno campo. Nei suoi primi stadi di sviluppo resiste a temperature intorno allo zero, mentre nella fase di crescita la temperatura ottimale va dai 10 ai 20 gradi.

Si adatta a terreni di medio impasto e ben drenati. Non tollera ristagni acquosi, che favoriscono marciumi, né scarsità di acqua, che favorisce una precoce fioritura ed un prodotto scadente. La sua coltivazione può iniziare nei primi giorni di marzo. La semina si effettua a file (i semi e le file vanno distanziati tra loro di circa 15 cm). Per ottenere raccolti fino ad agosto è opportuno procedere a più semine distanziate nel tempo tra loro di circa un paio di settimane (gli ultimi semi andranno quindi messi a dimora a fine giugno). Per il calendario lunare la semina va effettuata due giorni dopo il primo quarto di luna.

Le piante di piselli, e anche delle taccole, loro strette parenti, sono varie, attraenti e appaganti da coltivare. Alcune varietà si mangiano come baccelli, altre vengono coltivate per i semi. Questi, come tutti i legumi sono caratterizzati dall’essere ricchi di proteine.

In generale sono caratterizzate da un apparato radicale che vive in simbiosi con alcuni batteri capaci di fissare l’azoto, presente nell’aria, nel terreno. Di conseguenza avranno un inferiore bisogno di fertilizzante azotato.

Possiamo dire che il pisello è una pianta annuale resistente e disponibile in una grande gamma di varietà, piuttosto semplici da coltivare.

Nelle varietà tradizionali i baccelli vengono raccolti immaturi e si consumano i semi. I piselli a seme tondo sono ricchi in amido, mentre quelli rugosi risultano più dolci al palato.

I più coltivati risultano però quelli lisci e tondi più che altro perché sono più resistenti ai marciumi e sopportano una grande varietà di terreni diversi, anche freddi e umidi.

Nell’ultimo secolo si sono sviluppate anche altre varietà, come le taccole e i mangiatutto, caratterizzati da un baccello piuttosto tenero e quindi gradevole al palato. Queste ultime sono varietà interessanti dal punto di vista alimentare perché in grado di apportare una notevole quantità di fibra. Devono essere raccolti precocemente perché il seme all’interno non deve avere la possibilità di svilupparsi.

Altre importanti innovazioni sono state le piante con viticci al posto delle foglie. Vengono meno attaccati dagli uccelli, ma, purtroppo, sono una più facile vittima di infestanti quali il convolvolo. È quindi consigliabile coltivarle facendo uso di teli pacciamanti.

In commercio si possono trovare cultivar precoci, che sono pronte in circa 12 settimane, e cultivar tardive, che necessitano circa 15 settimane dalla semina.

piselli

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Coltivazione del pisello

piselli pianta Dopo aver deposto il seme ad una profondità di circa 3 cm, questo andrà ricoperto con un po’ di terra leggermente pressata. Una leggera annaffiatura completerà la prima parte del lavoro. Quando le piantine avranno raggiunto qualche centimetro sarà necessario sistemare le strutture di sostegno costituite da reticelle in plastica sostenuta da paletti in legno o in ferro; la distanza in questo caso tra filari varia tra i 50 cm se metterete a dimora il pisello nano, 80 cm per i piselli semi-nani e circa un metro per piselli rampicanti.

Il pisello non necessita di particolari concimazioni in quanto è in grado di fissare direttamente l’azoto atmosferico nella sua struttura. Nel primo periodo di crescita può essere utile distribuire comunque del concime chimico.

La raccolta del seme può avvenire dopo circa quattro settimane dalla semina se si vorrà consumare il prodotto fresco. Diversamente, ove si preferisca essiccare il pisello, si possono raccogliere i baccelli quando il contenuto sarà completamente maturato.

La pianta del pisello è sensibile ai parassiti tipici delle leguminose tra cui tonchio, tortrice ed afidi; un altro pericolo è rappresentato dall’oidio che si debella con zolfo bagnabile in particolare si può prevenire evitando di bagnare le foglie in un clima caldo umido.

Famiglia, genere e specie Fabaceae, pisum sativum
Tipo di pianta Erbacea annuale
Esposizione sole
Rustico Abbastanza rustica
Terreno Non esigente; ottimo drenaggio
Concimazione Generalmente non necessaria
Irrigazione Regolare senza ristagni
Semina Autunno-inverno al Centro-Sud, fine inverno al Nord. Semine scalari
Raccolta Dalla primavera alla fine dell’estate

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Caratteristiche del pisello

raccolta piselli Il pisello coltivato è una pianta annuale resistente appartenente alla famiglia delle Fabaceae. È largamente coltivato fin dall’antichità per essere utilizzato sia nell’alimentazione umana (fresco, secco e oggi surgelato) sia come mangime per animali.

Si tratta di una pianta rampicante erbacea annuale. Le radici possono raggiungere anche un metro di profondità se le condizioni del terreno sono favorevoli. Risultano ad ogni modo molto ramificate, in particolare sullo strato superficiale del suolo. Le radichette a quel livello sono dotate di nodosità nelle quali avviene la fissazione simbiotica dell’azoto.


Il fusto

Il fusto, poco ramificato, può andare dai 50 cm ai 2 metri di lunghezza (ma anche 3, per le varietà utilizzare per produrre mangimi) ed è a crescita indeterminata (in pratica, in condizioni ottimali, potrebbe crescere all’infinito). La sua sezione è cilindrica e si attacca ai supporti tramite dei viticci.

Il fusto si suddivide in nodi. I primi in basso sono puramente vegetativi, quelli più in alto riproduttori (e quindi producono i baccelli). Nelle cultivar nane e precoci i primi fiori possono apparire già al quarto nodo, in quelle tardive, invece, si può dover attendere fino al raggiungimento del venticinquesimo.


Foglie, i fiori e i frutti

fiori pisello Le foglie sono alterne e composte da uno a quattro paia di foglioline sessili, opposite e terminanti con un viticcio semplice o ramificato. Le fogliole sono ovali, lunghe da 2 a 6 cm.

I fiori sono di tipo papilionaceo e compaiono nell’ascella delle foglie. Possono essere solitari o raccolti in racemi composti da gruppi di due o tre.

I fiori risultano chiusi verso l’esterno e la fecondazione è perciò nella maggioranza dei casi autogama.

Il frutto è un baccello lungo da 4 a 15 cm che può contenere da 2 a dieci semi rotondi, lisci o rugosi, dai 5 agli 8 mm di diametro. Il colore è generalmente verde, ma ne esistono anche varietà gialle o viola (queste ultime, quando cotte, generalmente, tornano ad essere verdi).


Clima

Durante i primi stati di sviluppo è piuttosto resistente al freddo. Infatti può sopportare anche temperature intorno a 0°C. Le condizioni ideali però per il suo sviluppo e per arrivare a produzione vanno dai 10 ai 20°C. Le temperature al di sopra dei 25°C, invece, determinano una fioritura precoce e una bassa qualità del prodotto.


Terreno

piselli Sotto questo aspetto possiamo dire che si tratta di una pianta poco esigente. Si adatta a molti tipi diversi di suolo, ma predilige quelli con un ottimo drenaggio e di medio impasto, quindi non troppo pesanti, ma neanche sabbiosi.

Bisogna evitare assolutamente i ristagni di acqua che favoriscono l’insorgere di marciumi a livello radicale. Altrettanto grave però è la siccità che potrebbe causare la fioritura precoce e la conseguente perdita di produzione.

I terreni troppo ricchi in calcio, di solito quelli pesanti, influiscono sulla qualità del prodotto. Possono infatti causare un inspessimento del tegumento esterno e rendere più difficile e lunga la cottura.


Irrigazione

piselli Le irrigazioni devono essere regolate con attenzione. Il terreno deve sempre risultare umido, ma mai eccessivamente pregno d’acqua. L’ideale è fare uso di irrigazione a goccia regolando con attenzione la somministrazione.

Per preservare l’umidità del suolo (e anche per prevenire le infestanti), è utile predisporre una pacciamatura a base di foglie o paglia. Anche dei teli appositi in plastica possono andare bene (predisponendo un sistema di irrigazione sottostante). Ricordiamoci inoltre che l’irrigazione poco prima della raccolta migliora la qualità del prodotto.


Esposizione

L’esposizione migliore è sempre il pieno sole. Ad ogni modo, dove già le primavere possono essere piuttosto calde, anche la mezz’ombra viene ben tollerata.


Concimazione

Concimazione piselli Grazie alla presenza di batteri azotofissatori nelle radici il pisello raramente necessita di interventi sotto questo punto di vista, soprattutto se il terreno è già stato coltivato in precedenza. Se fosse invece particolarmente povero e venisse da anni di abbandono, sarà bene durante le operazioni di lavorazione inglobare una buona quantità di ammendante organico maturo e spargere, eventualmente, un concime granulare a lenta cessione (ma sempre caratterizzato da un basso tenore in azoto).


Cure colturali

Il pisello richiede numerosi interventi di sarchiatura al fine di arieggiare il terreno ed evitare la presenza di infestanti. Gli interventi di rincalzatura vanno effettuati quando la pianta raggiunge i 12-15 cm di altezza e vanno ripetuti poi ogni volta che aggiunge circa 25 cm.


Sostegni

pisello I sostegni devono essere messi a dimora quando le piante raggiungono i 10 cm di altezza. Si possono usare delle griglie approntate con tradizionali frasche. In alternativa sono ottime delle canne naturali o in plastica, oppure apposite reti metalliche o in nylon.

L’altezza del sostegno deve essere proporzionata alle dimensioni finali. Per le cultivar nane possono essere sufficienti 100 cm, per quelle medie si va fino anche ai 2 metri.

Può essere una buona idea utilizzare i sostegni come appoggio anche per delle reti a maglie molto fitte, con lo scopo di proteggere la nostra coltura dagli uccelli.


Semina

La semina è effettuata di preferenza in autunno-inverno al Centro-Sud e a fine inverno al Nord, direttamente a dimora.

Per una coltivazione famigliare l’indicazione è di effettuare semine scalari da marzo fino alla fine dell’estate in maniera da assicurarsi un raccolto continuo.

Per 10 mq di terreno in media occorrono 150 gr di seme. La semina si effettua generalmente a file semplici o doppie. Le distanze sono influenzate fortemente dalla cultivar prescelta.

I piselli nani vanno posizionati a 40 cm nella fila e 45 tra le file. Se si utilizzano file doppie accoppiate la distanza scende a 35-40 cm nella fila e 40 tra le file.

Per i piselli rampicanti nelle file semplici la distanza tra le piante è di 65 cm e 75 tra le file.

Per le file accoppiate invece si lasciano 65 cm tra le piante e 60 tra le file. Per i passaggi atti alla raccolta è bene lasciare 80 cm.


Avvicendamenti e consociazioni

La coltivazione del pisello non andrebbe ripetuta nella stessa area in due annate differenti, anzi, sarebbe meglio evitarla per i seguenti 3-4 anni.

Crescono molto bene se nelle vicinanze si trovano carote, asparagi, sedano, cavoli, lattuga e rape.

È invece da evitare la consociazione con aglio, scalogno, cipolla e prezzemolo.

Raccolta

La raccolta si differenzia notevolmente a seconda della conservazione che vorremo effettuare. Generalmente si distingue la raccolta per il consumo fresco (o col fine della surgelazione) e la raccolta per avere in prodotto secco.

Per il consumo fresco la raccolta è scalare. I baccelli devono presentarsi turgidi e pieni e il seme non deve dividersi a metà quando viene schiacciato tra le dita. La consistenza non deve essere per nulla farinosa.

Per il consumo secco si effettua il raccolto appena prima che i baccelli si aprano per rilasciare i semi. Bisogna sfalciare le piante e portarle su di un cortile al completo disseccamento e quindi dividere i baccelli da ciò che resta. I residui possono essere inseriti in un contenitore per il compostaggio o inglobati al terreno, visto che sono ottimi fertilizzanti.


Pisello: Parassiti

I piselli vengono purtroppo attaccati da un gran numero di parassiti: afidi, tonchio, tortrice. Molti di questi forano il seme e lo svuotano rovinando irreparabilmente il raccolto.

Bisogna quindi utilizzare insetticidi appositi con una certa regolarità.

Tra le crittogame segnaliamo la muffa dei baccelli, la peronospora e l’oidio, tutti da combattersi e prevenirsi con prodotti specifici, soprattutto in presenza di piogge alternate a caldo.


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