Aglio coltivazione

Aglio coltivazione: quando irrigare aglio

La buona regola nella coltivazione dell'aglio è quella di non procedere con le annaffiature troppo frequentemente. Risulta molto meglio, infatti, effettuarle in maniera sporadica, provvedendo ad innaffiare mediamente ogni 2 settimane. Il periodo in cui bisogna prestare maggiormente attenzione è quello estivo in cui ciascun bulbo si trova in piena fase di ingrossamento e può avere l'impellente necessità di integrare maggiormente l'apporto di acqua. Normalmente le piogge sono sufficienti a garantire una corretta integrazione. Quando occorre irrigare le piante nella coltivazione dell'aglio? Importantissimo risulta l'esame obiettivo della pianta. Nel momento stesso in cui si nota che le foglie diventano eccessivamente secche bisogna cessare le irrigazioni perché il bulbo sottostante è in maturazione.
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Come curare aglio

piantare aglio La coltivazione dell'aglio non è assolutamente un'operazione complicata e può essere portata a termine con successo anche da chi non l'ha mai fatta. Le cure da dare, poi, alla pianta sono davvero pochissime. Il terreno ideale deve essere assolutamente ben drenato. Non deve risultare umido perché questo causa la proliferazione eccessiva dei funghi e moltissime malattie. Il letame, inizialmente, non è assolutamente consigliato perché può danneggiare irrimediabilmente i bulbi. Per quanto concerne la cura nella coltivazione dell'aglio, è di importanza fondamentale la sarchiatura periodica del terreno interessato. Se i bulbi fuoriescono eccessivamente dallo stesso vanno ricoperti con moltissima attenzione perché devono necessariamente risultare completamente interrati, per una crescita ottimale.

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Come e quando concimare l'aglio

La coltivazione dell'aglio Parlando di aglio coltivazione, così come avviene normalmente per qualsiasi altra coltura, le operazioni di concimazione rivestono un'importanza fondamentale. Difficilissimo, infatti, ottenere ottimi risultati senza le corrette integrazioni minerali del terreno. L'aglio necessita particolarmente di azoto, in quanto questo elemento permette alle foglie di potersi sviluppare più vigorosamente. Nelle quantità, comunque, non bisogna assolutamente mai esagerare in quanto gli eccessi hanno gli stessi effetti dei difetti: un danneggiamento irrimediabile dei bulbi, con conseguente perdita di tutta la coltivazione. In particolare, elementi quali il potassio e il fosforo devono necessariamente essere integrati nel terreno prima della piantagione dei bulbilli. L'azoto, invece, va somministrato durante la coltivazione. Occorre concimare mensilmente.


L'esposizione e le principali malattie

aglio L'aglio è una pianta resistentissima, capace di sopravvivere anche in condizioni molto avverse (sotto il -15°C). Nonostante questo, preferisce sempre i climi miti. L'esposizione migliore nella coltivazione dell'aglio è a Sud perché i bulbilli necessitano mediamente di temperature comprese tra 10 e 15°C e di 11 ore di luce quotidiane. L'esposizione ideale è quella ai raggi del sole. Tra le malattie più frequenti la cosiddetta "peronospera" che si manifesta con macchie grigie o violacee. Nel caso di "Aspergillus" il bulbo marcisce. La malattia si manifesta con una polverina gialla sulla pianta e puntini neri. Tra gli insetti, la "mosca Delia Antiqua" che depone le uova sulla pianta che va incontro a marcitura. Per evitare la peronospera è indispensabile evitare i ristagni di acqua. Per qualsiasi altra cosa si possono utilizzare prodotti specifici.