Coltivare carote
La carota è uno degli ortaggi re della nostra tavola: i suoi utilizzi in campo alimentare cono infatti molteplici. Con un po' di impegno, e seguendo alcune regole fondamentali, è possibile realizzare una coltivazione di carote in proprio. C'è da dire che si tratta di un ortaggio, di origine mediorientale, che non richiede particolari cure o tecniche per potersi sviluppare al meglio, l'importante è conoscere quali sono le esigenze per quel che riguarda il tipo di terreno e il clima, in modo tale da metterle a dimora nel luogo più consono.
Per coltivare con successo carote "casalinghe" è necessario scegliere un terreno che abbia un buon drenaggio: come molte piante, il ristagno dell'acqua piovana o delle annaffiature potrebbe far marcire gli ortaggi.
Per aumentare il drenaggio è possibile mescolare al terreno un po' di sabbia durante la preparazione del campo, che deve essere fatta circa un paio di mesi prima della semina carote.
Il terreno deve essere vangato a circa quaranta centimetri di profondità, e vi deve essere sistemato del concime organico (particolarmente consigliato lo stallatico), in modo da fornire alle piante che vi verranno seminate il nutrimento di cui avranno bisogno per svilupparsi meglio.
Il clima mediterraneo è particolarmente adatto alla coltivazione di questo ortaggio, e la rende possibile durante tutto l'arco dell'anno: ma il periodo migliore per seminarle è verso la fine dell'inverno (febbraio - marzo). Le carote possono essere solo seminate: non si può infatti usare il semenzaio per le piantine, ma i semi devono essere posti direttamente a dimora nel terreno preparato. Per effettuare correttamente la semina carote, è necessario scavare dei solchi profondi qualche centimetro, nel quale verranno sparsi i semi. I solchi dovranno poi essere coperti con terriccio umido (controllate che non siano presenti nel terreno residue di concime. Se è così, ritardate la semina di qualche settimana). Si raccomanda di lasciare circa quindici centimetri fra i diversi solchi, in modo che abbiano lo spazio necessario per svilupparsi.
Nel caso in cui si desideri provare a
coltivare carote in vaso, è meglio scegliere la varietà più piccola, che non abbia bisogno di molto spazio: si chiama "Parigina Rossa", e i suoi semi si trovano regolarmente in commercio.
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Una volta che le piantine inizieranno a germogliare, bisognerà effettuare il diradamento. Si tratta di togliere le piantine che appaiono più fragili e sottili, in modo da lasciare lo spazio di crescita alle altre: è bene diradare le piantine fino a che non ne resterà una ogni cinque centimetri circa. Per il resto dello sviluppo, le carote non hanno bisogno di particolari attenzioni: è necessario mantenere le annaffiature diradate, in modo da evitare i ristagni idrici. Non hanno bisogno di un terreno costantemente umido: è quindi sufficiente irrigarle quando il terreno si presenterà secco, senza alcuna traccia di umidità dell'annaffiatura precedente. Nessuna ulteriore operazione di fertilizzazione è necessari, se il terreno è stato concimato in maniera adeguata prima della semina delle carote. È però necessario eliminare periodicamente le erbacce infestanti che con il tempo nasceranno fra i filari: è un'operazione importante, in quanto queste erbe andrebbero a sottrarre elementi nutritivi alle piantine, e potrebbero essere un veicolo per parassiti e malattie.
Un'altra operazione fondamentale per la crescita della carota è la rincalzatura. Si tratta di sistemare altro terriccio alla base del germoglio quando l'ortaggio inizia a svilupparsi e a essere visibile fuori dalla terra: in questo modo si eviterà che marcisca.
Serviranno circa un paio di mesi perché le vostre carote siano pronte per essere raccolte. Dal momento che la raccolta può estendersi per tutto l'anno, si raccomanda di effettuare più interventi di semina nel corso dei mesi, in modo da poter avere un raccolto cosiddetto "a scalare": si comincia cioè raccogliendo le carote più grosse, per poi passare alle altre. In questo modo, il numero di ortaggi che avremo a disposizione sarà maggiore. Le carote devono necessariamente essere estirpate: per rendere quest'operazione più facile, potrebbe rivelarsi utile annaffiare il terreno un paio di giorni prima della raccolta, in modo da inumidirlo. Una volta raccolte, devono essere poste ad asciugare in una stanza ben ventilata, non umida e con ricambio d'aria: gli ortaggi così ottenuti sono pronti per essere conservati in frigorifero.
Se intendete avere un'altra coltivazione di carota, dovete cambiare terreno: per avere una buona resa, infatti, non si possono coltivare le carote nello stesso terreno due volte di seguito. Bisogna prima piantarci altri tipi di ortaggi.
Come già ricordato, la carota teme il marciume delle radici, che viene causato da troppe irrigazioni ravvicinate, e dal conseguente ristagno d'acqua. Nel caso in cui si verifichi quest'eventualità, l'unica cura possibile è quella di sospendere le irrigazioni fino a che il terreno non sarà completamente asciutto. Ma non è l'unico pericolo per la nostra coltivazione casalinga: le carote vengono infatti attaccate dalla cosiddetta "mosca della carota", che mangia l'ortaggio dall'interno, causandone la morte e svuotandolo della polpa. È necessario, per contrastare questi attacchi, munirsi di prodotti appositi, disponibili nei negozi di articoli per la cura dell'orto. Prodotti che ci saranno utili anche nel caso di attacchi di afidi e di funghi.
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