Chinotto frutto

L'annaffiatura

L'irrigazione della pianta del chinotto è molto importante per una sana e rapida crescita tanto dei suoi fiori che dei suoi frutti; bisogna prestare particolare attenzione durante le stagioni estive dei primi anni di vita della pianta. In generale il chinotto é una pianta che non ha bisogno di molta acqua, ma deve essere piantata in terreni fertili e ben drenati e l'ideale sarebbe annaffiarla ogni due giorni in estate e una volta a settimana durante l'inverno. L'acqua con alto contenuto di sodio e cloro può essere pericolosa per la coltivazione e la crescita della pianta e in casi gravi, può provocare una riduzione nelle qualità e quantità della produzione. Ricordiamo comunque che il chinotto é un piccolo albero a crescita lenta e l'unico tra le piante di agrumi ad essere privo di spine; i suoi frutti si possono raccogliere quando il colore cambia dal verde all'arancione, di solito nel periodo che va da metà giugno a metà dicembre.
Albero chinotto

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Coltivazione e cura

Frutto chinotto I frutti del chinotto vengono prodotti dopo circa tre o quattro anni di vita della pianta, hanno una polpa amara e le loro dimensioni ci ricordano un piccolo mandarino schiacciato alle due estremità. Se si vive in zone con un clima mite, la pianta si può tenere all'aperto tutto l'anno: attenzione perché non resiste né al caldo né al freddo eccessivo e per coltivarlo la temperatura perfetta sarebbe tra i diciotto e trentadue gradi, sarebbe impossibile coltivarla all'esterno in zone con inverni rigidi e con temperature che vanno sotto i cinque gradi. Per quanto riguarda la potatura, avviene ogni anno alla fine dell'inverno e si tagliano la maggior parte dei rami: quelli deboli, malati, quelli secchi e ancora quelli che partono direttamente dalla base e si lasciano invece quelli più forti, facendo attenzione che restino ben distanziati tra loro, per permettere la circolazione dell'aria nella pianta.

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Piantare e concimare

Fiori pianta chinotto Il periodo migliore per piantare il chinotto è durante la primavera, verso metà aprile e quando non esiste più il rischio di forti gelate. Per coltivare a terra bisogna assicurarsi che nel terreno sia disposto un buon sistema di drenaggio ed effettuare anteriormente una concimazione a fondo che si realizza solitamente in autunno, concimando il suolo con letame maturo, che deve contenere gli elementi nutritivi più importanti: azoto, fosforo, potassio, calcio e ferro. Il fosforo, per esempio, è un elemento che aiuterà ad aumentare il succo dei frutti e ridurne l'acidità. Il chinotto ha bisogno di essere piantato in una posizione soleggiata, ma possibilmente riparato dal vento ed è una pianta che è particolarmente adatta alla coltivazione in vaso: si usano solitamente vasi di terracotta e il terriccio che bisogna usare deve essere fertile, poroso e leggermente acido. É decorativo e bello da vedere grazie anche ai suoi fiori e possiamo collocarlo in terrazzi e cortili.


Chinotto frutto: Malattie e proprietà

Foglie pianta La pianta del chinotto soffre l'attacco di parassiti come il ragnetto rosso o le cocciniglie, che per fortuna si combattono facilmente con trattamenti di prodotti chimici. La malattia più frequente che soffre, però, è il mal secco causata da un fungo che di solito entra nella pianta attraverso la potatura e che si cura irrorando con sali di rame le ferite che restano sul tronco dopo il momento della potatura stessa. Per quanto riguarda le sue proprietà, il chinotto è un agrume ricco di vitamina C e di beta-carotene, che funziona come anti-ossidante e anti-invecchiamento. Non è un frutto che si consuma al naturale perché, come abbiamo già detto, ha un sapore molto aspro e soprattutto amaro, ma si usa tantissimo trasformato in altri prodotti: la famosissima bibita, canditi ottimi come digestivo, come deliziosa marmellata non troppo dolce o ancora come semplici e buonissimi caramelle.


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