Rafano

L'irrigazione del rafano

Il rafano è una pianta che va annaffiata con regolarità. Possiamo coltivarla in tutte le regioni d'Italia ma è importante evitare di lasciare che affronti lunghi periodi di siccità. Per una coltivazione domestica possiamo bagnare a mano semplicemente con l'ausilio dell'annaffiatoio. Per coltivazioni di più grandi dimensioni, invece, sarà necessario installare un sistema fisso di irrigazione che garantisca il giusto apporto idrico. Rispettando la stagionalità aumenteremo progressivamente gli interventi man mano che arriva il caldo più intenso. In primavera, ad esempio, può essere necessario annaffiare 2 volte a settimana e, se piove spesso, talvolta non è proprio necessario. L'importante è che l'acqua non manchi mai e che il terreno risulti sempre umido. L'annaffiatura sarà più intensa e frequente se abbiamo messo la pianta del rafano in un luogo soleggiato.
Rafano nell'orto

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Come curare la pianta del rafano

Rafano coltivazione Il rafano, se riesce a trovare l'habitat ideale, addirittura è infestante. In questo caso le cure sarebbero davvero ridotte al minimo essendo più che sufficiente rimuovere di tanto in tanto le erbacce e rinfrescare periodicamente il terreno con una sarchiatura superficiale. Non ha bisogno di sostegni per crescere e resiste abbastanza bene agli agenti atmosferici. Il rafano va seminato come la patata, interrandolo per almeno 8cm e distanziando le piante di 35cm. Potremo completare la coltivazione del rafano riempendo in modo uniforme le zone dell'orto, rinnovando semplicemente le piante, prelevando le vecchie e ottenendone di nuove dalla suddivisione dei cespi. Germoglieranno con facilità e nel giro di poco tempo cresceranno insieme alle altre. In genere non sono necessarie particolari cure.

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Terreno e concimazione

Pianta di rafano in fiore Il rafano ama i terreni umidi e sciolti. Se le radici riescono a propagarsi con facilità, il rafano si moltiplicherà anche spontaneamente. Non necessita di un terreno particolarmente ricco ma se dubitiamo che il nostro orto sia troppo arido, possiamo ricorrere ad una concimazione preventiva. Prepareremo la terra con una vangatura, raggiungendo almeno 35cm di profondità. Dopodiché procederemo all'arricchimento con del concime organico o del compost casalingo. Successivamente ricopriremo il tutto con della terra o del terriccio universale. Il rafano potrà essere piantato quando il terreno avrà assorbito le sostanze nutritive. Non dovrebbero essere necessari ulteriori interventi di concimazione, a parte un po' di compost casalingo ben decomposto che può essere aggiunto periodicamente. La pacciamatura può essere utile allo sviluppo della pianta di rafano.


Rafano: Esposizione e clima

Piante di rafano Il rafano è una pianta abbastanza resistente che tollera un clima anche abbastanza rigido. Può essere coltivata a quote collinari, prediligendo il fresco e soprattutto un ambiente caratterizzato da sufficienti piogge. Può sopportare anche brevi periodi di caldo abbastanza intenso ma in questo caso è importante cercare di non far variare troppo il grado di umidità, magari proteggendo la base della pianta con una pacciamatura fatta di sfalci d'erba di orto o di giardino e cortecce. Non deve necessariamente essere messo a tutto sole e può crescere anche nelle zone a mezz'ombra. Come tutte le piante può essere attaccato da patologie e parassiti anche se in genere non occorre utilizzare antiparassitari o prodotti chimici che è meglio evitare. I decotti a base di erbe sono più che sufficienti per tenere lontani i parassiti.