Clivia
La Clivia è una comune pianta erbacea stolonifera, originaria dell4africa meridionale; in particolare in Italia è molto diffusa la specie Clivia miniata, ed alcune varietà derivate da questa specie. Si tratta di piante erbacee sempreverdi, che producono un buon apparato radicale, da cui si eleva un ampio ciuffo di grandi foglie a nastro, arcuate, di colore verde scuro, lucide e coriacee; in primavera tra le foglie la pianta produce un alto fusto carnoso, largo, che porta un infiorescenza ad ombrello costituita da ampi fiori ad imbuto, tipicamente di colore arancio vivace; esistono varietà con fiori gialli, bianchi, rossi, o arancio rosati. Negli ultimi anni in vivaio è possibile trovare anche
clivie della specie nobilis, che producono un cespo più contenuto, con fiori su un corto fusto carnoso, di colore rosso, dalla forma tubolare, rivolti verso il basso.
Le
clivie si coltivano come piante da appartamento, perché essendo sempreverdi le grandi foglie perdurano per tutto l’arco dell’anno; la fioritura avviene tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, e dura qualche settimana; piante ben sviluppate e nelle giuste condizioni di coltivazione possono produrre più fusti floreali, che spesso si sviluppano in successione, rendendo la fioritura ancora più prolungata.
Le clivie provengono dalla zona meridionale dell'Africa, dove il clima è sicuramente più mite rispetto a quello che si può trovare in Italia, ma per quanto riguarda le precipitazioni non differisce di molto; quindi le nostre piante necessiteranno di temperature minime molto miti, mai inferiori agli 8-10°C, neppure in inverno; si coltivano quindi in casa, non necessariamente in una zona riscaldata, anche un vano scale può essere indicato, basta che la pianta non sia soggetta a colpi di vento freddo dovuti a una finestra o ad un porta che si aprono continuamente.
Le annaffiature saranno regolari per tutta la stagione vegetativa, bagnando bene il terreno a fondo da marzo a settembre, ma attendendo sempre che asciughi prima di annaffiare nuovamente; in questo periodo dell’anno ricordiamo di fornire anche del concime, sciolto nell’acqua delle annaffiature, ogni 13-15 giorni.
Nel periodo autunnale ed invernale, in natura, le piante non ricevono annaffiature, ed entrano in una sorta di semi riposo vegetativo; sembra che tale riposo favorisca la fioritura, è quindi consigliabile diradare le annaffiature, fino quasi a sospenderle, per tutto il periodo invernale. Più la pianta viene coltivata al fresco e meno necessiterà di venire annaffiata; quindi la
clivia lasciata nel vano scale a 10°C potrebbe rimanere senza annaffiature per tutto l’inverno, mentre quella tenuta in casa, con una minima notturna di 18°C, necessiterà di sporadiche annaffiature poco abbondanti.
Se la pianta viene tenuta in un luogo riscaldato, ricordiamoci anche di vaporizzare il fogliame, in modo da aumentare l’umidità ambientale.
Dopo la fioritura rimuoviamo il fusto che portava l’infiorescenza e rinvasiamo la pianta, almeno ogni 2-3 anni, ponendola in un vaso appena più grande del precedente e sostituendo tutto il terriccio con un buon terriccio universale fresco, arricchito con dell’humus ed alleggerito con poca perlite abbastanza grossolana. Come avviene per molte altre piante, anche le clivie coltivate in vaso sembrano preferire i vasi un poco affollati, quindi evitiamo di rinvasarle in contenitori molto grandi. In effetti lo spostamento in un ampio vaso porterà la pianta ad impiegare la gran parte delle sue energie nel produrre radici e foglie, a scapito della fioritura dell’anno successivo.
LA CLIVIA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Amaryllidaceae, gen. Clivia, fino a 6 specie |
Tipo di pianta | Tipo di pianta |
Altezza a maturità | Generalmente da 30 a 50 cm. Alcune specie fino a 2 m |
Larghezza a maturità | Da 30 a 90 cm |
Colore dei fiori | Arancio, rosso, giallo |
Crescita | Lenta |
Manutenzione | Mediamente facile |
Necessità idrica | Necessità idrica |
Temperatura minima | 8°-10°C (le varietà più diffuse) |
Temperatura ideale | 20°c |
Esposizione | Mezz’ombra - ombra luminosa |
Terreno | Leggero e drenante (1/3 di fibre vegetali 1/3 di torba 1/3 di sabbia |
Concime | Liquido per piante fiorite, ogni 15 giorni dalla fine della fioritura |
pH suolo | Da neutro ad acido |
Umidità suolo | Asciutto |
Propagazione | Divisione del cespo, semina |
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La clivia è una pianta che produce un denso cespo di radici stolonifere, che possono venire divise per produrre nuove piante; nell’opera di divisione ovviamente ci troveremo anche a dividere il ciuffo di foglie, e quindi le piante ottenute difficilmente avranno un aspetto armonico, ma tenderanno a sviluppare rapidamente nuove foglie e quindi a tornare ad essere belle piene e rigogliose; queste piante tendono ad impiegare molte energie nella produzione di foglie e radici, quindi in genere le clivie prodotte per divisione tendono a non produrre boccioli anche per alcuni anni dopo l’operazione; capita comunque che la divisione divenga necessaria, soprattutto nei cespi molto grandi e vecchi, che possono divenire ingombranti da coltivare in vaso.
Le clivie possono venire coltivate anche da seme, infatti dopo i fiori queste piante producono piccole bacche rosse, riunite all’apice dello scapo floreale, carnose, al cui interno è presente un seme fertile. Se asportati dalla polpa e lasciati asciugare i semi possono venire interrati e fatti germinare, tenendo il vaso in luogo fresco e umido; generalmente le piante ottenute da seme fioriscono dopo alcuni anni.
In vivaio troviamo tantissime piante provenienti dal sud Africa, ed anche in giardino, questo perché se è pur vero che le temperature medie di questa zona del globo possono essere ben diverse rispetto a quelle europee, anche in sud Africa sono presenti due stagioni fresche e umide e due stagioni asciutte, come avviene in Europa; per questo motivo gli appassionati di piante si sono avvicinati alla coltivazione di piante provenienti da queste zone, da utilizzare spesso come piante da appartamento.
Molto simile alla clivia è l’hippeastrum, che purtroppo perde il fogliame nella stagione asciutta fredda, quando le giornate si accorciano; anche l’agapantus ricorda molto le clivie, però nei toni del blu, anche in questo caso la pianta diviene completamente secca in autunno, per ricominciare a germogliare solo all’arrivo della primavera.
La maggior parte delle clivie può essere coltivata solamente in vaso, come pianta d’appartamento e da spostare, all’esterno durante la bella stagione. Fa eccezione la c. x cyrtanthiflora che sopravvive fino a 0°C e può quindi essere tenuta in piena terra, specialmente nel Centro-Sud e lungo le coste, con eventuale aiuto di coperture e in posizione riparata dai venti.
In generale la temperatura minima durante l’inverno deve essere di circa 8-11°C, il resto dell’anno dovremo invece mantenerci sui 20°C costanti.
EsposizioneSono da prediligere esposizioni ombreggiate o al massimo molto luminose. Evitiamo però il sole diretto, specialmente in primavera-estate, visto che potrebbe causare scottature fogliari e disidratazione. In casa è bene posizionarla nei pressi di una finestra esposta a Est o a Nord.
Il substrato ideale deve essere molto drenante: possiamo ottenerlo noi stessi mescolando 1/3 di fibre vegetali (come quella di cocco, frequente nei miscugli per orchidee), 1/3 di torba, corteccia o terra di foglie e 1/3 di sabbia fine o perlite.
Irrigazione e umiditàQuando le temperature sono alte è bene irrigare frequentemente, accertandosi però che il substrato si asciughi completamente tra una somministrazione e l’altra. La pianta trae molto giovamento da un ambiente umido: sono pertanto gradite le vaporizzazioni fogliari con acqua piovana o demineralizzata.
In inverno possiamo sospendere accertandoci solo che il pane di terra non diventi completamente asciutto.
IL CALENDARIO DELLA CLIVIA |
Rinvaso | Febbraio marzo |
Divisione | Febbraio-marzo |
Fioritura | Novembre-febbraio |
Alla fine dell’estate si vedrà comparire lo scapo fiorale. Ritiriamo la pianta in casa quando le temperature minime saranno intorno ai 15°C. Teniamola per circa un mese in una zona ombreggiata e con temperature tra gli 8 e gli 11°C. In seguito aumenteremo progressivamente la luminosità. Una volta che i fiori saranno appassiti potremo cominciare ad aumentare le irrigazioni apportando inoltre un concime per piante fiorite ogni 15 giorni, fino all’autunno.
Il genere Clivia non è molto ampio: comprende infatti al massimo 6 specie, provenienti tutte dal Sudafrica. Si tratta però di una pianta da vaso molto amata e negli anni sono stati creati diversi ibridi con caratteristiche specifiche peculiari.
Clivia nobilisSi tratta della prima specie ad essere stata classificata e la prima a giungere in Europa. Ancora attualmente è tra le più coltivate. L’altezza massima è di circa 30 cm, mentre raggiunge il mezzo metro di larghezza. Molto adatta come pianta da vaso e da interni visto che cresce molto lentamente e fiorisce durante l’inverno. Ha fiori tubolari di color arancio intenso ed estremità verdi che si trasformano, dopo circa 9 mesi, in belle bacche rosso acceso. Le foglie sono nastriformi, verde scuro, molto lucide e decorative anche in assenza di scapo fiorale.
Clivia miniataÈ anch’essa una specie molto diffusa nelle nostre abitazioni. Può raggiungere i 50 cm di altezza e porta scapi fiorali eretti recanti fino a 20 fiori a campana ben aperta e rivolta verso l’alto, in una intensa colorazione aranciata con gola gialla. Senza forzature fiorisce in autunno, ma la produzione degli scapi può essere spostata alla fine dell’inverno. È inoltre tra le più impiegate per la creazione di ibridi.
Clivia miniata var. citrina molto simile alla specie, ma più vigorosa. Porta bellissimi fiori giallo canarino. In commercio, purtroppo, si trova raramente.
Clivia caulescensHa foglie più lanceolate rispetto alle precedenti specie, lunghe fino a 60 cm e larghe 6. Risulta inoltre più vigorosa raggiungendo in pochi anni circa 1 metro di altezza, ma, nel tempo, può superare 2 metri complessivi. Ha fiori di color rosso-arancio bordati di verde.
Clivia x cyrtanthifloraÈ il frutto dell’ibridazione tra la clivia nobilis e la miniata. Raggiunge mediamente i 50 cm di altezza e produce scapi fiorali ricchissimi, recanti fino a 60 fiori di un bel rosso aranciato, nella stagione autunno-invernale. È anche tra le più rustiche, sopportando temperature fino a 0°C. Può quindi essere coltivata all’aperto o in piena terra in molte aree della nostra penisola.
Clivia gardeniiPuò raggiungere i 70 cm di altezza e produce mazzi di fiori tubolari giallo-arancio o salmone con bordi verdi, nella stagione invernale. Vuole ambiente piuttosto umido.
Gruppo ‘Daruma’ cultivar ottenute in Giappone con fiore simile alla miniata, ma foglie persistenti, più larghe e più corte.
'Variegata' il fogliame ha belle striature color crema.
Clivia robustaÈ diventata una specie a sé stante solo di recente. Di notevoli dimensioni (può superare i 2 metri complessivi), ha lunghe foglie persistenti e radici aeree che si dipartono dagli steli. Ama l’acqua e gli ambienti umidi. Produce grandi infiorescenze dotate di fino a 40 fiori rosso-aranciati con corolle meno pendenti che in altre specie.
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