Miltonia
La miltonia è una delle orchidee più facili da trovare in commercio: attira subito la nostra attenzione per i suoi fiori grandi e colorati, simili a quelli delle viole del pensiero. La sua coltivazione è però piuttosto impegnativa visto che richiede cure costanti e condizioni ambientali non sempre agevoli da riprodurre. È quindi consigliata specialmente a chi abbia già una certa dimestichezza con questo tipo di piante.
Al genere
miltonia appartengono
circa 20 specie, divise in due diverse famiglie di orchidee, le Miltonia provenienti dal Brasile e le Miltoniopsis provenienti dalla Colombia e dal Perù; oltre ad esse appartengono al genere
miltonia anche centinaia di ibridi, sia naturali che artificiali.
Le miltoniopsis hanno grandi fiori profumati e di colori sgargianti, simili a grandissime viole del pensiero; le miltonia invece hanno generalmente fiori a stella, di colore verdastro, con macchie marroni o porpora. Dagli pseudobulbi si dipartono foglie strette, lunghe e sottili, di un bel verde chiaro.
In primavera e in autunno dagli pseudobulbi nuovi spunta un lungo stelo su cui sbocciano numerosi fiori di grande impatto estetico e splendidi per rendere la propria casa o il proprio giardino un luogo esclusivo e accogliente.
Il genere Miltonia (appartenente alla famiglia delle Orchidaceae) comprende all’incirca 25 specie (tra cui alcuni ibridi) provenienti tutti dall’America Latina. Il loro ambiente di origine sono i freschi altopiani delle Ande al confine tra Brasile, Perù, Colombia e Bolivia, ad altitudini comprese tra 300 a 2500 m, dove crescono abbarbicate alle cime degli alberi.
Hanno foglie lanceolate che si dipartono direttamente dagli pseudobulbi presenti alla base, a forma di pera.
In natura la fioritura è quasi sempre primaverile: lo stelo viene emesso dall’ascella fogliare e può portare da 3 a 10 fiori molto grandi, colorati ed estremamente profumati.
I floricoltori hanno ottenuto nel tempo un gran numero di ibridi commerciali molto prolifici, dotati di corolle grandissime, profumate e in un’infinità di colori: risultano inoltre più semplici da coltivare.
IL CALENDARIO DELLA MILTONIA |
Fioritura | Primavera o autunno/ gli ibridi più volte all’anno |
Irrigazione | Frequente, ogni 7-10 giorni |
Concimazione | Mensile o quindicinale |
Divisione | Fine inverno |
Rinvaso | Fine inverno, ogni anno |
Riposo vegetativo | Non necessario |
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Entrambe le tipologie prediligono esposizioni non troppo luminose. L’ideale sarebbe trovar loro una collocazione nei pressi di una finestra esposta ad Ovest o, al limite, ad Est. La luce deve comunque sempre essere filtrata, specialmente da metà primavera a fine settembre: si consiglia di porre davanti al vetro una tenda spessa di colore chiaro.
Un facile metodo per monitorare l’esattezza della nostra collocazione consiste nell’osservare il colore delle foglie. Le piante in piena salute le hanno di un bel verde chiaro vivace; se diventa troppo scuro è perché abbiamo scelto una posizione troppo buia; al contrario il troppo sole causa ingiallimento generalizzato, disidratazione e, in casi estremi, delle scottature localizzate.
Le miltonie necessitano di posizioni luminose, ma lontane dai raggi diretti del sole che possono causare la bruciature delle foglie; solitamente se le foglie tendono a diventare verde molto scuro si cerca di porle in luogo più luminoso, se invece tendono ad ingiallire si sposta la pianta in una zona un po' più ombreggiata.
In estate si possono porre in giardino o sul terrazzo di casa, in luogo esterno ombreggiato, possibilmente alla base di alberi o arbusti, in modo che godano dell'ombra e contemporaneamente siano protetti dai venti e da eventuali temporali. La temperatura ideale di crescita per le miltonie si aggira intorno ai 18-20°C, mentre le miltoniopsis possono resistere senza problemi anche a temperature leggermente più basse.
Entrambe si adattano con difficoltà alla vita in casa o in appartamento: per prosperare necessiterebbero di ambienti appositi in cui sia possibile regolare temperatura e umidità ambientali, con buone variazioni tra il giorno e la notte, specialmente in estate.
La miltonia in inverno richiede temperature tra i 10 e i 12°C (in casa vanno bene stanze poco riscaldate); in estate il termometro deve segnare circa 25°C nelle ore diurne per scendere a 16-18°C la notte (ad esempio una camera da letto con condizionatore).
La Miltoniopsis in inverno richiede temperature da 8°a 12°C: in estate ideale è invece una stanza con circa 20°C di giorno e 15°C nella notte.
Un fattore importantissimo per la salute delle nostre orchidee è il tasso di umidità ambientale. In questo caso è importante che non scenda mai sotto il 65%. In casa purtroppo è un obiettivo non facile da raggiungere, ma un importante aiuto ci può venire da nebulizzatori elettrici e frequenti vaporizzazioni manuali. Utili sono anche i sottovasi pieni di argilla espansa e acqua da sistemare nei pressi del nostro vaso. Ricordiamoci che è l’umidità ambientale deve aumentare proporzionalmente alle temperature.
Anche una buona aerazione è importante per evitare l’insorgere di patologie fungine: teniamo il più possibile i vasi all’esterno, compatibilmente con le temperature. Diversamente cambiamo spesso l’aria, ma evitiamo assolutamente le correnti fredde, causa di appassimenti improvvisi e aborto di steli e boccioli.
Le miltonie necessitano di molta acqua, possibilmente fornita frequentemente, evitando però i ristagni idrici che potrebbero rovinare le radici molto sottili e delicate della nostra orchidea. Ricordarsi di annaffiare queste orchidee almeno due volte a settimana, per tutto l'arco dell'anno, non lasciando mai asciugare il composto, e aumentando la frequenza delle annaffiature quando necessario. Se le annaffiature sono troppo scarse può accadere che le foglie si accartoccino, in questo caso è necessario annaffiare al più presto la pianta, che produrrà nuove foglie, lasciando seccare quelle vecchie. Ricordarsi di aumentare l'umidità ambientale vaporizzando saltuariamente le miltonie con acqua distillata. Fornire del concime specifico per orchidee almeno una volta al mese.
Le radici devono affondare sempre in un substrato umido, ma mai fradicio. La frequenza delle somministrazioni dipende dalle temperature e dal tipo di fondo. In linea generale si interviene una volta la settimana, possibilmente la mattina. Possiamo versare l’acqua dall’alto o lasciare per circa mezz’ora il vaso in immersione. In ogni caso dovremo poi lasciar scolare benissimo. Evitiamo sempre di bagnare l’ascella fogliare dove si instaurano più facilmente i marciumi.
Gli esemplari tenuti su zattera (abbarbicati a pezzi di corteccia) necessitano interventi più frequenti, tramite spruzzatori. Per tutti gli scopi usiamo sempre acqua demineralizzata, osmotica o al limite piovana.
Le orchidee Miltonia e le Miltoniopsis hanno esigenze leggermente diverse. Le prime difatti possono essere classificate come piante da serra temperata (e sono quindi più delicate ed esigenti); le seconde vivono invece egregiamente in serra fredda e sono molto più tolleranti. Vedremo in particolare i vari aspetti di cui tenere conto.
LA MILTONIA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Orchidaceae, Miltonia, circa 25 specie e molti ibridi |
Tipo di pianta | Pianta da fiore, epifita |
Manutenzione | alta |
Irrigazioni | Frequenti, acqua demineralizzata |
Concimazioni | Ogni 15 o 30 giorni |
Crescita | media |
Resistenza al freddo | Abbastanza (alcune fino a 8°C) |
Luogo di coltivazione | Serra fredda o temperata |
Esposizione | Poco luminosa (esposizione ad Ovest) |
Umidità ambientale | Alta: circa 70 % |
Contenitore | Vaso o zattera |
Substrato | Bark, fibre di cocco e palma, un po’ di torba |
Altezza | Fino a 50 cm |
Fiori | su steli, fino a 10 |
Colori | Bianco, rosa, arancio, rosso, marrone |
Profumo | Molto profumatia |
Propagazione | divisione |
Per quanto riguarda il terreno, utilizzare una composta specifica per orchidee, costituita da materiale incoerente come corteccia o fibra di osmunda. Queste orchidee necessitano di essere rinvasate almeno ogni anno, dopo la fioritura, senza necessariamente aumentare le dimensioni del vaso.
Durante il periodo vegetativo necessitano di un buon supporto: è indispensabile utilizzare un concime specifico per orchidee con macroelementi bilanciati: NPK 20-20-20. Possiamo somministrarlo una volta al mese a dose piena o ogni 15 giorni dimezzandola. Accertiamoci di aver bagnato bene le radici prima di procedere: eviteremo pericolose bruciature. Nel periodo invernale è indicato sospendere le somministrazioni per circa 2 mesi.
In autunno o all'inizio della primavera è possibile moltiplicare la nostra pianta, dividendo i cespi di pseudobulbi, avendo cura di mantenere alcune foglie e alcune radici vigorose per ogni porzione praticata. Le nuove piante vanno subito interrate in contenitori singoli per garantire una migliore crescita delle nuove piantine.
A parte i problemi dovuti alla mancanza di acqua le miltonie non si ammalano con facilità; occasionalmente vengono attaccate da afidi e da cocciniglie. In questo caso, utilizzare specifici prodotti antiparassitari per eliminare il problema reperibili presso i migliori centri giardino o vivai.
In genere queste piante si trovano in commercio nel periodo in cui fioriscono naturalmente. Valutiamo prima dell’acquisto lo stato generale della pianta con un’attenzione particolare alle radici: devono essere ben corpose, senza segni di marciumi, ma neanche disidratate.
Il rinvaso va fatto preferibilmente all’inizio della primavera, ogni anno.
Questo consentirà alle radici di avere lo spazio per espandersi e una buona circolazione d’aria, indispensabile per prevenire i marciumi. Si può, in caso di emergenza, intervenire in ogni periodo dell’anno.
Il substrato ideale è simile a quello per le phalaenopsis: bark (corteccia di pino) di pezzatura piccola e media mescolato ad altro materiale quale fibre vegetati (cocco, palma). Possiamo aggiungere anche un poco di torba e sfagno.
L’unico intervento indispensabile è il taglio dello stelo fiorale. Operiamo appena le corolle cominciano ad appassire: eviteremo così di indebolire la pianta. Le foglie rovinate o secche possono essere eliminate alla base.
Se le radici risultano danneggiate o disidratate è bene, per salvare la pianta, effettuare un trattamento detto “sfagno terapia”. Prima di tutto bisogna pulire alla perfezione da tutte le parti marce o danneggiate, nelle radici o nel colletto. Prepariamo poi un “bagno” con acqua e fungicida specifico (molto adatto il propamocarb) e lasciamo le radici immerse per almeno 2 ore. La estraiamo e la lasciamo asciugare bene su di un giornale. Prepariamo dello sfagno lasciandolo in acqua, in maniera che diventi morbido e bagnato: andrà poi strizzato molto bene. Rivestiamo con lo sfagno un vaso e poniamo all’interno le radici. Chiudiamo con della plastica e teniamo a circa 25°C. Eliminiamo le foglie che dovessero ingiallirsi. In circa un mese la pianta comincerà a vegetare nuovamente. Una volta ripristinato l’apparato radicale torneremo alla coltivazione normale.
Il primo ibrido (Miltonia vexillaria x roezlii) fu registrato nel 1889 e da allora ne furono prodotti più di 2000, sempre tra queste due specie.
In seguito si ottennero anche molti ibridi intergenetici con le orchidee Oncidium (vennero denominati Miltonidium). Gli incroci furono però numerosissimi dando vita a moltissime denominazioni botaniche e commerciali.
Ecco alcune delle specie e degli ibridi più comuni o interessanti.
Miltonia clowesiiProduce fiori marroni e rosa, tra settembre e ottobre, raccolti a gruppi di 10. Lo stelo fiorale è molto ampio e lungo. Vuole un clima freddo in inverno e caldo in estate. Originaria delle alture del Brasile.
Miltonia flavescensPorta bei fiori arancioni e profumati, dalla primavera all’estate. Lo stelo raggiunge i 40 cm di lunghezza. Semplice da coltivare in Europa perché gradisce freddo in inverno e caldo in estate.
Miltonia spectabilisDi piccole dimensioni, produce, alla fine dell’estate, uno stelo lungo fino a 20 cm che reca un solo fiore, molto grande, rosa, profumatissimo.
MILTONIOPSISMiltoniopsis phalaenopsisHa steli fiorali lunghi circa 20 cm che recano fino a 5 fiori bianchi striati di viola che sbocciano alla fine dell’estate. Di piccole dimensioni, vuole un clima temperato , molto umido e posizione molto ombreggiata, quasi buia.
Miltoniopsis vexillariaStelo lungo fino a 50 cm, molto arcuato ed eretto. Reca fino a 10 fiori rosa, molto grandi, prodotti in primavera e alle volte anche in autunno. Vuole clima fresco e molta umidità.
Miltoniopsis warscewicziiDi taglia media, ha uno stelo lungo fino a 30 cm recante fino a 6 grandi fiori bianchi e piatti. Può produrli in primavera e anche in autunno. Vuole clima fresco e molto umido
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