Potatura ciliegio
Il ciliegio è uno degli alberi che ha meno esigenze, infatti si adatta a tutti i tipi di terreno che non abbiano ristagni d'acqua. Inoltre è una pianta molto resistente al freddo: sopporta temperature invernali anche sotto lo zero. I suoi fiori nascono in mazzetti da tre o quattro da una sola gemma, e questo loro essere così vistosi fa sì che gli insetti, trasportatori di polline, si avvicinino più spesso a loro fecondandoli. Quando questo avviene, gli stami e i petali cadono, mentre l'ovario diventa, per l'appunto, una ciliegia. Ci sono vari tipi di piante di ciliegio, da quello dolce con la corteccia liscia, a quello acido di dimensioni più ridotte. Esiste anche l'albero prettamente ornamentale che è da fiore e viene usato solamente per decorazione. Esso non ha particolari esigenze, infatti non sono colpiti da malattie particolari se tenuti bene. L'unica cosa a cui fare attenzione è la potatura.
Il ciliegio soffre moltissimo la potatura, poiché i tagli effettuati provocano malessere alla pianta che reagisce con la produzione di un liquido gelatinoso in corrispondenza delle cicatrici, perciò essa va effettuata solo in casi di necessità e prestando molta attenzione a non rovinarla. E' consigliabile utilizzare lame particolarmente affilate e in grado di effettuare tagli netti ai rami, come per esempio le cesoie o le forbici da potatura, ed evitare quindi strumenti come il seghetto o la motosega, poiché non sufficientemente precisi da evitare l'insediamento di eventuali parassiti. Gli attrezzi vanno comunque disinfettati prima dell'uso per evitare la trasmissione di agenti patogeni, specialmente su una pianta già malata. Anche l'utilizzo del mastice cicatrizzante sul taglio può aiutare a contrastare il proliferarsi di funghi.
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Durante i primi anni di vita del ciliegio va effettuata una potazione, chiamata di formazione, per permettere alla pianta di formarsi uno scheletro robusto. Essa va eseguita durante la stagione vegetativa (tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate), poiché il clima mite favorisce la cicatrizzazione, e va portata avanti per quattro o cinque anni. Nel primo anno vanno tolti i fiori presenti e accorciati i rami periferici, nel secondo bisogna potare i rami centrali e cimare quelli potati un anno prima, mentre nei successivi occorre solamente accorciare le punte di tutti i rami. La potatura di formazione é molto importante sia per le piante ornamentali che per quelle da produzione, poiché mira, per le prime, a conferire loro una particolare forma estetica, mentre per le seconde mira ad aumentare la loro produttività sia qualitativamente che quantitamente.
Passati i primi anni di vita della pianta, c'è bisogno di passare alla potatura di produzione, fatta generalmente verso la fine dell'estate, quando il ciliegio ha concluso il suo ciclo produttivo. Durante l'inverno potrà seguire un'altra potatura per favorire la vegetazione, ma non se vengono previste gelate. In ogni caso, la tecnica che va utilizzata è quella del taglio di ritorno per evitare la creazione di monconi: lo scopo è quello di eliminare tutti i rami secchi o che si intrecciano all'interno della chioma, e accorciare gli altri al fine di mantenere bassa la zona di raccolta. Bisogna strettamente evitare di tagliare i rami più grandi e robusti, trattando le eventuali ferite con mastice cicatrizzante e cercare il più possibile di fare tagli inclinati per prevenire i danni della pioggia. La potatura di produzione ha comunque l'obiettivo di regolare la periodicità della vegetazione della pianta, riguardo sia alla fioritura che alla fruttificazione.