Uva ursina - Arctostaphylos uva - Arctostaphylos uva-ursi

Generalità

L'uva ursina è un piccolo arbusto sempreverde originario dell'Europa e del nord America; al genere arctostaphylos appartengono svariate specie, diffuse nelle regioni temperate dell'emisfero boreale, si tratta di arbusti di dimensioni varie, dal piccolo arbusto tappezzante, fino agli alberi, come nel caso di A. glandulosa. Questa pianta tappezzante produce lunghi fusti prostrati o rampicanti, dai quali si ramificano fusti eretti, alti 15-20 cm, a sviluppo lento ma denso e compatto; i sottili fusti sono ricoperti da una corteccia rossastra, che tende a sfaldarsi con il passare degli anni. Le foglie sono alterne, a forma di spatola, lunghe 5-7 cm, di colore verde scuro, lucide e cuoiose; durante la stagione fredda possono diventare di colore rossastro o bronzo. In primavera produce piccoli racemi di fiorellini bianco rosati, a campanula, simili ai fiori del corbezzolo; in estate vengono seguiti da bacche tondeggianti di colore rosso acceso, che contengono numerosi semi. Queste piante si sviluppano anche allo stato selvatico nel nostro paese; è facile trovarne degli esemplari in zone aperte, collinari o montane, soleggiate. Esistono alcune cultivar, di dimensioni maggiori rispetto alla pianta selvatica, oppure con fiori di colore più acceso; le foglie di arctostaphylos vengono utilizzate in erboristeria.
arctostaphylus

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Esposizione

arctostaphylus Porre a dimora l'uva ursina in pieno sole, o all'ombra parziale; queste piante non temono il freddo invernale, piuttosto possono soffrire durante estati particolarmente calde, è quindi consigliabile porle in luogo semiombreggiato durante i mesi estivi.

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Annaffiature

arctostaphylus uva Gli arctostaphylos necessitano di annaffiature regolari, ma senza eccessi: il terreno deve essere mantenuto leggermente umido, ma non inzuppato d'acqua. Fare attenzione alle annaffiature, soprattutto durante l'estate. In autunno interrare nei pressi delle piante del concime organico, oppure spargere sul terreno del concime granulare a lenta cessione.


Terreno

Le piante di arctostaphylos uva-ursi preferiscono terreni molto ben drenati, ricchi di humus, con ph decisamente acido; si utilizza in genere della torba, mescolata con poca sabbia e con del terriccio di foglie; il terriccio pronto per piante acidofile è altrettanto adatto, meglio se addizionato con poca sabbia o pietra pomice. Queste perenni sono particolarmente adatte per i giardini rocciosi, poichè le rocce danno al terreno un migliore drenaggio, contemporaneamente trattengono un poco di umidità vicino al suolo, in modo che il piede delle piante sia costantemente fresco. Gli arctostaphylos si sviluppano in simbiosi con dei batteri azotofissatori, quindi possono svilupparsi senza problemi anche in terreni poveri.


Moltiplicazione

In primavera è possibile seminare i piccoli semi contenuti nelle bacche di Arctostaphylos uva, non prima di averli leggermente sfregati con della carta vetrata e di averli posti in acqua tiepida per almeno 12 ore; queste piante hanno una crescita abbastanza lenta, quindi spesso si propagano per talea apicale. Le nuove piante, ottenute per seme o per talea, vanno coltivate in vaso per almeno due anni prima di poter essere poste a dimora; durante l'impianto fare molta attenzione a non toccare il pane di terra attorno alle delicate radici, per evitare danni che possono compromettere l'attecchimento delle piante.


Uva ursina - Arctostaphylos uva: Parassiti e malattie

In terreni troppo calcarei le piante di uva ursina possono soffrire di clorosi ferrica.



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