Mandevilla - Dipladenia - Mandevilla, Dipladenia

Mandevilla o Dipladenia

Un tempo veniva chiamata Dipladenia, ora è stata rinominata Mandevilla, ed esistono anche ibridi dai nomi insoliti, quali sundavilla; si tratta di un piccolo arbusto sempreverde, rampicante, fino ad alcuni anni fa coltivato soltanto come pianta da appartamento. La coltivazione in appartamento dava origine ad un arbusto ricco di fogliame, che raramente produceva piccoli fiori smorti; è stata recentemente riscoperta invece come pianta da giardino o da terrazzo, dove, esposta ad una buona luminosità, si riempie di grandi fiori tubolari per tutta la bella stagione, producendo anche cospicue ramificazioni.
Dipladenia

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Origini e coltivazione

Dipladenia Al genere mandevilla appartengono un centinaio di specie di piante rampicanti, originarie dell'America meridionale; in vivaio ne troviamo soltanto 4-5, con i loro ibridi.

Si tratta di piante tropicali, che quindi non amano l'esposizione a temperature eccessivamente rigide; si coltivano quindi in giardino fino all'arrivo dei freddi autunnali, quindi si ricoverano in serra fredda, dove è bene che vengano tenute al riparo dal gelo; possono sopportare temperature minime vicine ai 3-5 °C, ma non di meno, altrimenti perdono l'intero fogliame, e spesso disseccano completamente.

Si tratta di rampicanti vigorosi, che necessitano di un vaso capiente e di un buon terriccio universale, leggero e ricco.

A inizio primavera si accorciano le ramificazioni rovinate dal freddo o molto lunghe, per evitare che la pianta si svuoti nella parte bassa; quindi si comincia ad annaffiare la pianta periodicamente, ogni volta che il terreno è asciutto. Ogni 12-15 giorni forniamo del concime per piante da fiore, a partire da marzo-aprile, fino a ottobre.

Le specie botaniche prediligono posizioni luminose, ma non direttamente esposte ai raggi solari, soprattutto durante le ore più calde della giornata; esistono però in commercio ibridi particolarmente adatti per la coltivazione in luoghi soleggiati.

Per tutta la bella stagione, a partire dalla primavera, fino a fine estate, producono grandissimi fiori colorati, ricordiamo di asportare i fiori appassiti.

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Mandevilla

La mandevilla, un tempo chiamata dipladenia, è una pianta tropicale caratterizzata da sottili fusti volubili. Appartiene alla famiglia delle Aponiaceae (alla quale facciamo risalire anche la pervinca e l’oleandro) ed è originaria dell’America latina.. È molto apprezzata sia come pianta d’appartamento sia da esterni; i suoi punti di forza sono la grande adattabilità, la fioritura prolungata e generosissima e l’ampia gamma di colori disponibili.

I fusti, legnosi alla base, ma erbacei nel resto della loro lunghezza, si aggrappano facilmente ad ogni tipo di supporto (archi metallici, reti, graticci) e possono arrivare fino a 6 metri di altezza, a seconda del clima e della varietà.

In tutto il Centro-Nord viene trattata esclusivamente come pianta da vaso. È infatti molto sensibile alle basse temperature (già 0°C possono risultare fatali): bisogna di conseguenza considerare che sarà possibile tenerla all’esterno solo da metà primavera a metà autunno e andrà poi ritirata. Alcuni, dato anche il basso costo delle piantine, la trattano come un’annuale, ricomprandola ogni anno.

Al Sud, sulle isole e sulle aree costiere è possibile anche la piantumazione in piena terra, con un periodo di fioritura più lungo.


Coltivazione mandevilla

La coltivazione della mandevilla è piuttosto semplice e, a parte la sua sensibilità alle basse temperature, comporta pochissime difficoltà e raramente incorre in affezioni di origine parassitaria.

Ecco alcuni consigli per ottenere buoni risultati e mantenere belle le nostre piante, anno dopo anno.

VARIETÁ E CULTIVAR
nomeFioriAltezza e portamentoAltre caratteristiche
 Alice du Pont Fiori grandi, rosa con gola più scura Rampicante, da 3 a 5 metri
 Mandevilla boliviensis Fiori bianchi con gola gialla Fino a 4 metri Fiori molto profumati
 Mandevilla sanderi Fiori rosa salmone con gola gialla Da 3 a 5 metri
 Sundaville

'Moulin rouge'

 Fiori molto grandi cremisi, vellutati con gola più chiara Da 2 a 3 metri
 Sundaville

Cream Pink

 Rosa chiaro con gola più scura Fino a 3 metri
 Sundaville Red Star  Rosso intenso con fini striature bianche Fino a 1 metro
 Sundaville Cosmos White/ Cosmos Pink Bianca con gola gialla/ Rosa con gola gialla

 Fino a 2 metri
 Diamantina® Rubis Ibrido in più tonalità: dal fucsia al rosso Molto compatta, alta al massimo 50 cm, ideale per vasi Molto resistente alla siccità
 Diamantina® Opale Citrine Fiore giallo chiaro Al massimo 50 cm Fioritura abbondante dalla primavera all’autunno


Clima e protezione invernale mandevilla

mandevilla rosa La mandevilla deve essere trattata come pianta da vaso in quasi tutta Italia: deve rimanere all’esterno solo fino a quando le temperature minime non scendano sotto i 10°C quando tessuti della pianta cominciano a subire dei danni. A circa 0°C non vi è più possibilità di recupero. Conviene ritirarle per tempo in un locale non riscaldato, ma allo stesso tempo molto luminoso e non troppo secco.

Ciò non toglie che in alcune aree, specie nell’estremo Sud, sulle isole o in aree costiere (quali la Riviera Ligure, in particolar modo a Ponente), non si possa tentare la coltivazione in piena terra ottenendo anche ottimi risultati.

In questi casi è buona abitudine, verso novembre, coprire la parte aerea con uno o più strati di tessuto non tessuto. Il piede va pacciamato con uno spesso strato di paglia, foglie, corteccia di pino o stallatico maturo, coprendo con attenzione anche il colletto.


Esposizione mandevilla

Per ottenere una rapida crescita e una copiosa fioritura è importante posizionare la mandevilla in un zona ben soleggiata, calda e protetta dai venti. L’ideale è in prossimità di un muro a Sud, dove sia raggiunta dal sole per almeno sei ore al giorno.

Un fattore importante per il suo benessere è senza dubbio un alto grado di umidità ambientale.

All’esterno può essere ottenuto per mezzo di sottovasi riempiti con argilla espansa e acqua (che però non deve venire a contatto con le radici!) oppure bagnando spesso il pavimento sottostante (specialmente se piastrellato o in cemento). Possiamo anche impegnarci vaporizzando una o più volte al giorno le foglie.

In interni, oltre ai metodi illustrati, possiamo avvalerci di un umidificatore elettrico.

CALENDARIO DEI LAVORI
Messa a dimora/rinvaso Marzo, aprile/ottobre, novembre, dicembre
Fioritura Da maggio a novembre
Potatura Marzo-aprile
Propagazione-talea Maggio/agosto
Irrigazione-concimazione Aprile-ottobre
Ritiro in casa o serra fredda Ottobre-aprile


Piantare mandevilla e rinvaso

mandevilla rossa La messa a dimora o il rinvaso di questa rampicante vanno sempre effettuati durante il riposo vegetativo.

Per la piantumazione in piena terra è bene operare verso aprile, quando le temperature siano già miti anche durante la notte.

La sostituzione della terra esausta, e l’eventuale passaggio ad un contenitore più grande, possono essere fatti da ottobre fino a marzo, aspettando comunque che sia terminata la fioritura.


Terreno mandevilla

Per ottenere buoni risultati bisogna impiegare un terriccio ricco, ma leggero e ben drenato. Di solito i terricci per piante fiorite sono ottimi.

Sul fondo si deve predisporre uno spesso strato drenante a base di argilla espansa: eviteremo così il ristagno di liquidi, la causa più frequente di affezioni all’apparato radicale.

Inseriremo poi il pane di terra (che avremo eventualmente ripulito dalle parti infeltrite, da radici danneggiate o marce) in maniera che il colletto risulti circa 1 cm sotto il livello del terreno. Possiamo anche inserire in profondità qualche piccola canna o altro supporto, utili a legare e indirizzare gli steli.

In giardino? Anche in piena terra è importante predisporre un buon strato drenante sul fondo della buca. Controlliamo poi che il substrato non sia troppo compatto e pesante; in quel caso lo alleggeriremo con della sabbia e dell’ammendante organico che, oltre a migliorarne la tessitura, ne incrementerà la vitalità.

È sempre un’ottima idea mescolarvi una piccola quantità di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite.


Irrigazione mandevilla

La mandevilla è in grado di sopportare anche lunghi periodi di siccità grazie alle sue radici carnose dove vengono accumulati acqua e nutrimento.

Perché la pianta si mantenga vitale e fiorisca è ad ogni modo consigliato irrigare con una certa continuità. Il terriccio va mantenuto sempre leggermente umido, ma non troppo bagnato.

In piena terra le irrigazioni vanno molto dilazionate per favorire una quasi completa autonomia della pianta. Interveniamo soltanto se il terreno risultasse completamente secco, dopo una prolungata mancanza di piogge.

Per il benessere della pianta è consigliabile utilizzare sempre acqua minimamente mineralizzata e, soprattutto, priva di calcio. L’ideale è raccogliere quella piovana o, al massimo, lasciar riposare per qualche giorno quella del rubinetto in maniera che i sali si depositino sul fondo.


Concimazione mandevilla

Durante il periodo vegetativo, ogni circa due settimane, si deve somministrare un concime liquido per piante fiorite in cui sia prevalente l’apporto di potassio. Volendo possiamo diluirlo moltissimo e distribuirlo ogni volta che irrighiamo cosicché l’apporto dei nutrienti risulti sempre costante.


Potatura mandevilla

È importante per stimolare la crescita di nuovi getti e per mantenere sempre l’individuo sano.

Il periodo giusto per questa operazione è l’inizio della primavera: eliminiamo tutti i getti danneggiati, secchi o con segni di malattia. Gli steli sani possono invece essere accorciati da 1/3 a 2/3 per stimolare l’accestimento e la produzione di branche secondarie.


Mandevilla pianta velenosa

Mandevilla pianta velenosa È importante effettuare questa lavorazioni indossando sempre dei guanti impermeabili: la mandevilla è infatti velenosa in tutte le sue parti. Bisogna però prestare particolarmente attenzione al lattice che fuoriesce quando si tagliano i fusti visto che può causare forti irritazioni cutanee.


Mandevilla - Dipladenia: Propagazione mandevilla

Ottenere nuove piantine non è affatto semplice: purtroppo le talee radicano con qualche difficoltà.

Può in ogni caso essere divertente tentare:

- Si prelevino dei segmenti lunghi circa 8 cm. Vanno bene sia erbacei (in primavera inoltrata), sia semilegnosi (dopo agosto).

- Immergiamo la zona del taglio nella polvere radicante e posizioniamo il segmento in un substrato molto leggero e aerato (di sabbia e torba, o torba e perlite) ad una temperatura costante di 18°C.

- Manteniamo sempre alta l’umidità ambientale coprendo con un film di plastica trasparente e vaporizzando spesso.

Generalmente la radicazione avviene in tre settimane.


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