Glicine - Wisteria floribunda
La Wisteria, comunemente conosciuta col nome di glicine, è originaria dell'estremo Oriente e più esattamente della Cina e del Giappone ed appartiene alla famiglia delle Papilionaceae.
Si tratta di un genere di 10 specie di arbusti rampicanti e rustici.
Le caratteristiche distintive del glicine sono il tronco, che si snoda dalla base attorcigliandosi e modellandosi alle superfici e alle strutture poste in prossimità della pianta, ed i fiori di colore azzurro-violetto, riuniti in grappoli penduli che raggiungono anche la lunghezza di 20 -25 cm, dal profumo intenso e gradevole.
I periodi più favorevoli per piantare il glicine sono l'autunno e l'inverno, fino a marzo, cercando di evitare le gelate.
Il glicine è una pianta rampicante decidua caratterizzata da fusti legnosi volubili e da una bella e abbondante fioritura primaverile, seguita occasionalmente da una leggera ripetizione a metà estate. È per questo considerata ideale per ricoprire muri soleggiati, archi, pergole o palizzate robuste.
Non è però di coltivazione semplicissima, specie se vogliamo ottenere ottimi risultati sia in crescita sia in fioritura già dai primi anni: è molto importante prima di tutto una buona impostazione, una specifica concimazione e poi un’accurata e precisa potatura.
Il glicine fa parte della famiglia delle Fabaceae ed è principalmente originario dell’Estremo Oriente, in particolare della Cina e del Giappone. Vi sono però alcune varietà, meno diffuse, endemiche del continente Nordamericano.
Si tratta di un rampicante legnoso estremamente vigoroso che fiorisce formando dei grappoli lunghi fino a 40 cm, generalmente di colore lilla. Le foglie sono formate da delle fogliole imparipennate, ovali e appuntite agli apici. I frutti sono del tutto simili ai fagioli, lunghi circa 15 cm.
IL CALENDARIO DEL GLICINE |
Messa a dimora | Da febbraio ad aprile, oppure da agosto a novembre |
Fioritura | Da aprile ad agosto |
Potatura | Marzo, maggio-giugno, agosto-novembre |
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Il più indicato è di tipo argilloso, ma il glicine si adatta a vivere bene in qualunque tipo di terreno, l'importante è che questo sia ben drenato e ricco di sostanza organica. A tale riguardo è bene ricordare che la collocazione del glicine deve tenere conto anche del fatto che la tenacia ed il vigore del tronco con i quali si sviluppa possono provocare danni alle strutture e superfici poste nelle vicinanze della pianta.
Per questo motivo è meglio tenere lontano soprattutto i tronchi adulti da tegole e grondaie e le radici dalle superfici pavimentate.
Il glicine è piuttosto tollerante in fatto di sottosuolo. Si adatta a molte condizioni diverse, dai terreni poveri a quelli più ricchi, con l’eccezione però di quelli contenenti grandi quantità di calcio. Questo, infatti, influenza il pH del terreno rendendo insolubile e quindi poco disponibile il ferro (causando clorosi fogliare e debolezza generale). Ha ad ogni modo una spiccata preferenza per i suoli sabbiosi e leggermente acidi, possibilmente poveri.
I suoli estremamente ricchi, soprattutto in azoto, sono spesso la causa di una crescita vegetativa molto vigorosa, ma della mancanza o scarsità delle fioriture
Il freddo generalmente non è un problema visto che quasi tutte le specie sopportano agevolmente temperature anche al di sotto dei -15°C. Se viviamo in aree alpine consultiamo però lo schema proposto in basso.
La migliore esposizione è sempre il pieno sole, ma crescono piuttosto bene anche in leggera ombra. Se la luce non è sufficiente si corre però il rischio di non vederli mai fiorire.
Devono essere moderate, più frequenti nella fase di attecchimento della pianta.
La fioritura si verifica all'inizio dell'estate e ha una durata di circa un mese; i fiori sono più fitti nelle piante più giovani. L'eventuale mancanza di fioritura può essere dovuta ad un'eccessiva somministrazione di fertilizzante, una potatura scorretta ed infine alla mancanza di esposizione alla luce. La Wisteria, infatti, predilige posizioni soleggiate o di pieno sole e teme le gelate tardive, che possono danneggiare i germogli; ideali sono muri e strutture esposte ad est.
Durante l’estate e comunque in caso di siccità è bene dedicarsi con costanza all’irrigazione. Soprattutto se il suolo è sabbioso possono rendersi necessari abbondanti interventi a cadenza settimanale.
Le concimazioni sono estremamente importanti. Ricordiamoci che, come per tutte le fabaceae, non è assolutamente necessario somministrare azoto, in quanto queste piante sono in grado di fissarlo autonomamente nel terreno. Un nostro intervento in questo senso può rivelarsi dannoso in quanto stimoleremmo la produzione di foglie a discapito di quella dei fiori.
È invece consigliabile somministrare una buona quantità di solfato di potassio, concime per pomodori o altro fertilizzante con un alto tenore in K, specialmente all’inizio della primavera e nell’estate (per le varietà rifiorenti).
Se necessario possiamo anche somministrare del solfato di ferro, per acidificare il terreno, e, se dovessimo vedere tracce di clorosi fogliare, del ferro chelato sia tramite irrigazione sia per nebulizzazione fogliare.
Avviene sia per talea che per innesto. Nel primo caso nel periodo che va dalla fine di luglio alla fine di agosto si prelevano dei rami dell'anno e si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia ad una temperatura non inferiore a 16 ° C, per un migliore attecchimento è meglio nebulizzare dell'acqua sulle foglie, più volte al giorno.
Nella moltiplicazione ad innesto, nel mese di marzo occorre prelevare delle marze dalla pianta, ed innestarle sulla radice della Wisteria sinensis, successivamente interrare e mantenere ad una temperatura di 16 -18 °C.
La pianta del glicine può essere propagata anche per propaggine o da seme.
Se abbiamo messo a dimora recentemente un esemplare possiamo decidere di impostarlo in diversi modi: a spalliera, a ventaglio,ad alberello o come arbusto da muro semi-formale.
Per avere fioriture abbondanti è sempre preferibile indirizzare il più possibile in orizzontale in maniera che ogni singola gemma sia stimolata dalla linfa in egual maniera e quindi si moltiplichino quelle attive.
Dopo l’impianto si dovrà tagliare il getto più forte a circa 80 cm da terra e legarlo ad un sostegno. Tutti gli altri getti dovranno essere eliminati alla base
In seguito, durane la prima stagione vegetativa, si legherà in verticale il getto principale e si scelgono i due getti laterali più forti, legandoli a 45°. Questi andranno anche cimati, continuando inoltre a rimuovere i nuovi rami basali.
Durante il primo inverno si tornerà a tagliare il ramo principale a 80 cm dal suolo. I getti laterali dovranno essere posti a 90° rispetto al primo, legati e ridotti di 1/3 della loro lunghezza.
Si prosegue la primavera seguente piegando due rami prodotti al di sopra dei due già impostati, fino a quando tutta l’altezza disponibile non sarà occupata.
Molti glicini riescono a fiorire anche se vengono totalmente trascurati. È però indubbio che con una buona potatura si possano ottenere risultati molto più soddisfacenti e soprattutto costanti, anno dopo anno.
Generalmente si interviene in tarda estate e poi in inverno (come già mostrato per l’impostazione iniziale).
In estate bisogna potare tutta la crescita ottenuta nella stagione in corso fino a 15-30 cm di lunghezza. Questo intervento dovrebbe stimolare la produzione di nuovi getti laterali e nuove gemme a fiore. Si distinguono da quelle a legno per la loro caratteristica forma rotonda.
In tardo inverno, invece, si dovrà intervenire accorciando nuovamente i rami laterali, lasciando al massimo due o tre gemme da dove si dipartono dal ramo principale.
Per la potatura del glicine, è di fondamentale importanza per determinare il numero di fiori che si avranno sulle nostre piante. Nel mese di luglio con una forbice ben affilata tagliare i rami dell'anno ad una lunghezza di 5 6 gemme, nel mese di gennaio, taglieremo gli stessi rami ad una altezza di 2 -3 gemme, questi ultimi porteranno la fioritura.
Pur essendo molto resistente la wisteria è soggetta ad attacchi di afidi e di ragnetto rosso, raramente possono essere colpiti anche da tripidi che danneggiano le foglie. Questa pianta è anche soggetta a clorosi, la quale provoca uno sbiancamento delle foglie.
Proveniente dal Giappone, può raggiungere anche i 10 metri d'altezza, presenta foglie di colore verde chiaro imparipennate, formate da 13-15 foglioline. La fioritura molto profumata e di colore violetto azzurrato, a forma papilionacea, che possono raggiungere 25-30 cm di lunghezza. Le varietà di questa specie sono molteplici, quasi tutte fioriscono nel mese di maggio-giugno, e ve ne sono di molti colori dal bianco, al viola, al rosso.
La messa a dimora si effettua in primavera o in autunno, lontano dalle gelate. È anche possibile procedere in estate, soprattutto se possiamo irrigare frequentemente.
Bisogna scavare una buca dal diametro doppio rispetto al pane di terra. Al fondo creeremo uno spesso strato drenante con sabbia e un po’ di ghiaia, ricoprendo poi di terra. Inseriamo la pianta leggermente inclinata verso il supporto e ricopriamo con un misto di terra da giardino. Annaffiamo abbondantemente e ripetiamo ogni due giorni per la prima settimana. Manteniamo poi per la prima annata sempre il terriccio umido.
Durante il primo inverno è bene pacciamare abbondantemente.
Nota: è importante scegliere con attenzione un supporto robusto e ben stabile perché il glicine è molto vigoroso.
La scelta della specie e della varietà da inserire nel nostro spazio verde è estremamente importante.
Per esempio il glicine più comunemente coltivato, Wisteria Sinensis, è il più adatto per essere condotto sui muri o comunque per svilupparsi in orizzontale, quindi seguendo una struttura a spalliera. Bello in queste condizioni è anche il più raro wisteria brachybotrys.
Se vogliamo invece avere una bella cascata di fiori provenienti da un pergolato sarà invece bene orientarsi verso il wisteria floribunda.
Se il nostro spazio è invece piuttosto limitato la soluzione ideale è optare per il W. frutescens, poco vigoroso e caratterizzato da una crescita molto lenta. Queste sue peculiarità ci consentiranno di intervenire meno frequentemente per doverlo contenere.
Ad ogni modo qualunque sia la nostra scelta ricordiamoci che è estremamente importante optare sempre una pianta che sia stata innestata. Solo in questo modo avremo la garanzia di vederla fiorire in tempi relativamente brevi. Teniamo presente che già nelle migliori condizioni un glicine può necessitare anche di cinque anni prima di produrre i primi grappoli. Gli individui ottenuti da seme in moltissimi casi non daranno mai questa soddisfazione al coltivatore, nonostante tutte le nostre cure siano corrette.
Varietà | Periodo di fioritura | Caratteristiche della fioritura | Altre caratteristiche della pianta |
Wisteria floribunda | Da aprile a maggio | Grappoli fiorali molto lunghi (da 20 a 40 cm), ma poco densi e solo lievemente profumati | È la varietà più diffusa. Può raggiungere i 15 metri di altezza.Non teme assolutamente il freddo |
Wisteria sinensis | Da aprile a maggio Può rifiorire in agosto-settembre | Fiori profumati che formano dei grappoli lunghi tra i 15 e i 30 cm, molto profumati | Se ben esposta ha una buona ricrescita e riesce a rifiorire abbastanza abbondantemente a metà estate. È una specie molto vigorosa e dalla crescita rapida. Può raggiungere in qualche anno i 20 metri di altezza complessiva È piuttosto rustica, riuscendo a sopportare agevolmente fino a -15°C. |
Wisteria brachybotris, syn. Wisteria venusta | Maggio Può rifiorire in settembre | Estremamente profumata e grande attrattiva per api e farfalle I grappoli sono piuttosto piccoli, fino a 15 cm di lunghezza. | È meno vigorosa e più sensibile al freddo. Di solito riesce a sopportare fino a – 10°C. L’altezza va da 10 a 15 metri |
Wisteria floribunda | maggio | Fiori piccoli e profumati, raccolti in numerosissimi grappoli lunghi fino a 25 cm. | La fioritura è molto prolungata e duratura. Fiorisce molto presto, già dai 2 anni dalla messa a dimora. L’altezza da adulta va dai 6 ai15 metri. Può essere coltivata anche in contenitore |
Wisteria frutescens | Dalla fine di maggio a inizio luglio | Fiori profumati raccolti in grappoli molto compatti, lunghi fino a 20 cm | L’altezza da adulta va dai 2 ai 4 metri, mentre la larghezza media è di 2,5 m. |
Wisteria macrostachya | Maggio-luglio | Fiori raccolti in grappoli lunghi fino a 30 cm, non profumati | Fiorisce a partire da 2 anni dal momento della messa a dimora.Raggiunge mediamente i 7 metri di altezza |
Wisteria brachybotrys | maggio | Grappoli pendenti, lunghi dai 10 ai 15 cm con fioritura pressoché contemporanea.Molto profumati. | Molto vigorosa, può raggiungere in pochi anni 6 metri di altezza e 5 di larghezza.Molto adatta a pergolati e ad archi |
Sono inoltre disponibili numerosissime cultivar che si differenziano essenzialmente per il colore delle infiorescenze. Attualmente in commercio si trovano glicini nel lilla, nel rosa, nell’azzurro e nel bianco. La scelta dipende in questo caso solo dal nostro gusto e eventualmente dagli accostamenti cromatici che vorremo creare.
Uno degli aspetti più interessanti del glicine, oltre chiaramente alla sua doppia, splendida fioritura, è senza dubbio la grande rusticità di cui questa pianta è dotata. Moltissime sono infatti le piante rampicanti ornamentali valide ma spesso ci si trova di fronte a piante fragili, che non resistono allo smog o ad una posizione un po' costretta, diversa da quella "ideale".
Il glicine invece spicca per la sua grande rusticità ed è in grado di vivere in maniera ottimale anche in zone inquinate, anche quando viene trascurato o la posizione nella quale si trova non è delle più idilliache.
Per questo motivo è una pianta molto apprezzata, che a fronte di poche cure richieste, che si limitano ad un paio di potature all'anno ed alla raccolta del fogliame in autunno, garantisce dei risultati veramente ottimi.
Se amate viaggiare ed amate anche il mondo delle piante, saprete già sicuramente che il Giappone è una delle mete migliori da visitare, per chi vuole godere di spettacoli unici. I bonsai, le splendide fioriture dei ciliegi e i mitici giardini in stile giapponese, i famosi giardini, zen, sarebbero già da soli tre validi motivi per visitare questa nazione.
Tuttavia c'è un'altra grande meraviglia che se avete programmato un viaggio per il Giappone, non dovete assolutamente perdervi, e si tratta delle fioriture di glicine. Entrando più nel dettaglio, nella grande città di Kitakyushu, si trova uno dei più grandi spettacoli della Terra per gli amanti del glicine. Nei giardini Kawachi Fuji infatti, è presente uno spettacolare tunnel di glicini lungo oltre 80 metri e ricoprente un'area di 4620 metri quadrati.
Già da questi numeri è facile intuire come si tratti di qualcosa di maestoso e nel guardare le foto si capisce immediatamente che se siete in Giappone in questo periodo, un salto ai giardini Kawachi Fuji è una tappa irrinunciabile.
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