Edera rampicante
L’edera rampicante è una pianta sempreverde e pluriennale molto diffusa e apprezzata, può infatti essere utilizzata per ricoprire pareti divisorie in vari materiali (muri, recinzioni o pergolati) o come semplice decorazione per strutture come gazebo o archi grazie alla bellezza delle sue foglie, fitte, dal colore lucido e intenso. L’edera si differenzia dalle altre piante rampicanti perché è in grado di creare autonomamente il proprio sostegno, non ha bisogno di essere guidata nella sua crescita perché può arrampicarsi autonomamente e sostenersi grazie alle proprie radici aeree che la aiutano a creare degli appigli, sia nel caso che aderisca ad altre piante o alberi sia nel caso che cresca su sostegni costruiti dall’uomo.
Anche se può crescere aderendo e ricoprendo delle piante non si tratta né di un parassita né di una pianta infestante, infatti non trae il proprio nutrimento dalla pianta sulla quale si appoggia e non è tanto difficile da gestire da essere ritenuta infestante, può facilmente essere tenuta sotto controllo tramite la potatura periodica e qualche accorgimento. L’edera rampicante è facilmente riconoscibile per la caratteristica forma delle sue foglie a tre o cinque punte che possono presentare un colore uniforme oppure screziato. Si tratta di foglie lisce, corpose e particolarmente lucide, chiare o scure a seconda della varietà ma sempre non commestibili.
La fioritura si verifica durante l’autunno mentre in primavera compaiono i piccoli frutti, bacche scure assolutamente velenose per l’uomo. L’edera cresce in maniera uniforme lungo la parete su cui si appoggia, non lascia spazi e non crea zone più fitte simili a cespugli, proprio per questo motivo, per la sua velocità di crescita e per la sua longevità oltre che per la sua grazia risulta adatta a ricoprire le superfici più diverse.
L’edera cresce quasi in qualunque condizione climatica, è infatti una pianta con poche esigenze facili da soddisfare. L’edera può crescere spontaneamente a qualunque altitudine, dal mare alla montagna, non teme il freddo e sopporta bene anche temperature sotto lo zero, non teme particolarmente nemmeno il caldo anche se cresce più rigogliosa quando viene collocata in un ambiente fresco, ben illuminato ma non esposto direttamente ai raggi solari.
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Può essere alloggiata sia a terra che in vaso, si possono scegliere per l’impianto le stagioni miti anche se il periodo migliore è l’autunno che consente alle radici di attecchire senza dover subire grossi sbalzi di temperatura nei primi mesi dopo la messa a dimora. Il terreno deve essere preparato in precedenza vangando e ammorbidendo con del concime, meglio se si tratta di letame maturo nella quantità di almeno un paio di kilogrammi ogni metro quadrato di terreno.
La concimazione può essere effettuata anche al momento della messa a dimora posizionando il letame sul fondo del vaso o della buca, ma per quanto riguarda la preparazione del terreno è meglio vangare il terreno con anticipo in modo che la terra sia arieggiata e drenata a sufficienza. Il buco o il vaso in cui alloggiare la massa radicale devono essere piuttosto grandi, almeno il doppio dell’ingombro delle radici, sul fondo va collocato uno strato di ghiaia di qualche centimetro per favorire il drenaggio, appena sopra se necessario uno strato di concime o di stallatico e poi uno strato di terriccio per fare in modo che le radici non vengano appoggiate direttamente a contatto con il concime. La massa radicale va interrata completamente e deve rimanere qualche centimetro al di sotto del terreno o del bordo del vaso, il terreno messo a copertura va leggermente compattato, utilizzando qualche attrezzo o semplicemente le mani. Appena interrata la pianta va bagnata leggermente per favorire il compattamento della terra intorno alle radici, è necessario fare attenzione a non bagnare troppo.
Cresce molto velocemente ed ha quindi la necessità che il terreno venga periodicamente riequilibrato con del concime. Dopo la concimazione effettuata quando si prepara il terreno sarà opportuno ripetere la concimazione due volte l’anno: si può collocare dello stallatico maturo alla base della pianta e coprirlo con un sottile strato di terriccio, nel mese di marzo quando l’edera sta terminando il suo periodo di riposo vegetativo e nel mese di ottobre quando termina la stagione vegetativa, durante la stagione vegetativa inoltre è opportuno intervenire con concime in granuli a lenta cessione per favorire la crescita rapida e rigogliosa dei tralci.
La potatura nei primi anni di vita va effettuata per favorire la crescita di ramificazioni laterali e per conferire al rampicante la forma desiderata. Negli anni successivi invece sarà opportuno intervenire soltanto per mantenere la pianta pulita e privarla dei tralci secchi o in qualche modo danneggiati o colpiti da parassiti o da qualche malattia, ma anche per mantenere la forma desiderata.
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