Passiflora
Della Passiflora possiamo trovare specie coltivabili in giardino e altre coltivabili in vaso. Non è difficile coltivare questa pianta, basta sempre tenere presente che si tratta di una pianta di origine tropicale, per cui sotto certi minimi di temperatura non cresce. Occorre scegliere la specie più idonea per il luogo in cui deve essere allevata. Le radici sono particolarmente sensibili alle basse temperature, quindi è meglio abbandonare da subito l’idea di poterle coltivare in giardino, all’aperto, dove l’inverno è rigido e piovoso.Le specie che si adattano ai climi mediterranei vivono bene a temperature tra i 18 e i 27°C in estate, 10°C in inverno.Se la pianta viene allevata in vaso, sarebbe opportuno portarla all’aperto durante la bella stagione.La pianta attecchisce bene in zone riparate, senza troppo vento, meglio se fissate a dei tralicci di legno. Importante la presenza costante di ricambio dell’aria. Le corrente d’aria fredda sono nocive alla crescita dalla pianta.Va annaffiata abbondantemente, sia in primavera che d’estate. Durante l’inverno va annaffiata con più moderazione. L’importante è che il terriccio sia sempre leggermente umido.
Se la pianta viene allevata in vaso, deve essere rinvasata ogni anno, a marzo, fino a che il vaso non ha raggiunto la dimensione di 25-30 centimetri. In seguito a questo, ogni anno si rimuove lo strato superiore del terreno per 2,5 o 3 centimetri e si sostituisce con terriccio fresco.La caratteristica primaria del terriccio è che consenta un rapido sgrondo delle acque eccessive. Una miscela ottima sarebbe: 1 parte di terriccio fertile, 1 parte di torba, 1 parte di sabbia. Se volete allevare la pianta all’aperto, bisogna assicurarsi, prima dell’impianto, di fare uno scavo profondo e di mescolarvi della sabbia, così da migliorare il drenaggio e assicurare che il terreno si scaldi rapidamente in primavera.La pianta va concimata, ogni settimana, dalla primavera all’estate, con un concime liquido, meglio se diluito nell’acqua d’irrigazione. Se si vuole una bella fioritura, occorre non eccedere con l’azoto. Fioritura che, se coltivata in zone a clima molto mite, può avvenire durante tutto l’anno.
La Passiflora non è una pianta particolarmente soggetta a malattie. Tuttavia qualche patologia può essere riscontrata.Può accadere che le foglie cadano con facilità, in questo caso la sintomatologia è da attribuire a scarse irrigazioni. Basta fare in modo che il terriccio sia sempre umido.Le foglie possono ingiallire e la pianta non fiorisce, questo è un caso da attribuire alla poca luce. La pianta deve essere, quindi, sistemata in una posizione più idonea.Alle volte si può riscontrare la presenza di piccoli insetti bianchicci sulla pianta, in questo caso si è in presenza di afidi, comunemente chiamati pidocchi. Il rimedio migliore è quello di trattare subito la pianta con antiparassitari specifici.Se si dovesse notare che le foglie iniziano a ingiallire e la comparsa di piccole macchie gialle e marroni, siamo sicuramente in presenza del ragnetto rosso, è un acaro molto fastidioso. Il rimedio è quello di aumentare l’umidità dell’ambiente, visto che questi acari si moltiplicano in ambienti secchi. Nel caso in cui l’infezione sia particolarmente grave, occorre usare degli insetticidi specifici.
La passiflora è anche, e forse soprattutto, una pianta ricca di proprietà benefiche. I suoi principi attivi, flavonoidi e alcaloidi, agiscono principalmente sul sistema nervoso centrale in qualità di ansiolitici e calmanti e sono in grado di indurre un sonno naturale e di ridurre livelli elevati di adrenalina. Chi soffre di ansia, stress, agitazione, insonnia o disturbi del sonno può dunque alleviare i sintomi assumendo infusi di passiflora. Tra i vari effetti positivi della pianta, troviamo anche quello antispasmodico sulla muscolatura liscia del tubo digerente ed è, dunque, indicata quando si soffre di sindromi dell’intestino irritabile da stress. L’infuso è, inoltre, ben indicato in caso di dolori mestruali. L’estratto è però controindicato durante la gravidanza e l’allattamento e nel caso in cui si assumano farmaci antidepressivi e ansiolitici. La maracuja, altro nome del frutto della passione, è ricca di vitamina C. Le sue fibre, inoltre, sono adatte a ridurre il gonfiore addominale.