Vite canadese
La vite canadese (Parthenocissus Tricuspidata) è una pianta appartenente alla famiglia delle Vitaceae, come le più comuni vite americana (Parthenocissus Quinquefolia L.) e vite europea (Vitis Vinifera); mentre le prime due sono viti ornamentali, solo la vite europea è coltivata per la produzione di vino. Le viti ornamentali sono considerate "sterili", ovvero non idonee alla vinificazione: in effetti il nome stesso parthenocissus deriva dal greco e significa "edera vergine". L'appellativo "tricuspidata" è riferito alla caratteristica forma della foglia che, come per altre specie di vite, presenta tre estremità dette anche "cuspidi".
Le sue origini sono riconosciute nelle zone dell'America settentrionale, anche se alcune varietà sembrerebbero originarie dell'Asia. Con il termine vite canadese, quindi, si intende una famiglia che comprende circa cinquanta varietà diverse, tutte caratterizzate dal portamento rampicante dell'arbusto, che può raggiungere anche i 15 metri di altezza e dalle tipiche foglie con andamento deciduo. I frutti sono bacche che raggiungono la piena maturazione in autunno inoltrato, assumendo un'intensa colorazione blu-violastra. Come vite ornamentale viene largamente utilizzata per rivestire pergolati, muri e strutture naturali o artificiali, grazie al suo fitto fogliame che assume un caratteristico ed intenso colore rossastro poco prima dell'autunno. La crescita è rigogliosa e veloce nonostante non necessiti, come vedremo, di particolari cure o attenzioni; tutte queste caratteristiche la rendono una pianta di elezione per quanto riguarda la scelta di rampicanti ornamentali sia da esterno che, in alcuni casi, da interno.
La vite canadese ben si adatta ad esposizioni soleggiate, anche se può benissimo trovare il suo habitat in situazioni meno soleggiate, fino all'ombra piena, condizioni queste che però rendono sfavorevole la produzione di fiori e di frutti, anche se, vista la funzione ornamentale caratteristica delle foglie, non risulta essere un danno importante.
Ben si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché questo sia ricco di sostanze organiche , di cui è particolarmente avida; un buon drenaggio poi, aiuta la pianta a crescere più rigogliosa.
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Per quanto riguarda il bisogno di acqua, la vite canadese non ha particolari esigenze: possono essere sufficienti le acque piovane anche se, specialmente per quelle coltivate in vaso, devono essere previste delle innaffiature durante i prolungati periodi di siccità. A questo proposito è bene ricordare che le piante coltivate in vaso, per loro natura, non possono espandere le radici in profondità nel terreno, alla ricerca di un terreno più umido e ricco di sostanze organiche: in questi casi dunque, è buona norma intervenire più spesso con le innaffiature, arrivando anche ad un paio di interventi la settimana nella stagione estiva.
Allo stesso modo dobbiamo pensare ad interventi differenziati per quanto riguarda la concimazione: partendo dal principio per cui la vite canadese necessita di molte sostanze organiche per nutrire i lunghi tralci di cui è composta, dovremo prevedere numerosi interventi in più per quelle piante coltivate in vaso. In entrambi i casi, ovvero la coltivazione in terra e quella in vaso, il primo intervento di concimazione è da effettuarsi con la messa a dimora, interrando del letame maturo ai piedi della pianta; questa operazione può essere ripetuta ogni autunno, per permettere alla pianta di rigenerarsi ed affrontare bene il periodo invernale ed il delicato momento della gemmazione. Se non avete a disposizione del concime organico maturo, potete in alternativa utilizzare un concime granulare bilanciato: l'importante è che sia a lenta cessione.
Da marzo ad ottobre, ovvero durante la stagione vegetativa, potete prevedere degli interventi di concimazione mensili: aggiungete all'acqua di innaffiatura del concime liquido per piante verdi, prestando però particolare attenzione al titolo in azoto, essendo quest'ultimo il principale responsabile dello sviluppo del fogliame, caratteristica peculiare per questo tipo di rampicante ornamentale.
L'impianto viene eseguito nel periodo autunnale, evitando le giornate particolarmente fredde: non vi sono particolari differenze per quanto riguarda le procedure da seguire rispetto alla scelta tra l'impianto in vaso o in terra. Si suggeriscono le seguenti norme generali:
1. conca dell'impianto (buca nel terreno o vaso) ampia almeno il doppio rispetto al pane che contiene le radici;
2. alla base sistemare uno strato di 3-5 cm di ghiaia, per assicurare un buon drenaggio;
3. alla ghiaia far seguire uno strato di 3-4 cm di letame maturo;
4. far seguire al letame uno strato di terriccio;
5. sistemare sopra il terriccio la pianta e coprire il vaso o la buca di terra fino a coprirla; compattarla leggermente e procedere con una lieve innaffiatura.
Come tutte le viti, la vite canadese non soffre gli interventi di potatura, nemmeno quelli più drastici; si differenziano almeno due interventi: una potatura primaverile, che privi la pianta di tutti quei tralci che risultino essere stati danneggiati dal freddo; una potatura autunnale volta a spingere la pianta a produrre nuovi tralci nella successiva primavera e, conseguentemente, a mantenere la forma scelta nel tempo.
I metodi di propagazione e moltiplicazione sono vari e si differenziano a seconda del tipo di stagione scelta: in tarda primavera-estate è possibile procedere per talea, avendo l'accortezza però di scegliere parti di ramo non ancora completamente lignificate; se scegliete il periodo di fine estate, procedete per propaggine, mentre se avete a disposizione i semi, ottenuti dai frutti dell'anno precedente, metteteli a dimora in primavera, oppure fateli germogliare in semenzaio a partire da metà febbraio.
La vite canadese è una pianta abbastanza resistente: i principali patogeni sono rappresentati da funghi e parassiti. Per quanto riguarda le malattie da fungo, la maggiore fonte di preoccupazione è rappresentata dall'oidio, che si manifesta come una patina biancastra visibile sulle foglie, che in breve si deformano. Oltre alle cure, generalmente a base di zolfo, è necessario rimuovere le parti colpite, per evitare che la malattia si propaghi alle zone circostanti, compromettendo così la struttura della pianta stessa; si capisce come in questi casi la tempestività sia di vitale importanza. Un altro fungo che può colpire la vite canadese è la peronospora, che causa la necrosi delle foglie, con conseguente caduta precoce. Il principio attivo utilizzato contro questo fungo è a base rameica, come la poltiglia bordolese utilizzata nella cura delle viti da vino.
Per quanto riguarda i parassiti, la vite canadese è generalmente afflitta da afidi (i comuni pidocchi delle piante) e dalla cocciniglia. In entrambi i casi esistono validi sistemi naturali per scongiurare vere e proprie infestazioni parassitoidi. Vale comunque la regola di eliminare i tralci maggiormente infestati al fine di evitare pericolose contaminazioni delle zone circostanti.
Oltre ad essere un rampicante dalle notevoli proprietà ornamentali, la vite canadese ha delle speciali proprietà che vengono sfruttate in omeopatia e fitoterapia. Le gemme di questa pianta infatti vengono utilizzate per produrre dei macerati, nello specifico dei macerati glicerici ottenuti dalla macerazione dei germogli. Questi preparati vengono utilizzati come rimedio contro i problemi del sistema osteoarticolare, in pratica vengono utilizzate per infiammazioni a livello di braccia, gambe, ossa ed articolazioni in genere.
I preparati a base di vite canadese sono conosciuti da poco in omeopatia ma molte persone le stanno utilizzando per porre rimedio a piccoli disturbi di tipo infiammatorio come leggere artriti, spondiliti e altri fenomeni infiammatori.
Per curarsi con i macerati di vite dovremo utilizzare le gocce ed assumerle per via orale in una posologia differente a seconda del disturbo che abbiamo e delle indicazioni che ci danno in erboristeria.