Fagioli - Phaseolus
Fagioli, fagiolini, taccole, si tratta della stessa verdura, ovvero di piante che producono grossi baccelli commestibili; nel caso dei fagioli, ma anche dei piselli, il baccello è coriaceo, quindi si mangiano i semi in esso contenuti; nel caso di fagiolini e taccole invece, il baccello è tenero e carnoso, si può quindi consumare, previa cottura ovviamente, praticamente i fagioli vengono raccolti quando il seme è quasi maturo, i fagiolini e le taccole invece vengono colti quando il seme è ancora immaturo, e quindi il baccello ancora carnoso. Le piante di fagioli, il cui nome botanico è Phaseolus, appartengono alla grande famiglia delle fabacee, o leguminose; in Europa si coltivano da millenni i Phaseolus, anche se i primi fagioli coltivati sul nostro continente sono di origine Africana, mentre la maggior parte dei fagioli coltivati oggigiorno sono ibridi di specie di origine Americana. Con l'arrivo delle prime piante al seguito dei conquistadores, i fagioli africani vennero soppiantati in coltivazione, in quanto i cugini americani sono molto più produttivi.
In vivaio abbiamo a disposizione centinaia di varietà ibride di fagioli, come detto prima alcuni sono destinati alla produzione di semi, i veri e propri fagioli, che possono venire essiccati o congelati; altri invece sono destinati alla produzione del baccello, che viene mangiato intero, senza estrarne i semi.
La coltivazione di fagiolini e taccole avviene nello stesso modo, visto che si tratta della stessa pianta, soltanto di varietà differenti. Come avviene per altre fabacee, anche i fagioli vivono in simbiosi con batteri azotofissatori, quindi la loro coltivazione tende ad arricchire il terreno; esistono infatti varietà di fagioli che vengono coltivate soltanto come sovescio: a maturazione dei frutti viene rilavorato il terreno, mescolando le piante al terreno stesso, per arricchirlo. Prima di porre a dimora i Phaseolus è importante comunque lavorare a fondo il terreno, arricchendolo con dello stallatico ben maturo; la semina avviene in genere ai primi tepori primaverili, tra marzo- aprile.
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Si lavora il terreno dell'appezzamento preparando delle postarelle poco profonde, a distanza tra di loro di circa 40 cm, con distanza di circa 50 cm tra le file; in ogni postarella si pongono 3-5 semi, si copre con il terreno e si annaffia abbondantemente; la germinazione avviene in un terreno abbastanza umido. Quindi è fondamentale annaffiare l'appezzamento anche quando si è soltanto seminato, per poi continuare quando saranno germogliate le piante. Annaffiamo solo quando il terreno è ben asciutto. Periodicamente zappettiamo il terreno attorno alle giovani piante, per smuoverlo e rimuovere le piante infestanti. La fioritura avviene nell'arco di un paio di mesi, e continua per alcune settimane; quindi avremo una produzione di frutti continuativa per circa un mese, che matureranno a scalare. Per ottenere un migliore raccolto è bene rimuovere periodicamente i baccelli già grossi e turgidi, in modo che la pianta impieghi e sue energie per sviluppare i baccelli ancora piccoli. Se la raccolta avviene in ritardo i baccelli tendono a disseccare; nel caso dei fagiolini inoltre, baccelli eccessivamente maturi tendono a divenire coriacei, e in tal caso vanno utilizzati come fagioli, ovvero estraendone soltanto i semi.
Le piante di fagiolo sono rampicanti, tendono a svilupparsi per almeno un paio di metri; se coltiviamo fagioli rampicanti è fondamentale disporre tra le file della rete da orto per rampicanti, in modo che le piante possano aggrapparvisi durante il loro sviluppo.
Per chi non ama le piante di grandi dimensioni esistono numerose varietà nane: invece di uno sviluppo rampicante, presentano uno sviluppo arbustivo, producendo una vegetazione bassa e tondeggiante. Si ottiene così uno sviluppo più compatto, e meno lavoro in fase di preparazione dell'appezzamento, visto che non necessitano di reti o tutori; i baccelli però, invece di svilupparsi in alto, saranno tutti a livello del terreno, richiedendo quindi un maggiore sforzo in fase di raccolta rispetto ai fagioli rampicanti.
Per quanto riguarda fagiolini e taccole in genere si tende a seminare a scalare nuove piante nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno; seminando ogni 15-20 giorni; in questo modo la raccolta avviene da giugno fino a fine agosto.