Cachi
Il Cachi è conosciuto anche come Kaki o Caco ed il suo nome scientifico è Diospyros Kaki. È una pianta da frutto coltivata in Cina da oltre 2000 anni, il cui nome tradotto in greco significa grano di Zeus. Il Cachi si è diffuso in Europa alla fine dell’Ottocento ed è l’ultimo frutto in natura ad essere raccolto prima che cominci l’inverno. In estremo Oriente è coltivato da secoli a livello industriale e la sua massima diffusione in Italia è iniziata nel dopoguerra. È un albero da frutto che cresce spontaneamente all’aperto e nei giardini e può raggiungere i 15 metri di altezza. Viene coltivato in molte varietà e i frutti vengono venduti nei negozi; la varietà Diospiro è una delle più note e produce frutti particolarmente gustosi e dolci. Il Caco non ha bisogno di irrigazioni particolari, anzi, cresce bene anche se non viene annaffiato perché gli bastano la pioggia e l’umidità che trova in natura. Il suo ambiente preferito è caldo e temperato e nelle zone particolarmente siccitose ha bisogno di essere annaffiato regolarmente se il terreno è eccessivamente arido. Una bella annaffiata in tutto il fusto e sui rami non farà che bene all’albero, specialmente durante la stagione calda.
Il Caco non ha bisogno di essere annaffiato se si trova in una zona favorevole al suo sviluppo e non necessita di particolari accorgimenti per farlo prosperare e riempire di frutti in autunno. Viene coltivato a livello industriale per la vendita dei frutti e a livello amatoriale per lo stesso scopo, il frutto è squisito ed è ricco di elementi nutritivi benefici per la salute. Il cachi gradisce le estati calde e non teme gli inverni freddi, ma non ama per niente le gelate né la siccità. I frutti sono molto delicati e si possono danneggiare con il vento o la grandine, che li può rompere facendo sviluppare funghi e marciume. La pianta deve essere messa a dimora in autunno e nel giro di tre anni raggiungerà una bella dimensione e comincerà a produrre frutti gustosi. È preferibile piantarla in una zona riparata dal vento ed acquistare un esemplare già innestato alto almeno un metro. In zone d’alta montagna particolarmente fredde si deve proteggere l’alberello dalle gelate perché altrimenti morirà prima di crescere; a questo scopo è bene pacciamare il terreno in maniera che non congeli e usare dei teli appositi dove avvolgere la chioma del cachi quando la temperatura scende sotto zero.
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Le teorie sulla concimazione del Cachi sono diverse, perché la pianta produce ottimi frutti anche senza bisogno di fertilizzanti. Volendo incrementare lo sviluppo dell’albero e soprattutto la quantità di succosi frutti, un aiuto valido è una concimazione con un prodotto ad alto contenuto di azoto da somministrare in primavera e in autunno. Per la crescita di molti frutti ci vuole un prodotto ricco di microelementi essenziali da somministrare in primavera. Negli altri periodi dell’anno non occorre dare concime, l’albero non ne ha bisogno per crescere meglio, anzi, troppo nutrimento potrebbe danneggiarlo facendo sviluppare funghi e malattie. Il concime si può anche nebulizzate sopra l’albero e non solamente dare nel terreno, dipende dalle tipologie. In commercio i tipi di fertilizzante esistenti sono moltissimi e per trovare quello migliore per quest’albero da frutto bisogna recarsi in un negozio di Agraria piuttosto che di piante e fiori. Il Caco non è considerata una pianta ornamentale, sebbene sia molto bella da vedere e decorativa. È coltivata piuttosto come albero da frutto, quindi i rivenditori più opportuni per tutti i prodotti di cui necessita sono i negozi di Agraria.
Il Kaki prospera bene in aree calde e temperate, senza una particolare predilezione per il sole pieno o l’ombra. L’importante è preservarlo dal vento e dalle gelate, per il resto è un albero molto robusto nei confronti degli agenti atmosferici, un po’ più delicato per quel che riguarda parassiti e malattie. Il Cachi è una delle poche piante da frutto che non deve essere potata, se non per togliere le parti vecchie e secche. Quando i rami sono eccessivamente carichi di frutti e rischiano di spezzarsi, per sostenerli si possono usare delle corde, in maniera che raggiungano la piena maturazione prima di essere raccolti. Se non si raccolgono cascheranno a terra rompendosi e marcendo nel giro di pochissimo tempo. I frutti sono delicatissimi ed anche la raccolta va fatta al momento opportuno. Basta che un frutto si rompa per qualche motivo che viene immediatamente attaccato dai parassiti e non sarà più commestibile. Molti animali gradiscono i Cachi, ma con un antiparassitario i frutti diventerebbero velenosi anche per l’uomo. La botrite, conosciuta comunemente come muffa grigia, è un fungo abbastanza frequente che colpisce i frutti se l’estate è stata piuttosto umida e piovosa.