Concimazione orto
L'orto può essere fertilizzato con concime organico naturale che risulta migliore rispetto a quelli chimici che alterano gli equilibri biologici ed impoveriscono il terreno a lungo andare.
Il concime organico, cioè il letame degli animali, il compost, la cenere di legna e anche il sangue secco di animali, lascia il terreno soffice e drenato garantendo tutti gli elementi nutritivi necessari al terreno.
A seconda del tipo di pianta si deciderà quando e come concimare visto che le esigenze nutrizionali sono diverse anche in base alla durata del processo produttivo.
Durante la crescita, le piante vanno fertilizzate costantemente nei modi e nelle quantità specificate per ogni specie diversa per evitare l'insorgenza di malattie e di diseccamento. Il periodo ideale è a fine autunno o inizio inverno: il terreno dopo essere stato arato, dovrà essere ripulito da eventuali radici di vecchie colture e quindi dovrà essere interamente concimato per creare un fondo fertile fino a 40 cm di profondità e poi si rastrellerà tutta la superficie. Il concime di questo primo processo dovrà contenere alti livelli di azoto sia che si utilizzi del concime organico sia quello granulare a lento rilascio nel tempo. A primavera poi, prima della semina si deve dissodare il terreno e lo si arricchirà con ulteriore concime. Nel periodo di fioritura sarà ideale poi utilizzare del letame per arricchire il terreno di fosforo e quindi per incrementare la crescita degli ortaggi in qualità e quantità.
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Ci sono concimi di vario tipo anche in base ai tempi di rilascio dei sali minerali nel terreno: i concimi a pronto effetto rilasciano le sostanze nutritive in brevissimo tempo (poche ore o pochi giorni), invece quelli a lento rilascio hanno bisogno di qualche settimana fino alcuni mesi per avere efficacia chimica.
I concimi a mobilità veloce si possono disciogliere anche nell'acqua per irrigare il terreno, mentre quelli scarsamente mobili bisogna metterli a contatto con il terreno in prossimità delle radici.
Ci sono poi i concimi minerali, quelli chimici e i misti organici adatti alle coltivazioni agricole di tipo intensivo e per colture specifiche; quelli granulari, in polvere o liquidi.
Per la concimazione organica si utilizzano invece concimi naturali come quelli animali, vegetali, misti che hanno zero impatto sull'ambiente e sulla salute.
Il concime più utilizzato rimane il letame proveniente dagli escrementi di animali, misto ad erba secca e paglia fermentati tutti assieme, il più comune è quello bovino adattissimo alla concimazione di terreni sabbiosi; ed a seguire il compost che è un insieme di verdura e frutta non più utilizzabile, rami, erba tagliata e torba; entrambi questi due tipi di concime svolgono un'azione nutritiva del terreno in tempi piuttosto brevi, sollecitando anche la crescita degli ortaggi. Una buona concimazione fatta con il letame è di 3 o 4 quintali di letame maturo per ogni 100 mq di superficie orticola.
Per evitare però fastidi con il vicinato (per gli odori spiacevoli) un degno sostituto dei principali concimi è lo stallatico pellettato, perfetto per ogni tipo di coltivazione ma soprattutto per orti e giardini e per colture in vasi. La sua principale caratteristica è quella di riequilibrare il PH del terreno, rendendolo meno acido.
Per fortuna i pesticidi vengono utilizzati sempre meno e sono state introdotte dai contadini alcune piante da sistemare vicine agli ortaggi, che ospitano insetti o animaletti che mangiano i parassiti indesiderati, evitando così l'inquinamento.
Per ripristinare l'equilibrio delle sostanze nel terreno si utilizza sempre più il metodo della rotazione delle colture in modo da lasciare il tempo al terreno ed ai suoi principi nutritivi e chimici di rigenerarsi.
Per creare e mantenere un orto biologico ci vuole forse un po' di impegno in più e costanza ma il vantaggio è quello di avere sempre ortaggi freschi, senza pesticidi e quindi benefici per l'organismo ed il totale rispetto dell'ambiente, con un notevole risparmio in denaro.
Si ristabilisce anche il contatto con la natura in quanto per la coltivazione si seguono i cicli naturali della terra.
L'area da coltivare dovrà essere riparata dalle intemperie nel periodo invernale e molto soleggiata in primavera ed estate.
Per eliminare invece i parassiti senza l'utilizzo di pesticidi basta utilizzare delle semplici regole offerte dalla natura: le erbacce non vanno strappate perché contribuiscono a mantenere l'equilibrio ecologico; lo stesso vale per l'ortica, che tiene lontani molti parassiti ed insetti dannosi ed invece è bene lasciare proliferare coccinelle, libellule, api e lombrichi che elimineranno qualsiasi parassita indesiderato.