Orti e giardini

vedi anche: Orto

Orti e giardini

Creare e curare orti e giardini non è solo un passatempo ma un modo per ristabilire quel rapporto con la natura che i moderni stili di vita contribuiscono gradualmente ad affievolire.Lavorare il terreno, allestire un giardino, coltivare le piante ed effettuare tutte quelle operazioni necessarie al corretto mantenimento di uno spazio verde nel rispetto della biodiversità richiede tempo, fatica, conoscenza delle piante e delle tecniche di giardinaggio nonché la disponibilità degli attrezzi e utensili necessari a svolgere il lavoro del giardiniere.Realizzare un buon raccolto, coltivare piante e fiori proteggendoli dai parassiti e dagli agenti atmosferici per vederli crescere sani è certamente gratificante ed è il modo con il quale la natura ripaga degli sforzi e dell'impegno profusi.
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Le operazioni da realizzare per orto e giardino

orto Negli orti o giardini c'è sempre qualcosa da fare; sono tante le operazioni da eseguire e gli accorgimenti da osservare per evitare spiacevoli inconvenienti in grado di vanificare in poco tempo un lavoro durato mesi.Preparare il terreno, seminare, impiantare, innestare, proteggere le piante dai parassiti, dal vento e dal gelo, predisporre i sistemi di irrigazione più adatti, costruire serre, eliminare le erbacce ecc. sono tutte operazioni da eseguire scrupolosamente e che rientrano nella ordinaria manutenzione di un orto o un frutteto. Prendersi cura del proprio spazio verde significa comunque amare la natura, rispettare la biodiversità e comprendere la necessità di salvaguardare gli equilibri degli ecosistemi circostanti. Ecco perché l'arte del giardinaggio è sempre più eco sostenibile ovvero orientata all'uso di metodi naturali e sostanze non inquinanti.Solo rispettando questi principi sarà possibile godere di prodotti biologici salutari e nutrienti.

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Lavorare e migliorare il terreno

lavorare il terreno Il terreno è un elemento primario necessario alla crescita e allo sviluppo di qualsiasi specie vegetale.Esso contiene le sostanze organiche di cui le piante hanno bisogno per vivere. Le radici non solo traggono nutrimento dal terreno ma si ancorano ad esso provvedendo a rimescolarlo frantumandone le zolle, i sassi e le rocce creando così nutrimento per altre specie di piante.Spesso nelle coltivazioni intensive il terreno esaurisce le sue proprietà nutritive trasformandosi in terriccio inerte che può essere reso fertile soltanto artificialmente con l'uso di sostanze chimiche.Il terreno contiene infatti dei microorganismi capaci generare nutrimento sia per le piante che per altri organismi come insetti e lombrichi.Essi sono infatti in grado di decomporre le particelle di materia organica morta trasformandole in sostanze nutritive. Questi microrganismi insieme alle foglie e ai residui vegetali compongono la parte biologica del terreno importantissima nello strato superficiale del terreno di un giardino perché responsabile della corretta crescita delle piante.Nei terreni incolti tale componente è presente naturalmente mentre ai terreni poveri può essere aggiunto in superficie del letame o del compost un particolare terriccio ottenuto mischiando resti di piante e ortaggi.Ma il terreno è composto anche da minerali e sostanze inorganiche come sabbia e ghiaia che opportunamente mischiati ai fattori organici determinano la giusta compattezza e il corretto drenaggio ovvero la quantità d'acqua di cui le radici possono disporre.E' opportuno quindi aggiungere sabbia e ghiaia ad un terreno troppo compatto e contenente un'elevata componente biologica mentre al contrario i terreni eccessivamente permeabili vanno arricchiti con il compost. Un importante parametro da considerare per la scelta del tipo di piante da coltivare riguarda il pH ovvero la determinazione delle caratteristiche acide o alcaline del terreno.Un terreno acido si riconosce dall'eccessiva presenza di flora selvatica.L'acidità tipica dei terreni calcarei può essere sfruttata dal giardiniere a proprio vantaggio attraverso la coltivazione di piante specifiche come il Pieris, la Kalmia, l'acero giapponese e il Liquidambar.


L'irrigazione delle piante

irrigazione piante Fornire la giusta quantità d'acqua alle proprie piante non è per niente facile specie nei mesi estivi quando l'eccessivo caldo e la siccità rendono il terreno arido mettendo a rischio la vita delle piante più delicate.A volte è necessaria tanta esperienza per mettere a punto il sistema di irrigazione più adatto proprie esigenze.Fortunatamente in commercio ci sono tantissimi prodotti (irrigatori, pistole, lance, tubi di varie dimensioni, prese, raccordi ecc.) utili a chi intenda costruire un sistema di irrigazione superficiale automatizzato all'interno del proprio orto o giardino.E' ovvio che bisogna sapere qual'è la giusta quantità d'acqua da fornire periodicamente ad ogni pianta (di norma 15 litri ogni 3 giorni per piante di medie dimensioni ovvero un litro e mezzo di acqua per metro cubo di chioma) e l'esatta dimensione dello spazio da irrigare in modo da evitare sprechi.Con l'aiuto di pistole e lance si possono raggiungere i punti meno accessibili come la cima della chioma degli alberi mentre con l'ausilio di irrigatori è possibile bagnare uniformemente anche terreni molto ampi.Per i più esigenti esiste la possibilità di realizzare impianti interrati un pò più costosi e di norma realizzati con l'aiuto di tecnici specializzati.Questi particolari impianti di irrigazione sono caratterizzati dalla presenza di irrigatori a scomparsa che emergono dal suolo solo quando viene aperto il flusso dell'acqua.



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