Piante orto

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Piante da orto

Le proprietà benefiche per la salute proprie delle verdure coltivabili nei nostri orti non sono l' unica peculiarità che contraddistingue questo genere botanico.

In primis, la numerosa varietà di specie di cui si compone, adattabili alle condizioni climatiche e alle esigenze colturali più varie, ne permette la coltivazione in tutti i periodi dell'anno, compresa la stagione invernale, consentendoci allo stesso tempo di ottenere prodotti di ottima qualità anche con un minimo dispendio di cure e attenzioni. In secondo luogo, il gusto forte o delicato, dolce o amarognolo e i colori così differenti caratteristici delle varie specie permette di dare sempre ai nostri piatti un tocco di squisita originalità. Non dobbiamo tralasciare, infine, la grande abbondanza di principi e sostanze particolari contenuti in molti ortaggi, che ne consente l'utilizzo nei campi più disparati, da quello cosmetico-fitoterapico a quello antisettico, a quello repellente contro gli insetti. Varie famiglie botaniche sono rappresentate nel novero delle piante da orto, ma quelle che comprendono il maggior numero di specie sono le Solanacee, le Ombrellifere, le Crucifere, le Composite e le Liliacee.

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Le Solanacee

patate Comprendendo al suo interno alcuni fra gli ortaggi più colorati e ricchi di vitamine A e C, la famiglia delle Solanacee annovera specie assai comuni e di facile coltivazione.

Fra queste ricordiamo:

il pomodoro, vero re della cucina mediterranea, pianta perenne originaria dell'America meridionale dalla quale venne trasportata in Europa nel 1540, e i cui frutti sono costituiti da bacche verdi o rosse ricoperte da una buccia liscia e resistente. Numerose sono le varietà che contraddistinguono questo ortaggio, che possiamo classificare sia in base alla forma, rotonda, allungata oppure ovale, sia in base all'utilizzo, da salsa o insalata;

la patata, anch'essa importata dall'America, tubero largamente usato in cucina che per secoli divenne un ingrediente fondamentale nell'alimentazione delle classi più povere. La versatilità di questi ortaggi fa si che possano essere consumati a pezzi o interi, con o senza condimento, con o senza buccia, ma sempre dopo la dovuta cottura, procedimento che permette agli amidi in essi contenuti di scomporsi e renderli più digeribili;

la melanzana, che produce frutti in forma di bacca, di grandi dimensioni e forma ovale più o meno allungata, di colore viola ma anche bianco. E' una pianta a produzione estiva molto sensibile alle temperature rigide e pertanto la sua coltivazione si concentra sopratutto nelle regioni del centro e del sud Italia, dove il suo uso in cucina è molto apprezzato;

il peperone, altro ortaggio originario del Sudamerica (Brasile), che giunse in Europa solo a metà del 1500. La pianta del peperone è un arbusto dalle foglie verdi e lucide con singoli fiori bianchi e che produce frutti in bacche carnose e cave, verdi all’inizio, che poi con la maturazione diventano gialle o rosse.

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Le Ombrellifere

finocchio La famiglia delle Ombrellifere, alla quale appartengono circa 3000 specie per la maggior parte erbacee, annovera anche alcune piante ortive di grande diffusione tra cui:

la carota, ortaggio con fusto diritto e ramificato e fiori di colore bianco-rosato, raggruppati nelle cosiddette ombrelle. Pur presente in diverse varietà classificate a seconda del colore e della forma del fittone radicale, cioè la parte commestibile, la più conosciuta è quella a radice arancione, ricchissima di vitamina A;

il finocchio, pianta originaria probabilmente dell’Asia Minore, già conosciuta fin dai tempi antichi e diffusa nell’intera area del Mediterraneo. Il finocchio coltivato è di gusto dolce e il suo utilizzo in cucina è limitato alla spessa guaina bianca che si sviluppa alla base della pianta, alta circa 60-80 cm;

il prezzemolo, pianta a ciclo biennale originaria dell'area del Mediterraneo. Con un'altezza dai 15 agli 80 centimetri, il prezzemolo presenta foglie di un bel verde intenso, che a seconda della varietà possono essere piatte o ricce. In cucina esso insaporisce una gran varietà di piatti ma va consumato crudo, altrimenti perde sapore;

il sedano, altra pianta biennale originaria dell'area mediterranea, con fiori bianco-verdastri e altezza compresa fra 30 e 90 cm a seconda della varietà. La più diffusa fra queste è quella dolce, di cui si consumano i lunghi piccioli fogliari, i gambi o coste. Questo ortaggio è considerato un buon depurativo, diuretico e valido alleato nelle diete disintossicanti e dimagranti.


Piante orto: Le Crucifere, le Composite e le Liliacee

lattuga Di grande importanza per l'alimentazione, dato che ne è stata ampiamente dimostrata la spiccata attività antiossidante e antitumorale, la famiglia delle Crucifere annovera tra le sue specie:

il cavolfiore, dall'aspetto rotondeggiante e di cui si consuma l'infiorescenza biancastra e compatta;

Il cavolo cappuccio, composto da foglie spesse ricce oppure lisce sovrapposte l'una all'altra in forma di palla e che viene utilizzato per la preparati dei crauti;

la verza, pianta biennale abbastanza resistente al freddo, formata da un fusto eretto e numerose foglie abbastanza grosse che formano una struttura globosa e compatta;

il cavolo broccolo, altra biennale che si presenta con fusto corto, fiori biancastri e infiorescenze di colore verde intenso. Sono proprio queste ultime, quando non sono ancora mature, che vengono utilizzate a scopo alimentare.

Alla famiglia delle Composite, che comprende nel complesso circa 20000 specie appartengono ortaggi molto comuni tra cui:

la lattuga, pianta biennale presente in tantissime varietà, da quella liscia più comune alla Romana e alla Gentile;

il radicchio,di un bel colore rosso brillante, con il suo caratteristico gusto amarognolo e la consistenza croccante, disponibile nella stagione invernale.

Anche le Liliacee sono degnamente rappresentate nell'orto dalla cipolla, coltivata già da tempi antichissimi, di gran lunga uno degli ortaggi più comuni e dall'aglio, bulbo apprezzatissimo per le sue proprietà benefiche per la salute.


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