Kumquat - Fortunella margarita - Forunella margarita
I Kumquat sono degli agrumi di origine Cinese e giapponese, coltivati in Italia spesso soltanto per scopo ornamentale; il nome botanico è fortunella, ed il genere conta alcune specie, anche se in Italia Fortunella margarita, con frutti ovali, è di gran lunga la più diffusa. I kumquat sono arbusti sempreverdi, a crescita lenta, ben ramificati, che con il tempo possono diventare piccoli alberi, alti 4-5 metri al massimo. I fusti sono sottili e spesso arcuati, e possono presentare piccole spine dure ed acuminate.
In primavera ed estate produce piccoli fiori bianchi, molto profumati, che spesso si presentano in piccoli mazzetti, all'ascella fogliare; ai fiori seguono alcuni frutti, anche alcune decine su ogni singola pianta, di piccole dimensioni. Come dicevamo prima Fortunella margarita presenta frutti ovali, lunghi 3-5 cm, di colore arancio chiaro o giallo; Fortunella japonica invece produce frutti tondeggianti, simili a minuscole arance.
I frutti di kumquat presentano una polpa scarsamente succosa e spesso aspra, e una buccia molto aromatica e dolce, vengono quindi consumati interi. Si mangiano crudi, ma sono anche molto apprezzati per la preparazione di confetture; i kumquat sono ottimi per preparare canditi, con il frutto utilizzato intero.
I kumquat sono piante decisamente più rustiche rispetto ad altri agrumi, più diffusi in coltivazione in Italia; possono sopportare senza problemi temperature invernali vicine ai -10°C, anche per periodi prolungati di tempo. Questo perchè, mentre limoni ed arance continuano il loro ciclo vegetativo anche in inverno, i kumquat nei mesi autunnali ed invernali maturano i frutti, ma sospendono la produzione di fiori e germogli, entrando quindi in un periodo di semi riposo vegetativo.
Si coltivano in luogo soleggiato, o semiombreggiato, ben ventilato, e con un terreno ricco e soffice, non eccessivamente alcalino.
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Molto spesso i kumquat vengono coltivati in vaso, anche perchè le dimensioni ridotte dei frutti permette di innestare questi frutti su alberi in miniatura, alti anche soltanto 50-80 cm.
In effetti questi agrumi ben si presterebbero anche alla coltivazione in piena terra, in gran parte della penisola. Necessitano di annaffiature da aprile a settembre- ottobre, mentre è possibile sospendere le annaffiature durante i mesi freddi.
A inizio primavera spargiamo ai piedi dell'arbusto dello stallatico maturo, o del concime granulare a lenta cessione, specifico per agrumi.
Nonostante si tratti di una pianta rustica, nelle zone con inverni decisamente molto rigidi, è bene coprire la pianta in inverno con del tessuto non tessuto, oppure posizionarla in un'aiola soleggiata, vicina alla casa, che la protegga dal vento invernale.
Sono piante piuttosto resistenti che riescono a resistere anche agli sbalzi climatici. Nel caso di coltivazione in zone calde e con poca umidità, i Kumquat possono venire attaccati da cocciniglie e ragnetti rossi. Per l'eliminazione del problema, più comune negli esemplari in vaso, è possibile utilizzare appositi prodotti insetticidi, a base di piretro. Per debellare il ragnetto rosso può essere sufficiente aumentare il grado di umidità, fattore non tollerato da questi parassiti. Le piante di questa varietà possono anche mostrare segni di clorosi ferrica a causa di un terreno scarsamente ricco di elementi nutritivi. Per questo è bene, nella stagione che va dalla primavera all'estate, intervenire con regolarità con la fornitura di concime.