Caprifoglio - Lonicera
Il genere lonicera comprende circa duecento specie di arbusti, a foglia caduca o sempreverde, diffusi in natura in Europa, in Asia e in nord America; si tratta di piante decisamente molto diverse a seconda della specie; in generale in giardino si utilizzano due grandi gruppi di lonicere:
- Le lonicere rampicanti: spesso a foglia caduca, molto vigorose, quasi infestanti, che producono in primavera o in estate fiori profumatissimi.
- Le lonicere arbustive: generalmente a foglia sempreverde, si utilizzano per formare siepi o come esemplari singoli, ne esistono anche varietà nane, particolarmente apprezzate.
La lonicera rampicante più conosciuta è il caprifoglio, lonicera caprifolium, originario dell'Europa, in Italia viene utilizzato come pianta tipo del genere, e infatti spesso in vivaio le lonicere rampicanti vengono tutte chiamate comunemente caprifogli. Si tratta di rampicanti vigorosi, con fusti volubili che si abbarbicano a qualsiasi sostegno trovino, oppure si sviluppano strisciati; oltre al caprifoglio, a foglie caduche, con profumati fiori bianco panna, in vivaio possiamo trovare anche la lonicera japonica, leggermente meno rustica, con fiori molto aromatici, e la lonicera sempervirens, di origine nord americana, con fiori di colore vivace.
La caratteristica saliente del caprifgoglio è sicuramente la vigoria e la lunga fioritura profumata, che dura per tutta l'estate.
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La coltivazione del caprifoglio è semplice, anche perchè in genere in vivaio si trovano specie e varietà ben adattate alla coltivazione in piena terra per tutto l'arco dell'anno; si pongono a dimora in un buon terreno fresco e ricco, in posizione soleggiata, avendo cura di mantenere il piede della pianta leggermente ombreggiato, come si trattasse di una clematide.
Le piante a dimora da tempo si accontentano delle piogge, mentre i rampicanti di nuovo impianto possono necessitare di annaffiature durante la stagione calda, soprattutto in caso di siccità. A inizio primavera spargiamo ai piedi della pianta del concime granulare a lenta cessione, che garantirà il giusto tenore di concimazioni per tutta la bella stagione.
Spesso la vigoria di queste piante rende necessarie potature, che possono essere anche drastiche, poichè la pianta produce alcuni metri di vegetazione ogni anno.
Esistono esemplari e varietà di lonicera particolarmente delicati, ricordiamo di porli a dimora in luogo ben soleggiato, e di coprirli con dell'agritessuto all'arrivo dell'inverno.
Comunemente utilizzate come piante da siepe, le lonicere arbustive possono produrre fiori molto profumati, o anche piccoli fiori insignificanti, che emanano soltanto una leggera fragranza; alcune sono sempreverdi, caratterizzate comunque da piccole foglie coriacee; esistono anche varietà nane e varietà a foglia variegata o quasi gialla, molto decorative.
Le specie più diffuse sono Lonicera nitida e lonicera fragrantissima; la seconda, di origine asiatica, produce una fioritura intensamente aromatica.
Gli esemplari di caprifoglio si pongono a dimora in luogo ben soleggiato, si tratta di arbusti rustici, che, a seconda della specie e della varietà, possono raggiungere i 150-300 cm di altezza.
Sono in genere piante sempreverdi, rustiche e resistenti al caldo, al freddo alla siccità.
Appena poste a dimora necessitano di un buon terreno lavorato a fondo, e di annaffiature, in modo da evitare di lasciare il terreno secco a lungo, per favorire così lo sviluppo di un buon apparato radicale.
Le piante a dimora da tempo possono accontentarsi dell'acqua delle intemperie.
Le lonicere arbustive tendono ad avere uno sviluppo abbastanza disordinato, e difficilmente danno origine ad una siepe compatta, è quindi necessario potarle, in primavera inoltrata, dopo la fioritura; naturalmente se si desidera un aspetto meno formale e più naturale della pianta possiamo tranquillamente evitare di potarla poichè lo sviluppo annuale non è eccessivamente vigoroso, e la pianta difficilmente diviene ingombrante.
Esistono anche varietà a portamento strisciante, che vengono utilizzate come tappezzanti sempreverdi.