Melone - Cucumis melo
I meloni appartengono alla famiglia delle cucurbitacee, sembra che provengano dall'Africa o dall'Asia, anche se il luogo di origine è di difficile identificazione poichè si coltivavano in tutta l'area mediterranea già a partire dei tempi degli Egizi; anticamente veniva utilizzato come verdura, e consumato con aggiunta di sale o erbe aromatiche, comunque crudo.
Si tratta di una pianta annuale, con fusto strisciante o rampicante; generalmente le piante di melone vengono lasciate sviluppare a terra, evitando così di dotarle di appositi sostegni. Hanno grandi foglie ruvide e leggermente pubescenti, e producono innumerevoli fiori, anche se in genere pochissimi fiori portano poi al frutto; le piante di Cucumis melo hanno fiori maschili e femminili molto diversi tra loro, in particolare in genere i fiori femminili tendono a svilupparsi più tardivamente rispetto ai fiori maschili.
Il frutto è di grandi dimensioni, ovale o tondeggiante, con buccia liscia, rugosa o percorsa da sottili solchi; i meloni a maturazione invernale hanno buccia giallo oro e polpa bianca, quelli a maturazione estiva hanno polpa gialla o arancio, di tonalità e consistenza varia a seconda della varietà.
I meloni sono di coltivazione abbastanza semplice, consideriamo però che necessitano di una ottima insolazione e di moltissimo spazio: ogni Cucumis melo necessita di circa due metri quadrati a sua completa disposizione. Per questo motivo spesso non trova posto nei piccoli orti familiari. Si pone a dimora in primavera inoltrata, e i primi frutti si ottengono nell'arco di circa tre mesi; generalmente per favorire un maggiore sviluppo di fiori femminili si tende a cimare il fusto principale ed i fusti laterali, lasciando soltanto 3-4 foglie per ogni fusto, anche se sembra che questa prassi sia dovuta più alle tradizioni di coltivazione che a reali esigenze agronomiche.
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L'aiola dei meloni, come dicevamo prima, deve essere posta in luogo molto ben soleggiato, più sole la pianta riceve e più i frutti saranno dolci e saporiti.
Il terreno deve essere molto ben drenato, ricco e profondo: i meloni producono un ampio apparato radicale poco profondo, le sarchiature per rimuovere le piante infestanti devono essere perciò leggere e superficiali. Le piante di melone necessitano di annaffiature regolari, pur sopportando brevi periodi di siccità, evitiamo però di annaffiare se il terreno è ancora umido, e sospendiamo del tutto le forniture di acqua quando il frutto è prossimo alla maturazione, per mantenere la polpa più zuccherina. Il frutto è maturo quando attorno al peduncolo che lo tiene attaccato alla pianta sono presenti delle rughe, o quando addirittura il peduncolo si stacca dal frutto.
I meloni vengono consumati crudi, come frutto o anche in insalata; tipicamente in Italia si accompagnano i meloni al prosciutto crudo, di cui smorzano il gusto salino. Con la polpa del melone si preparano anche marmellate, la più famosa e gustosa viene preparata con il melone d'inverno, aromatizzata con limone e cannella.
Tutti sappiamo quale sia la principale problematica riguardante i meloni: troppo maturi tendono a divenire eccessivamente morbidi, poco maturi non sviluppano sufficiente gusto ed aroma per essere piacevoli al gusto. La scelta del melone è però abbastanza semplice, poichè a completa maturazione questi frutti emanano, anche al di fuori della buccia, il loro inconfondibile profumo dolce ed aromatico; quindi al mercato prendiamo in mano il nostro Cucumis melo, e odoriamolo: se sprigiona un buon profumo controlliamo che la buccia sia soda e non cedevole e quindi portiamolo a casa per gustarlo, preferibilmente freddo. Esistono oggi in commercio molte varietà di meloni, e molti venditori di frutta fanno in modo di garantirci meloni sempre al giusto punto di maturazione; esistono varietà di meloni a pasta soda e compatta, e varietà a polpa più fondente e morbida, è soltanto questione di gusti quali varietà scegliere.
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