Semina aglio
La semina dell'aglio è un'operazione semplice alla portata di tutti, compresi i più inesperti che non hanno mai fatto un orto. Basterà procurarsi l'aglio comunissimo che utilizziamo in cucina, scegliendo una qualità che riteniamo adatta alla nostra coltivazione. Possiamo improvvisare aspettando semplicemente il germoglio. Altrimenti potremo scegliere un prodotto biologico, sicuri in questo modo che non sia stato trattato con un prodotto che rallenta, appunto, il formarsi dei germogli. Lo spicchio, per germogliare, dovrà essere staccato dal bulbo e lasciato riposare. Nel giro di pochi giorni vedremo il germoglio verde che spunterà. A questo punto lo spicchio sarà pronto per essere interrato in una buchetta di pochi centimetri, senza esagerare con la profondità. La piantina crescerà e uscirà rapidamente dal suolo.
Seguendo le antiche regole della tradizione l'aglio andrebbe seminato nelle fasi di luna calante. Il periodo migliore per la messa a dimora è l'inverno. Quando avremo collocato gli spicchi col germoglio nella terra, procederemo con una prima moderata annaffiatura. Durante la vita della pianta non dovremo intervenire se non per eliminare le erbacce infestanti. L'aglio non necessita di irrigazioni abbondanti che, anzi, possono essere pericolose per la formazione di muffe e funghi che rovinano il bulbo. In tutte le regioni d'Italia, sia in pianura che in collina, le precipitazioni atmosferiche stagionali dovrebbero essere più che sufficienti. La pianta dell'aglio è molto resistente e tollera anche brevi periodi caratterizzati da siccità e caldo torrido. Con l'estate, ovviamente, potrà essere necessario un apporto idrico supplementare ma sempre facendo attenzione a non esagerare.
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Prima della semina dell'aglio prepareremo adeguatamente il terreno. Non è una pianta esigente e dovrebbe crescere anche soltanto con l'aggiunta di un po' di semplice compost casalingo purché ben decomposto. In alternativa potremo utilizzare del concime organico pronto o del letame maturo. Bisognerà aspettare che il terreno abbia assorbito completamente la fertilizzazione prima di procedere a piantare gli spicchi. Il contatto tra concime e bulbo potrebbe rovinare la pianta. Il terreno, dunque, sarà ben sciolto e permetterà alla parte sotterranea dell'aglio, quella che poi utilizzeremo in cucina, di crescere senza impedimenti in un substrato soffice. Dovremo assicurare alla pianta un buon drenaggio, verificando che la terra assorba completamente le precipitazioni atmosferiche filtrando l'acqua in eccesso senza pericolosi ristagni idrici.
La pianta dell'aglio può essere collocata a tutto sole per le coltivazioni che vengono fatte nelle regioni dove l'estate non è particolarmente calda. In caso contrario si può optare per una zona dell'orto dove i raggi solari diretti arrivano per alcune ore nell'arco della giornata. L'aglio può essere attaccato dalla peronospora, un fungo particolarmente aggressivo che ricopre l'apparato aereo della pianta. La prevenzione può essere fatta semplicemente evitando le irrigazioni inutili poiché l'umidità, oltre che un fattore di rischio, è un veicolo di trasmissione della malattia. In caso di patologia avanzata, per evitare di rovinare irrimediabilmente l'intero raccolto, si può ricorrere ad un prodotto antifungino specifico acquistabile nei negozi specializzati di giardinaggio e fai da te o presso i vivai.