Zolfo in agricoltura
Lo zolfo è un minerale che si presenta in natura sotto forma solida, dal colorito giallo intenso. La struttura molecolare è composta da 8 atomi ed è, in condizioni normali, un minerale piuttosto stabile. Nella tavola periodica degli elementi viene indicato con la lettera S. Si può trovare presso sorgenti di acqua calda, nelle solfare (giacimenti rilevabili nelle rocce sedimentarie) e nelle solfatare (la bocca del vulcano da cui fuoriescono gas e vapori). Legandosi con altri elementi, può dare vita a composti inorganici come il diossido solforoso (zolfo più ossigeno) e i sali solfiti e solfati. Lo zolfo detiene un ruolo importante nella struttura delle proteine, poiché legandosi agli amminoacidi ne assicura la stabilità della forma nello spazio. Presente nelle vitamine, si trova quindi anche nelle materie organiche, per questo può partecipare ai processi di fossilizzazione.
Lo zolfo in agricoltura viene utilizzato come fungicida, insetticida e concime. Allo stato puro e in polvere, viene impiegato per eliminare i funghi parassiti, poiché agisce sulle cellule disidratandole e impedendo al fungo di ricevere ossigeno, ma non va a intaccare la pianta, quindi non è tossico e può essere usato nelle coltivazioni come rimedio naturale. Il polisolfuro di calcio, un composto dello zolfo e del calcio, in forma liquida è usato per eliminare gli insetti che infestano le piante, come la cocciniglia. Il sale, nella forma di solfato di zolfo, è un elemento nutriente per le piante, che viene usato come concime poiché migliora la qualità dei raccolti. L'uso dello zolfo nell'agricoltura è collaudato da millenni, infatti già gli antichi greci ne conoscevano le qualità disinfestanti. Si può usare anche come misura preventiva contro le infestazioni.
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Lo zolfo in natura è allo stato solido, ma è possibile lavorare il minerale in base ai diversi usi per cui viene impiegato. In commercio infatti, si possono trovare 3 diverse forme di zolfo lavorato: in polvere secca, in povere bagnabile e liquido. Le polveri secche si usano direttamente, e possono essere a bassa concentrazione di zolfo, raffinate, o unite con nerofumo da grassi vegetali, per un'azione più aggressiva. Le polveri bagnabili sono granuli sottoposti a procedimenti chimici che li rendono utilizzabili insieme ai liquidi aggiunti successivamente. I liquidi sono molto utilizzati per la facilità con cui si possono distribuire nelle coltivazioni industriali. Il minerale può essere utilizzato su moltissime coltivazioni, all'aperto o nelle serre. Non è possibile utilizzarlo in casa. Si ricorda che l'azione dello zolfo è inversamente proporzionale alla presenza di umidità.
Lo zolfo è un minerale naturale e il suo riutilizzo nella lavorazione della terra non è particolarmente dannoso per l'ecosistema. Basso pericolo anche per l'uomo e i mammiferi in generale. Esistono tuttavia alcune specie di insetti non dannosi che risentono dell'uso dello zolfo e si tratta degli imenotteri, degli acari fitoseidi, dei miridi e degli antocoridi. Anche sulle piante l'impatto non è tossico, poiché l'azione dello zolfo non è penetrativa, infatti può essere utilizzato in quasi tutte le coltivazioni, salvo che per alcuni alberi da frutta. Va evitato per alcune specie del melo, del pero, del pesco e non va mai usato su nessuna specie di albicocco. Lo zolfo è un minerale piuttosto stabile, ma in presenza di alte temperature può diventare nocivo per le piante, perciò è consigliabile effettuare i trattamenti nelle ore più fresche della giornata, per non rischiare di danneggiare i raccolti.
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