Asparago - Asparagus officinalis
Si tratta di una tra le verdure più insolite e dal sapore molto particolare, l'abitudine al consumo degli asparagi giunge dal tempo dei romani, che ne coltivavano in grandi quantità. L'asparago è costituito dai germogli ben sviluppati di un pianta erbacea semisempreverde, originaria delle zone costiere mediterranee ed europee; essendo una pianta perenne le aiole in cui si coltivano gli asparagi saranno a questo destinate per lungo tempo: una asparagiaia ben coltivata può produrre per almeno una decina di anni. Il nome botanico della varietà conosciuta da tutti per la sua coltivazione come pianta commestibile è Asparagus officinalis.
Le piante di asparago sviluppano grandi rizomi striscianti, molto vigorosi, da cui si sviluppano fusti eretti, detti turioni; da questi germogli hanno origine piante di Asparagus officinalis anche molto voluminose, che possono raggiungere i 45-75 cm di altezza, costituite da sottilissimi steli, molto ramificati, che portano foglioline sottili, quasi aghiformi. Il risultato visivo è quello di piccoli arbusti disordinati, che spesso rimangono nell'orto per tutto l'anno.
L'asparago è una pianta dioica, ovvero i fiori maschili e i fiori femminili si sviluppano su piante differenti; le piante femminili in estate producono anche i frutti: piccole bacche rosse o arancio.
I turioni di Asparagus officinalis più apprezzati sono quelli spessi e corposi, che vengono consumati dopo essere stati cotti. Esistono asparagi verdi, e sono quelli più comuni, originati normalmente dalle piante di asparago; gli asparagi bianchi invece sono turioni coltivati rincalzando le piante non appena cominciano a germogliare, in modo da non permettere ai turioni di ricevere la luce solare; gli asparagi violetti invece sono asparagi bianchi i cui apici sono stati posti alla luce solare nelle ultime fasi di maturazione prima della raccolta.
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Sviluppandosi prevalentemente a livello poco profondo, gli asparagi necessitano di un terreno appositamente preparato; infatti necessitano di un terreno mediamente fertile, molto ben drenato e molto soffice. In genere si prepara una asparagiaia lavorando a fondo il terreno, mescolandovi del concime organico ed una buona quantità dis abbia, che manterrà soffice ed aerato il terreno. In questo terreno si pongono a dimora direttamente i rizomi, acquistandoli già pronti, oppure trapiantandoli da un semenzaio preparato in precedenza; l'impianto delle asparagiaie avviene a fine inverno, prima che le temperature diventino primaverili e le giornate si allunghino troppo. Ogni anno il terreno viene arricchito con concime organico o con concime granulare a lenta cessione; fondamentale è controllare costantemente lo sviluppo di infestanti, rimuovendole prontamente non appena cominciano a svilupparsi. Le annaffiature vengono fornite solo quando il terreno è ben asciutto, infatti gli asparagi ben sopportano la siccità e non amano terreni pesanti ed umidi; è comunque bene evitare di lasciare le piante a lungo senza annaffiature, cosa che potrebbe causare uno sviluppo di turioni eccessivamente coriacei. Partendo da rizomi ben sviluppati una asparagiaia comincerà a produrre nell'arco di un paio di anni.
Gli asparagi sono molto apprezzati per il loro sapore intenso ed aromatico; vengono utilizzati anche in erboristeria ed in medicina omeopatica, a causa dei molteplici principi attivi in essi contenuti; in particolare sono il vegetale commestibile con la maggior quantità di acido folico, utilizzato particolarmente durante la gravidanza, per prevenire lo sviluppo di alcune malattie nel feto.