Bieta, Bietola - Beta vulgaris
Le bietole da costa (beta vulgaris var cycla) e le bietole da foglia (dette anche erbette) appartengono alla famiglia delle Chenopodiaceae e sono quindi strettamente imparentate con le barbabietole.
Le beta vulgaris, chiamate anche bieta, sono piante da orto e vengono coltivate sia per la parte verde, sia per quella centrale più spessa, detta costa. Entrambe vengono consumate prevalentemente da cotte.
La Beta vulgaris è originaria del bacino del Mediterraneo. Ha un ciclo vegetativo biennale, nelle coltivazioni orticole è considerata annuale se si consuma solo la parte aerea, mentre nella coltivazione agricola industriale, la raccolta si effettua il secondo anno, quando le radici, raggiunto il pieno sviluppo, vengono avviate agli zuccherifici per l'estrazione dello zucchero.
La
bietola ha il fusto erbaceo, grandi foglie di colore verde intenso, con nervature centrali sviluppate, tenere e carnose.
E' formata da uno o più fusti, prima eretti e poi ripiegati sul terreno.
La bieta ama il clima temperato. Le temperature primaverili basse possono portare una formazione precoce del seme.
Le bietole non hanno esigenze particolari dal punto di vista climatico. Bisogna solamente evitare le temperature troppo basse in primavera perché spingono la pianta ad andare velocemente a seme.
In linea generale possiamo però dire che l’esposizione in pieno sole è l’ideale, specialmente se riusciamo a mantenere il substrato ben fresco. Le erbette sono generalmente però più sensibili al caldo ed è quindi meglio dare loro una posizione più riparata.
Tutto questo va comunque ponderato prendendo anche in considerazione le condizioni pedoclimatiche. Al Nord e nelle zone montane, alpine o appenniniche, il pieno sole raramente creerà problemi. Al Centro-Sud e nelle aree costiere bisognerà valutare con attenzione la qualità del nostro terreno e le temperature che si possono raggiungere nelle ore centrali per decidere un giusto posizionamento. In quest’ultimo caso può sempre essere un buon aiuto la predisposizione di uno spesso strato pacciamante.
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Le foglie sono larghe, consistenti e brillanti, di forma lanceolata. Il colore può andare dal verde chiaro (in alcune varietà e negli individui giovani) a verde scuro. Il peduncolo (la costa) è molto carnoso e largo alla base, per poi diventare più sottile. Generalmente è di color bianco puro, ma si riscontrano, più raramente, anche varietà caratterizzate da costa gialla, arancione, rossa o nei toni del viola (meno saporite, ma più scenografiche e ricche in antociani).
L’altezza da adulta si attesta intorno ai 50 cm.
Le erbette, contrariamente, hanno un cardo centrale più sottile (e più veloce da cuocere), foglie più tenere e di solito dimensioni minori. Hanno l’indubbio vantaggio di ricacciare piuttosto vigorosamente quando vengono tagliate e garantiscono, di conseguenza, un raccolto più duraturo.
In natura è una pianta biennale, ma a livello orticolo viene comunemente trattata da annuale e quindi riseminata ogni anno: soprattutto alla fine, infatti, della tendono a montare a seme con estrema velocità e lasciano, di conseguenza, pochissimo tempo per la raccolta. Gli steli fiorali si presentano da giugno a settembre del secondo anno e possono raggiungere anche i due metri di altezza complessiva. In cima si raccolgono poi grandi pannicoli di fiori che verranno impollinati dal vento. Da questi si originano i frutti contenenti numerosi semi lucidi, di color marrone medio.
La bietola in breve |
Tipo di pianta | Erbacea biennale coltivata come annuale |
altezza | Da 35 a 60 cm |
cura | facile |
Bisogno d’acqua | medio |
Crescita | rapida |
Resistenza al freddo | Molto rustica (fino a -10°C) |
Esposizione | Sole-mezz’ombra |
suolo | Non esigente, ricco e fresco |
pH | Neutro o subalcalino |
avversità | Nematodi, cleono, limacce e chiocciole |
I terreni migliori sono quelli di medio impasto, freschi e profondi, irrigui, senza ristagni d'acqua.
Le bietole sono caratterizzate da una grande radice centrale a fittone: necessitano di conseguenza un terreno profondo e in ogni caso ricco in sostanza organica oltre che ben drenato.
E' una coltura da rinnovo ed è adatta ad aprire una rotazione. Le bietole si associano bene a carota, cipolle, lattughe e a tutti i cavoli. È bene lasciar passare almeno tre anni prima di inserirle nuovamente nello stesso appezzamento.
la bietola da costa si semina in semenzaio a febbraio per raccogliere foglie durante l'estate, e in settembre per un raccolto in primavera.
All'aperto si può seminare a dimora da marzo a tutta l'estate.
Il raccolto invernale si può ottenere seminando in semenzaio ad agosto e trapiantando in settembre. La distanza tra una pianta e l'altra è di circa cinquanta centimetri in ogni senso.
Le bietole da foglia si seminano sul posto a primavera e a fine estate.
La profondità di semina è di circa tre centimetri. Sono sufficienti trenta grammi di seme per un metro quadro di semenzaio.
Il calendario della bietola |
Semina a dimora | Da aprile ad agosto |
Semina in lettorino | Febbraio-marzo |
Fioritura | Giugno-agosto |
Raccolta | Da giugno a novembre |
È assolutamente necessario che il terreno non si asciughi mai completamente. È quindi bene irrigare con una certa frequenza, evitando ad ogni modo i ristagni. Per diradare gli interventi è sempre una buona idea predisporre una pacciamatura a base di foglie, paglia o altro materiale isolante. Ottimi sono anche i film plastici. Tutti questi accorgimenti ci aiuteranno anche ad evitare l’insorgere di infestanti, che andranno ad ogni modo monitorate con frequenti sarchiature e zappettature del piede e delle aree circostanti.
Le sarchiature, da effettuarsi per tenere il terreno sciolto, devono essere seguite da equilibrate irrigazioni. Scerbature e zappettature devono effettuarsi per arieggiare il terreno e tenerlo sgombro dalle erbe infestanti.
La bietola da costa necessita di terreno ricco e generalmente sopporta piuttosto bene anche la presenza di letame non completamente maturo. Bisogna invece prestare particolare attenzione all’eventuale eccessiva presenza di azoto perché comporterebbe, come per gli spinaci e altre verdure a foglia, un accumulo di nitriti, dannosi per la salute.
Una concimazione organica, consistente in circa tre quintali di letame per 100 mq di orto, deve precedere la semina e il concime deve essere interrato per tempo ad una profondità di 30 35 cm.
La raccolta delle foglie si effettua a scalare, recidendo con un coltello le foglie esterne della pianta e legandole a mazzi.
Le barbabietole si raccolgono estirpando tutta la pianta e riunendo in mazzi il prodotto.
Come già detto, sono molto importanti soprattutto nei momenti di carenza idrica, ma sono da evitare i ristagni d'acqua.
Tra i parassiti ricordiamo le altiche e il clono. Tra le malattie crittogame ricordiamo la peronospora.
Sia le bietole da costa sia le erbette sono molto sensibili a cleono, nematodi e pulci di terra. Per evitare l’insorgere di queste problematiche è basilare effettuare le rotazioni delle colture, evitando di inserirle in un terreno in cui erano già state coltivate nei due anni precedenti.
la bietola da orto chiamata anche "erbetta"
Bieta a costa argentata Bionda di Lione;
Bionda da taglio Triestina;
Verde Liscia da taglio;
La bietola Lucullus caratterizzata da foglie a bolle e arricciature.
La bietola è un vegetale endemico di tutto il bacino del Mediterraneo. Era sicuramente già nota ai Greci e ai Romani, che la impiegavano sia in cucina sia come rimedio medicamentoso.
Solo di recente si è diffusa anche nel paesi nel Medio ed Estremo Oriente, dove era praticamente sconosciuta.
Nonostante sia conosciuta da millenni la ricerca e l’ibridazione non hanno cambiato molto il suo aspetto e le sue qualità peculiari.
Per questo tipo di coltura è preferibile scegliere quelle da taglio, visto che altre necessitano di un terreno molto profondo per le radici fittonanti.
Le erbette cresceranno invece molto bene, dandoci raccolti abbondanti e con continuità.
Preferiamo un contenitore largo e profondo almeno 40 cm, e seminiamo da marzo in avanti. L’esposizione ideale è la mezz’ombra. Optiamo per un substrato ricco in humus, come la terra da giardino, anche leggermente argillosa, predisponendo sul fondo uno spesso strato drenante.
Non lasciamo mai che il substrato si asciughi, ma senza creare ristagni.
La raccolta inizia dopo circa 2-3 mesi dalla semina. Negli orti familiari, invece di attendere il completo sviluppo e recidere le piante alla base si può effettuare una raccolta scalare prelevando via via le foglie più esterne, completamente sviluppate.
Le bietole da foglia si sviluppano ancora più velocemente: generalmente sono pronte già 5 settimane dopo la semina). La raccolta in questo caso si effettua al momento del bisogno tagliando con le forbici o con un coltello alla base, nella quantità necessaria prediligendo sempre le parti più sviluppate e tralasciando il cuore.
È sempre preferibile effettuare queste operazioni la mattina, quando i tessuti sono ben intrisi di linfa: il raccolto si manterrà sodo e appetibile più a lungo.
Le bietole si mantengono piuttosto bene in frigorifero, specie se abbiamo l’accortezza di avvolgerle, da ben asciutte, in del film plastico. Tuttavia la parte verde è quella che deperisce più velocemente ed è quindi bene utilizzarla il prima possibile.
Generalmente le erbette si cuociono in un’unica soluzione, mentre le bietole da coste vanno suddivise in parte verde e parte bianca e cotte separatamente. Quest’ultima, infatti, necessita di un tempo più lungo per diventare tenera e quindi edibile.
Possono venire anche surgelate: si procede scottandole velocemente in acqua e raffreddandole con del ghiaccio., per poi scolarle e inserirle in sacchetti adatti al freezer. Ideale è conservare solo le falde verdi, consumando subito invece le coste: da scongelate infatti perdono la loro peculiare consistenza.
Tra le varietà più conosciute segnaliamo la mostruosa a costa d’argento, la verde a costa larga argentata e la candida. Vi sono anche diverse varietà a costa colorata e alcune ibride caratterizzate dalla buona resistenza ai nematodi.